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  Killer in Rete di F. Bernardini
  Ladri di Anime di S. Simonacci
  La Febbre di Giacomo a di V. Nappi
  L’Allungo del Mezzofondista di Giorgio Bona
  L'Amico del Führer di Orazio A. Santagati
  La Vita è un Romanzo Irlandese di A. Vitiello
  Mela Amara di U.V. Orelli
 
 
 
 
 
 
  Il Graffio della Regina di E. Natta
  Il Veleno è Donna di N. Bonetti
  Io, Adolescente Difficile di M. Alfieri e A. Esposito
  Io, Assassina di M. Alfieri
  Io, Donna Kamikaze di N. Bonetti
  Io, Fidel di N. Bonetti
  Io, Figlio Parricida di A. Colonna Vilasi
 
     
 

IO DONNA KAMIKAZE

… kamikaze che si fanno saltare in Medio Oriente, in Cecenia e nello Sri Lanka, sono ormai spettacoli dell’orrore che entrano nelle nostre case e si stampano nei nostri occhi in continuazione. E la morte sacrificale per un’idea, per un Paese libero, è il tremendo tema di questo libro, donna che sembrano non avere scelta…
 
Francesca Levo Calvi, …Profumati Libri

 

… le donne kamikaze sono purtroppo all’ordine del giorno e l’immolazione femminile sta scombussolando coscienze e immaginario collettivo. Come può chi da la vita togliersela per motivi religiosi o politici? È con tale spirito che Noa Bonetti con Io, Donna Kamikaze si è addentrata nel cuore e nella testa di quarantatre donne che si sono fatte saltare per il loro Paese, per Allah, per levare l’onta del ripudio o solo per vendetta, rabbia, paura…
 
Lella Grazia, Un pensiero al giorno...

 

… un libro che ho letto lentamente, tornando a volte sulle terroriste protagoniste, cercando in loro il perché, il quando, il dove è nata in loro l’idea di diventare donne kamikaze. Sommessi, misurati i racconti di Noa Bonetti trattano di quarantatre protagoniste che sembrano non avere via di scampo. Un libro che si insidia nelle viscere, nel cuore. Devo ringraziare Noa per la sua sensibilità e il suo coraggio…
 
Francesca Levo Calvi, …profumati libri

 

… L’autrice, com'è solita fare nei suoi libri, parte dai dati storici per giungere al personale, al vissuto di ogni singola protagonista del terrorismo suicida. Così vengono raccontate le storie di Wafa Idris, di Maliza Mutaeva, di Zinaida Alieva e di altre giovani “martiri”. L’attenzione cade in particolare sulle palestinesi e le cecene, in lotta per ottenere la libertà dei territori in cui vivono. Cosa colpisce di questo libro? Senza dubbio la ricerca puntigliosa dei dati storici che si fondono armoniosamente con i punti di vista delle kamikaze. Ciò rende il volume coinvolgente anche dal punto di vista emotivo, oltre a favorire la comprensione di una dolorosa parte della storia internazionale attuale e del passato…
 
Denise Inguanta, Lettera D

 

… vittime e nel contempo carnefici…donne, che manipolate da cattivi maestri, vengono indottrinate alla Guerra Santa quasi sempre per riscattarsi da colpe che non hanno. Leggere IO, DONNA KAMIKAZE di Noa Bonetti fa riflettere su cosa può portare una donna a caricarsi le spalle e la coscienza di esplosivo. Grazie Noa…
DB, IQE

 

… un libro di sconcertante realtà. Una serie di storie, rigorosamente vere, che analizzano una realtà sempre più presente, purtroppo, in ogni parte del mondo…
Maria Grazia Catanzani, Area-press.eu

 

… libro scottante, sommesso e misurato, quasi a bilanciare l’urlo della morte delle protagoniste e le grida di coloro che le hanno trascinate nella carneficina…
Redazione, Allnews24Italia

 

… Con dovizia di particolari l’autrice analizza un fenomeno alquanto problematico che attanaglia la nostra contemporaneità portando alla luce la condizione duplice di carnefici e vittime che accomuna le quarantatre protagoniste… questo libro permette di conoscere più a fondo la nuova figura che emerge nel trambusto del terrorismo internazionale scuotendo le coscienze con violenza e crudeltà disumane…
Giorgia Giordano, Evidenzialibri

 

… Chi sono le donne kamikaze? Quali le loro storie? Cosa o chi le conduce a tali gesti di follia omicida?… Storie incredibili e un libro tanto agghiacciante quanto interessante che stimola una riflessione certamente profonda sul tema…
 
Danilo Gianfrate, il SudEst

 

… Noa Bonetti da donna, da giornalista e curiosa, fotografa quarantatré vite estreme ma racconta soprattutto il quotidiano delle donne palestinesi, delle vedove nere, delle cecene, delle guerrigliere tamil…
Redazione, La Valle dei Templi

 

… Io, Donna Kamikaze (edito dalla IRIS4 Edizioni) unico libro-verità in cui la giornalista e scrittrice Noa Bonetti racconta quarantatre storie vere di altrettante donne-bomba gettando nuova luce su un fenomeno storico di estrema gravità sociale e psicologico…
Roberta Valeriani, Radio Punto Stereo

 

… Io, Donna Kamikaze........affronta temi crudi, spaventosi, senza mai rinunciare a una narrazione equilibrata, sobria…
 
RV, Radio Doppio Zero

 

… quarantatré storie vere, tragiche, analizzate, approfondite, dove il lato umano prende il sopravvento sul lato politico e persino su quello culturale.......Leggibile e godibile nonostante parli di morte e di violenza, questo testo non è mai cinico e neppure voyeuristico, è invece il primo libro che tenta di far luce sulla figura destabilizzante e sconcertante delle donne-bomba. E Noa Bonetti lo fa senza infingimenti, neppure accondiscendenza, ma sempre con pietas e sorellanza…
Ilsudest.it

 

… Un elenco, uguale a nessun altro… Quarantatre donne kamikaze, vite fatte di degrado, povertà ma soprattutto lutti familiari… Uno studio attento e completo sulla delicata situazione che porta queste donne a farsi esplodere e a donare la propria vita…
Giuliano Somma, lerimesse.it

 

… Noa Bonetti, autrice del libro “Io, Donna Kamikaze”, edito da Iris4 Edizioni, riflette sul fenomeno dei combattenti kamikaze nei vari scenari di conflitto, scoprendo la presenza di parecchie donne. Nel libro si raccontano le storie di 43 donne che, in nome di un ideale, hanno sacrificato la propria vita o l’hanno messa a serio rischio…
Rbe.it

 

… Non era nostra intenzione dare una risposta a delle domande a cui purtroppo non si può rispondere ma era interessante capire le emozioni dell’autrice dopo la scrittura di questo Io, Donna Kamikaze… Un libro abbastanza unico nel suo genere…
Daniela Grill, Radio Beckwith

 

… Noa Bonetti ha ricostruito la storia di quarantatre donne kamikaze: vite di povertà, degrado e lutti familiari... Ma c'è qualcosa di più leggendo queste storie: l'indottrinamento, ha notato l'autrice, ha attecchito non soltanto sulla disperazione di chi non ha nulla, né affetti né casa né beni, ma anche su chi ha violato il codice religioso e sociale dell'Islam... per far luce sulla vita, oltre che sulla morte, di queste donne…
Claudia Savarese, lettera.com

 

… Come può chi dà la vita togliersela per motivi religiosi o politici? È con tale spirito che Noa Bonetti con IO, DONNA KAMIKAZE si è addentrata nel cuore e nella testa di quarantatré donne che si sono fatte saltare per il loro Paese per Allah, per lavare l’onta del ripudio o solo per vendetta, rabbia, paura, oppure per tutte queste cose insieme. Sono quarantatré storie vere, tragiche, analizzate, approfondite, dove il lato umano prende il sopravvento sul lato politico e persino su quello culturale…
redazione, cnrstoria

 

… Le storie presentate in IO, DONNA KAMIKAZE sanno dunque commuovere e destabilizzare, istruire e analizzare a fondo. E tra le righe s’intuisce un messaggio chiaro, di estrema forza: religione e misticismo c’entrano poco o niente con il sacrificio delle kamikaze. Dietro queste azioni c’è sempre la politica, la visione distorta e violenta dell’uomo che con ricatti e false promesse aizza l’animo del più debole e lo conduce all’auto-martirio. Non c’è eroismo, non c’è follia…
Marzia Nobili , chimiconsigliaunlibro.it

 

… La Bonetti, con la maestria di un pittore tragico, ci dona schizzi di sangue facendo muovere queste donne davanti ai nostri occhi come personaggi di una delle tante celebri tele di Otto Dix, sulle quali morte, mistero e angoscia si compenetrano in un assoluto atemporale…
Alessandra Ragionieri, I4E

 

… la credenza religiosa non incide nel destino delle Fidanzate di Allah ma interviene la struttura sociale nella quale vivono e alla quale sono sottomesse… Le donne-bomba non sono neppure libere di tirare il cordoncino del detonatore che viene manovrato da lontano da un uomo…

 

Giuseppe Merenda, L’Ateo

 

… Ed eccola saltare in aria dilaniata a brandelli con loro e con Gadziev, gravemente ferito e poi deceduto in ospedale. Una tremenda esplosione che in una frazione di attimi mescola appieno il sangue dei reciproci nemici…

 

Antonio Bevere, Critica del diritto

 

… Un libro estremamente crudo e insieme umano, che ha tre meriti. Il primo, fondamentale, di essere scritto come si deve. Il secondo di fare luce su storie femminili, attraverso quarantatré profili di donne che hanno scelto il destino di kamikaze, seguendone la morte, ma prima ancora l'esistenza, i dolori e, per quanto possibile, le ragioni. Il terzo motivo riguarda l'eterogenesi dei fini…
Sussurri & Grida

 

 

… Noa Bonetti con “Io, donna kamikaze” si è addentrata nel cuore e nella testa di quarantatré donne che si sono fatte saltare per il loro Paese, per Allah, per lavare l’onta del ripudio o solo per vendetta, per rabbia, per paura, oppure per tutte queste cose insieme…
Archiviostampa

 

 

… In questo libro al di là di cos’è l’immolarsi c’è tutta la ricostruzione della quotidianità fatta di sopruso, miseria, rabbia, desiderio di vendetta… .. lo stravolgimento di un modo di essere… spinte a un gesto tanto terribile per lavare la vergogna…
Sergio Frigo, L’Appuntamento, RAI-TV 1

 

 

… Nel diventare kamikaze il sangue di una donna ha più valore almeno a livello simbolico visto che sono le donne a procreare. Portano sul corpo e dentro i segni della guerra…
Antonella Ferrera, Rossoscarlatto,RADIO-RAI 3

 

 

… un libro dal linguaggio scarno, sin troppo caratterizzato da una voglia di raccontare senza cadere nella tentazione di indulgere nel sensazionalismo o nel melenso…
Massimo Lo Monaco, Ansa

 

 

… Noa Bonetti si addentra nel cuore e nella testa di quarantatré donne che si sono fatte saltare per il loro Paese, per Allah, per lavare l’onta del ripudio o solo per vendetta, per rabbia, per paura, oppure per tutte queste cose insieme…
Il Corriere della Sera

 

 

… morire per un’idea… . una scelta umana, politica, culturale ma non davvero consapevole… .una donna kamikaze vorrebbe dire per alcuni paradossalmente esistere, finalmente…
Gigi Marzullo, L’Appuntamento, RAI-TV 1

 

 

… come gli uomini, peggio degli uomini. L’immolazione femminile sta scombussolando coscienze e immaginario collettivo. Noa Bonetti si è addentrata nel cuore e nella testa di quarantatré donne…
Il Riformista

 

 

… Noa acuta e profonda curiosa, ha raccolto le voci della testa, del cuore, della famiglia, di quarantatré donne che si sono fatte saltare… Cercare di capire è inutile. Provare pietà e interesse per queste martiri è doveroso…

 

Fabiana Giacomotti, Luna

 

 

… un testo vero, più che crudo, che per la prima volta tenta di far luce sulla destabilizzante e sconcertante figura della donna-bomba. Noa Bonetti ci riesce con maestria e delicatezza, senza finzione o arrendevolezza ma sempre con pietas e sorellanza…
Barbara Leone, Avanti

 

 

… un viaggio nella condizione femminile senza via di fuga… .Un documento, una fotografia di corpi dilaniati e morti innocenti alla ricerca della verità di un aspetto della storia conosciuta, di due mondi, di due religioni, che si scontrano… .La novità presente nel libro… .è di andare oltre l’invito al martirio, per scavare meglio nelle cause…

 

Isabella Dentamaro, Incontro con l’Autore, Convitto Vittorio Emanuele II

 

 

… confessioni che parlano di vite segnate da violenza e morte ma in cui prevale il lato umano. Voci di donne lontane ma in cui è possibile ritrovare l’universo di sensazioni che appartengono a tutte le donne…

 

Antonella Fabiani, Polizia Moderna

 

 

… Noa Bonetti cerca di analizzare il fenomeno che, mezzo millennio fa, Nostradamus aveva previsto in una delle sue quartine…
Sarina Braghi, Il Tempo

 

 

… E se da un lato potrebbe sembrare pleonastico sottolineare che Io, Donna Kamikaze rappresenti una denuncia contro l'efferatezza di un gesto suicida-omicida esaltato dai mussulmani a martirio, non è altrettanto scontato soffermarsi ancora una volta di più sulla posizione della donna in questi paesi in cui è negata l’indipendenza e l’autodeterminazione femminile…
Camilla Migliori, regista

 

 

… un modo per fare giornalismo dal fronte, partecipato eppure distaccato, Io, Donna Kamikaze non lascia indifferenti mai, e questa è una caratteristica che oggi davvero pochi libri possono offrire…
M.G.A., Goodmorning

 

 

… Un noir in ogni storia, sia che si parli di donne palestinesi o di cecene o di guerriere tamil… . Il mondo della cultura islamica ci appare lontano dal nostro, perché tutto ciò che in noi attiva la cultura della solidarietà, in loro produce emarginazione, vilipendio, mancanza assoluta di speranza. E il martirio rappresenta l’ultima pari opportunità che, tristemente ma dignitosamente… hanno le donne in quella dimensione culturale per definire una soluzione alla situazione di disagio e sofferenza…
Isabella Dentamaro, rassegna sul Giallo d'Autore, Cinema Belvedere-Fori Imperiali

 

 

… il libro è scottante, sommesso e misurato quasi a bilanciare l’urlo della morte delle protagoniste e le grida di coloro che le hanno trascinate nella carneficina…
ARSmovendi.it

 

 

… cosa può spingere un donna - simbolo estremo d'amore, colei che dà la luce - a togliere la vita? La religione o la rabbia che deriva dall’onta di un ripudio? La vendetta, la paura, oppure la politica? Probabilmente per tutte queste ragioni insieme? A dispetto dei temi cupi di cui tratta Io, Donna Kamikaze non è che il tentativo accattivante e affascinante di una giornalista di capire i reconditi motivi che spingano ad azioni tanto deplorevoli
G.F.P., Italymedia

 

… In ogni sua pagina, con mirabile capacità di sintesi, la scrittrice riesce a raccontare molto e lo fa con forza non comune e Io, Donna Kamikaze è il libro che non ti aspetti…
Francesco Cardi

 

… Leggibile e godibile nonostante parli di morte e di violenza, Io, Donna Kamikaze è il primo libro che tenta di fare luce sulla figura destabilizzante e sconcertante delle donne-bomba…
Rossana Arzone - Agor@ Magazine

 

… La prefazione di Anselma dell’Olio è straordinaria, va dritta al cuore del libro e ne estrae la denuncia quando conclude che la “pari opportunità” per le donne musulmane è solo una scelta di morte, quella da “kamikaze” …

 

Violetta Chiarini, attrice

 

… un rassegna particolare meriterebbe la vicenda delle donne - cui Noa Bonetti dedica Io, Donna Kamikaze – che, per il terrore di affrontare una vita senza certezze, decidono di farsi saltare in aria per rispettare i comandamenti del perfetto martire…
Graziella Falconi, L’Organizzazione

 

… È un libro di storie vere, spesso tremende, ma sempre umanissime. Un libro, insomma, che guarda dritto in faccia l’inquietante attualità…
Antonella Lusseri, LA RUOTA nel Mondo

 

… … Spiccano inoltre le motivazioni che hanno spinto queste donne – di cui il 75% al di sotto dei 30 anni – ad intraprendere una strada che intende trasformarle da “generatrici di vita” in “generatrici di morte”… Un particolare interesse suscitano le testimonianze dei parenti delle defunte – che talvolta ostentano un orgoglio tendente a giustificare e valorizzare il gesto duplicemente assassino – nonché quelle delle aspiranti suicide che non sono riuscite o non hanno voluto portare a termine la missione.…
Maurizio Mitrano , Società sammarinese di criminologia

 

… Con questo libro, indirettamente, Noa Bonetti ha parlato anche della condizione delle donne nell’altra parte dell’emisfero…
Claudia Savarese , www.lettera.com

 

… L’immolazione femminile: un’immagine destabilizzante. Come può chi dà la vita togliersela? Noa Bonetti è riuscita a cogliere l’essenza delle motivazioni più profonde che spingono queste donne a diventare bombe umane… un testo palpitante, autentico, dove partecipazione e indignazione la fanno da padroni…
Anima e Psiche, Goodmorning

 

… Noa Bonetti, nel suo libro, cerca di analizzare il fenomeno che, mezzo millennio fa Nostradamus aveva previsto in una delle sue quartine. Vento divino, traduzione della parola giapponese Kamikaze, o shahidki, donne martiri. L’altra metà del cielo che va a morire imbottita di esplosivo…
Il Tempo

 

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IO, DONNA KAMIKAZE IN PALCOSCENICO

 

… La parola d’ordine: sobrietà, contegno… I retroscena che emergono sono vari: maternità, traffico di denaro, situazioni personali. C’è sempre un forte punto di domanda rivolto alla società…
Rodolfo di Giammarco, La Repubblica

 

… sono quarantatré storie vere, tragiche, che vengono analizzate e approfondite, e dove il lato umano prende decisamente il sopravvento sul lato politico e persino su quello culturale… tratte da Io, Donna Kamikaze di Noa Bonetti in scena ai Giardini della Filarmonica, regia di Emiliano Raya
rubrica Vi Consigliamo, Corriere della Sera

 

… storie autentiche di donne che si alternano in scena e si intrecciano mostrando i tratti drammatici del suicidio, della morte fisica che dissemina distruzione nel nome di un disegno perverso. Storie di dolore. Ma anche di sottomissioni, a violenze fisiche e morali di un fanatismo religioso…
laPadaniaonline

 

… vicende estreme scritte da una giornalista come Noa Bonetti che ha saputo penetrare nel quotidiano di donne che hanno scelto di farsi saltare…
T.D.M., Il Tempo

 

… Il festival si è sempre occupato del teatro d’impegno civile producendo spettacoli per l’occasione con seminari, prove aperte. Quest’anno il tema trattato nella serata dedicata al teatro civile è quello delle donne kamikaze: 43 attrici dirette da Emiliano Raya saranno le 43 voci del libro di Noa Bonetti Io, Donna Kamikaze
ARSmovendi.it

 

… Dal buio, dal palco, dalla platea si alzeranno quarantatré voci per testimoniare e per fermare nella memoria i loro percorsi e i perché di tale gesto, affinché non restino puramente spettacoli che una volta entrati nelle case attraverso i vari Tg siano poi dimenticati. Io, Donna Kamikaze
www.estateromana.it

 

… il lavoro si compone di quarantatré voci per altrettante attrici e danzatrici professioniste disposte a testimoniare attraverso il teatro l’esperienza di tante concrete protagoniste di un’immolazione femminile che ha recentemente sconvolto le coscienze e l’immaginario collettivo…
Il Tempo

 

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GIORNALISTA SI DIVENTA

… Testo utilissimo per chi desidera avvicinarsi al mondo del giornalismo sia a livello professionale che per semplice curiosità… Il libro presenta un linguaggio di facile comprensione, ogni elemento viene spiegato con la massima cura al lettore. La struttura del testo, inoltre, così ben schematizzata rende più facile la lettura, la comprensione e lo studio degli argomenti trattati…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… La società cambia repentinamente e con essa le norme e le leggi che ne regolano le dinamiche. In questo senso scegliere la professione del giornalista è opzione sempre più ardua. Cambiano le regole e occorre adeguarsi, avere una preparazione, un addestramento aggiornato, efficace, elastico. È uno degli scopi di Giornalista Si Diventa
Ansa

 

… insomma, non un semplice testo da consultare e da imparare ma anche da leggere…
Adnkronos

 

… un testo prezioso e ricercato, che scioglie anche i dubbi più diffusi sulla professione e che permette di potersi confrontare per testare la propria competenza…
Vittorio Corso, L’Indipendente

 

… è allo stesso tempo un manuale e un viaggio dentro e intorno al mondo della carta stampata e delle istituzioni italiane…
Ottavio Lucarelli, La Repubblica

 

… ci sono molti elementi che possono interessare il lettore di questo testo, frutto dell’impegno e dell’accurata ricerca di una coppia d’autori ben assortita…
Italia dei Valori

 

… se è vero che l’autostima (ampia) e la praticaccia (consistente) dei giornalisti cresciuti, ovvero l’ingenuità e la presunzione (non meno robuste) di quelli in erba li fanno sentire superiori alle minime basi ebbene, la lettura di un manuale-questionario compilato in 400 domande-risposte può indurre a un salutare ripensamento circa le proprie cognizioni…
G.R., Il Domenicale

 

… Come diventare maghi della penna. Gli esami non finiscono mai. Anche per i giornalisti: così Izzo e Ranucci hanno realizzato, con la prefazione di Lorenzo Del Boca, un prezioso manuale su una delle professioni più amate…
Il Tempo

 

… un testo prezioso e ricercato, che scioglie anche i dubbi più diffusi su questa professione e che permette di potersi confrontare per testare la propria competenza al riguardo…
Angelo Lombardo, Ragionpolitica.it

 

… Un manuale, Giornalisti Si Diventa, che consente ad ogni barchetta periclitante di giungere felicemente in porto…

 

Barbara Leone, Avanti

 

… ed ecco che se si ama il giornalismo, se si desidera divenire lavoratori della stampa, o se si è puramente curiosi, questo è il libro giusto…
Roma

 

… Le competenze e le esperienze maturate nel campo giornalistico e giuridico dai due autori, in Giornalisti si Diventa rappresentano di per sé una garanzia…
R.C., Corriere del Mezzogiorno

 

… il giornalismo rischia di diventare una fiction e la professione s’incammina pericolosamente ad essere guidata dalla casualità, per evitare sbandamenti leggete e consultate Giornalisti Si Diventa.
Pasquale Rotunno, Rinascita

 

… è un prezioso manuale che risponde a molte delle domande che chi intraprende la strada del giornalismo, ma anche a chi la percorre da qualche tempo, si pone in cerca di risposte…
Pa.Es, Il Mattino

 

… Forse Montanelli avrebbe utilizzato questo libro come puntello per la gamba di un tavolino zoppicante, ma il grande maestro può essere considerato un’eccezione. Per la stragrande maggioranza degli aspiranti giornalisti che al talento devono abbinare anche l’applicazione, il nuovo volume di Ranucci e Izzo può rappresentare il modo migliore per approcciare all’esame di accesso alla professione…
Luca Maurelli, Secolo d’Italia

 

… un trattato interessantissimo, sui generis, curato dalla IRIS4 EDIZIONI, Giornalisti si Diventa ci racconta come svolgere oggi in piena autonomia mentale, a prova di norma, la professione giornalistica…
Maira Nacar, L’Albatros

 

… In Giornalisti si Diventa vi è in un’unica trattazione sia la parte strettamente professionale e in qualche modo più ammaliante, ossia come si fa vero giornalismo. Sia la parte normativa e pratica…

 

Daniela de Sanctis, Italialavoro

 

… non è soltanto un manuale per giornalisti o aspiranti tali ma anche un testo per chi vuol conoscere il mondo dei media, della carta stampata, le leggi che regolano la professione, il linguaggio dei giornali…
Politica Meridionalista

 

… Dalla struttura dello Stato, alla Costituzione, dalle norme sulla stampa ai termini tecnici che si usano in una redazione, il testo ripercorre la storia del nostro Paese e le sue istituzioni. Utile anche a chi vuole capire quale sia il background richiesto ad un giornalista, e a chi questo bagaglio culturale lo vuole fare proprio al di là di ogni riconoscimento formale…
Federica Giordani, La Voce d’Italia

 

… è un manuale sulla professione in forma di faq, le frequently asked questions. L’acronimo, tipico del linguaggio del web, ben si sposa con l’impostazione e l’attualità del volume…
Adolfo Spezzaferro, La discussione

 

… un libro indispensabile per chi opera nel mondo della comunicazione… come afferma in prefazione Lorenzo Del Boca “un lavoro serio, approfondito, utile ad apprendere fra l’altro il trattamento delle notizie, le leggi che regolano la professione, le norme contrattuali, il diritto in generale, la deontologia professionale, l’autodisciplina e il linguaggio del giornalista.”…
Al. Ch., L’Opinione

 

… la carta stampata. Chi in un momento o nell’altro soprattutto in gioventù non ha desiderato far parte di questo nucleo, di quest’élite? Non solo. Chi, pur volendo esercitare tutt’altro mestiere, non si è mai chiesto quali siano le regole e le leggi che sottostanno all’informazione? Semplice curiosità o futuro lavoro? Un manuale utile a tutti…
G.F.P., Italymedia

 

Giornalisti Si Diventa: regole e istruzioni per aspiranti reporter. Quattrocento domande, con altrettante risposte, per diventare giornalista…
Il Denaro

 

… Prepararsi all’esame unendo la passione che anima chi ha deciso di dedicare la propria vita al mondo dell’informazione con le conoscenze necessarie per affrontarlo. È tutto racchiuso in un manuale dal titolo Giornalisti Si Diventa
A.L., Almanacco della Scienza

 

… Il fascino e le regole del Giornalismo con la G maiuscola sta in Giornalisti Si Diventa
Giampaolo Necco, Provincia Oggi

 

… Un viaggio nel magico mondo della carta stampata…
Latina Oggi, Platea

 

… Un manuale certo utile ai tanti ragazzi che si apprestano ad affrontare l’esame di Stato, Giornalisti Si Diventa è sicuramente anche un libro che racconta il passato ed il presente del nostro Paese…
Events & Stars

 

… un valido aiuto a raccapezzarsi in quell’universo sempre più complesso rappresentato dalla professione…
PDV , Il Centro

 

… Le regole dell’informazione e della comunicazione, nell’era di internet anche alla luce delle nuove tecnologie, sono raccolte nel manuale dal titolo Giornalisti Si Diventa scritto da Izzo e Ranucci…
Vera De Luca, Il Golfo

 

… Quali sono le modalità di accesso a questo tipo di lavoro. Quali sono le conoscenze, il bagaglio culturale da acquisire per poter coronare magari il sogno di svolgere una professione di grande fascino. Arriva in libreria un manuale per ragionare e togliere tanti dubbi sugli aspetti giuridici, sul linguaggio del giornalista…
La Voce del Quartiere

 

… il volume presenta linee comuni con testi universitari ma il suo contenuto, di sostanziale carattere scientifico, esprime attraverso le sue pagine una elevata corrispondente concettualità resa in tono assolutamente discorsivo e lineare…
Enzo Manzoni, Breve

 

… nessuno si faccia fuorviare, non si è di fronte ad un semplice seppure sempre utilissimo manuale. In questo volume a grandi linee si trova infatti anche la storia della nostra Repubblica e di ogni sua istituzione. Non mancano le leggi più importanti e le convenzioni ma espone pure la struttura di un quotidiano e spiega i termini tecnici del redigere un giornale…
Isola Nera

 

… ci sono dunque tante cose da scoprire nel testo Giornalisti Si Diventa, a partire dalle puntigliose domande che Izzo e Ranucci hanno preparato anche a beneficio di quanti devono affrontare la prova per diventare giornalisti professionisti…
Napoli News

 

… L’equilibrio della nostra Repubblica è strettamente correlato all’equilibrio della libertà d’informazione. Un trattato interessantissimo, sui generis, curato dalla Iris 4 Edizioni, Giornalista Si Diventa ci racconta come svolgere, oggi, in piena autonomia mentale, a prova di “norma”, la professione giornalistica…
Maira Nacar, ALBATROS

 

… Quella del giornalista è una professione cui molti aspirano. Ma come lo si diventa?...Un percorso irto e complicato che da oggi viene facilitato da un’interessante pamphlet … Giornalista Si Diventa, scritto da Carlo Guglielmo Izzo e Fabio Ranucci… Insieme hanno messo in campo le loro competenze ed esperienze per scrivere un manuale da utilizzare in più occasioni…
Vittorio Corso, L’Indipendente

 

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IL VELENO È DONNA

… Noa Bonetti, giornalista pluripremiata e scrittrice affermata, analizza, come già ha fatto in altre sue riuscitissime opere, le figure femminili, avvalendosi in modo nuovo e curioso che solo un’autrice appassionata come lei poteva escogitare… Numerose le figure analizzate e altrettanto acuta l’analisi dei vari casi proposti. IL VELENO È DONNA risulta essere un interessantissimo elenco di donne e veleni che non può non coinvolgere il lettore e avvincerlo pagina dopo pagina… Raccontare il femminile attraverso il veleno, ecco un modo diverso di parlare di donne… Ma va anche detto che i veleni sembrano quasi un pretesto in mano all’autrice, Noa Bonetti, per raccontare storie al femminile sempre con ritmo secco e serrato e in punta di penna. Senza mai dare giudizi ma limitandosi a narrare storie offrendo al lettore dettagli che potrà usare come meglio crede…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… interessante libretto che denota quanto le donne anche nel crimine riescano ad essere delicate. Colpisce infatti soprattutto l’angelico modo con cui facevano fuori le vittime… Da non prendere, ovvio, come istruzioni per l’uso nonostante a volte se ne abbia una gran voglia…
Daniela Beltracchini, IQE

 

… Il volume fa addentrare in una galleria di delitti compiuti da donne di ogni periodo storico – a partire dalla selvaggia società feudale in cui opera la famigerata contessa Erzsébeth Bàthory, fino al tentato avvelenamento dell’Antropologo Carlo Tullio Altan nella Milano degli anni Settanta, e oltre – e di tutte le condizioni sociali…
Roberto Franco, scrittore

 

… Gregorovius per primo tenta di estrarre la figura di Lucrezia dalla leggenda per restituirla alla storia. Ma la Borgia rimane forse il più clamoroso esempio d’equivoco storico-biografico. A creare quell’immagine di lei ancor oggi popolare contribuisce probabilmente più di tutti Victor Hugo col suo dramma Lucrezia Borgia di gusto fortemente romantico…
10righedailibri-prime pagine

 

… Quasi impossibile scovare l’avvelenatrice! Innanzitutto lo strumento di morte è un medium estraneo, impersonale, a cui l’assassina delega il fatale compito senza sporcarsi direttamente le mani. Il veleno esiziale può essere diluito in un caffè, in un pasticcino o inoculato via flebo. Le avvelenatrici ritratte ne IL VELENO E’ DONNA sono spesso creature insospettabili, ragazze timide, dimesse, donne gentili, miti, profili lontani dall’ideale di violenza o aggressività. E il veleno è un’arma subdola che non implica gesti plateali, la cui mostruosità è sublimata, raffinata, rarefatta attraverso la distillazione…
Noa Bonetti, intervista Radiostereo

 

… Un tribunale silente e incessante che si staglia nell’arco di molti secoli, dal Seicento ai nostri giorni. Una panoramica espressionisticamente variopinta in cui i toni dark dei tragici eventi ben si amalgamano al rosa soave e femmineo della donna. Un ossimorico contrasto di colori in cui storia dopo storia si ha modo di assistere a prese di posizione che per quanto efferate e contraddittorie, rimarcano la possibilità decisionale delle donne, determinazione e diritto ad esistere agendo con potere sugli eventi…
Alessandra Ragionieri, chimiconsigliaunlibro.it

 

… Con un pizzico di suspense dove serve e uno stile vagamente noir, la Bonetti dedica 119 pagine a quello che probabilmente è lo strumento letale preferito dalla popolazione femminile. Forse perché risponde perfettamente alla necessità di agire nell’ombra e nel silenzio, condizione in cui la donna è stata per secoli relegata ... Niente violenza fisica, nessuno spargimento di sangue ma scioccante, cinica, crudeltà d’intenti. Ecco cosa traspare in definitiva dalle pagine di Noa Bonetti ... Queste esperte di veleno, insieme ingenue e perverse, innocenti e assassine, ribaltano la secolare reputazione della donna che porta a considerarla o santa o strega…
Alessia Forgione, ilsudest.it

 

… L’opinione pubblica è stata recentemente sconvolta dall’inquietante vicenda di Daniela Poggiali, l’infermiera killer di Lugo di Romagna accusata di trentotto omicidi in nosocomio. E nonostante gli sforzi congiunti di inquirenti, criminologi e psicologi risultano tuttora oscure le ragioni che avrebbero ispirato tali efferati crimini. Per meglio comprendere e interpretare la fenomenologia criminale della Poggiali potrebbe risultare estremamente valido Il Veleno è Donna di Noa Bonetti, edito dalla IRIS4 Edizioni. Prezioso strumento argomentativo e critico per indagare il volto ambiguo dell’universo femminile…
Noa Bonetti, intervista Radiostereo

 

… Voy con mi colega Noa Bonetti que...acaba de publicar “El veneno es mujer”, las veintiocho mujeres envenenadoras de la historia. ¡Ni la imaginación de Hitchcock junto con la de Simenon y Agatha Christie, consiguen superar la realidad!…
Paloma Gómez Borrero, Aqui, Roma

 

 

… il registro narrativo adottato è quello del racconto, cosicché ogni caso viene proposto in veste avvincente tanto da fornirci l’impressione di avere per le mani un’eccellente raccolta di novelle noir. Sono i puntuali riferimenti storici e gli stralci degli atti processuali a ricordarci che nulla di quanto narrato è ascrivibile alla finzione, aspetto questo che fa davvero correre i brividi lungo la schiena…
Miriam Mastrovito, Flauto di Pan

 

 

… Dalla stricnina alla belladonna, dalla cicuta allo stramonio: attraverso le biografie di ventotto assassine si racconta l'evoluzione dei costumi femminili a partire dal XVII secolo.…
Segnalibro, Il Carabiniere

 

 

… l’autrice non nasconde l’aspetto oscuro dell’animo femminile. Qui non ci sono vittime sottomesse al potere maschile ma vittime di un proprio malessere che sfocia in malattia-perversione mentale…
Camilla Migliori, regista

 

 

… ventotto assassine, quindici veleni diversi. Di che tremare e inorridire. Vecchiette, fanciulle, timide, procaci, vendette eredità o miseria. Un solo punto in comune. La pazienza. Quel tanto di cui necessitano per godere nel vedere i loro macabri rimedi sortire il potente effetto. Sembrerebbe un libro da lasciar riposare negli scaffali di polverose librerie, da accantonare subito. Esilarante è invece tale scritto che incuriosisce non solo per l’analisi della mente umana ma anche per l'’introduzione chimico-farmacologica di ognuno di questi letali rimedi…
G.F.P., Italymedia

 

 

… Cosa spinge la psiche femminile a uccidere? Infanzie negate, famiglie abbandoniche, disturbi di personalità, passione, denaro… … Veri episodi tragici, preceduti da descrizione tecnica del veleno utilizzato. Stile incisivo e insieme ironico che elude banalità e retoriche…
Sabina Rellini, psicologa

 

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UN’AMICA DI NOME MOANA

… un libro che strega per i tanti curiosi inediti particolari della diva. E le conversazioni a cuore aperto tra lei e Noa sono la scintilla del libro che crea un’atmosfera quotidiana, intima….. a dispetto dell’argomento, mai volgare…
Angela Nicastro, IQE

 

… Una giornalista che ha esperienza , che sa come toccare i punti deboli delle persone ma anche valorizzarne gli aspetti positivi, che è acuta analizzatrice dei fatti e attenta osservatrice della realtà, dialoga con una pornostar che nella vita ha suscitato scalpore, non ha mai temuto giudizi e ghigliottine. Ne viene fuori UN’AMICA DI NOME MOANA, un libro che è più di un racconto curioso, rappresenta infatti “una confidenza a cuore aperto dell’indimenticabile star a luci rosse.”…Ne risulta un libro che si legge tutto d’un fiato, in cui, grazie alla bravura dell’interlocutrice-scrittrice, la figura della Pozzi diviene simpatica perfino ai più conservatori e bigotti. Un libro da leggere, dunque, non per cedere a certi istinti pruriginosi, ma per analizzare un universo femminile vario e controverso rappresentato, nei suoi aspetti più forti, dalla figura della sempre ricordata Moana Pozzi…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… Lontana dai riflettori Moana Pozzi si confida con l’amica-gionalista Noa Bonetti. Conversazioni dal sapore squisitamente intimo e confidenziale di due personalità tanto distanti ma legate da stima sincera e spontanea. All’estroversione e all’anelito di successo e popolarità di Moana fa infatti da contraltare la pacatezza e la misura di Noa quasi in veste di sorella maggiore circa la vita dell’attrice… Dialoghi che la svelano diva e bambina. Insomma, tutto quanto serve a dipingere il quadro di una pornostar insospettabilmente umana…
Valeria Merlini, Panorama

 

… Moana fa affiorare per un attimo un barlume della propria personalità nelle dichiarazioni rese a Noa Bonetti in UN’AMICA DI NOME MOANA, frutto di lunghe conversazioni registrate su nastro…
Rocco D’Amato, Nocturno

 

… Noa Bonetti, con l’oculatezza della giornalista e la delicatezza dell’amica, mette nero su bianco i pensieri, le speranze e le contraddizioni che si celano dietro il carattere disinibito e spregiudicato della “star a luci rosse”. Gli uomini della sua vita, la passione per il lusso e l’amore per la natura selvaggia. E a spogliarsi, questa volta, è l’anima della donna…
Alessia Forgione, Io Donna-Io leggo

 

… UN’AMICA DI NOME MOANA di Noa Bonetti è una confessione all’amica – giornalista, tra l’intimo e il confidenziale. Dall’infanzia all’adolescenza, dai primi amori alla passione per la musica e la danza. Non mancano le storie d’amore, le trasgressioni, l’adorazione per gli animali…
Mauxa

 

… Spopola il libro di Noa Bonetti, UN’AMICA DI NOME MOANA...Il fenomeno della pornostar che ha fatto impazzire mezzo mondo, oggi la possiamo rivedere grazie alla penna della scrittrice Noa Bonetti che ci fa conoscere aspetti di bambina e di intimità particolare...Moana Pozzi si confida infatti con l’amica – giornalista. Conversazioni dal sapore squisitamente intimo e confidenziale di due personalità tanto distanti ma legate da stima sincera e spontanea…
 
La Notizia h 24.com

 

… Si può affermare che i soldi siano stati la forza decisiva a spingere Moana ad intraprendere la carriera da pornodiva?… La morte di Moana è ancora tutta avvolta nel mistero. Alcuni credono che abbia cambiato identità e che viva una nuova vita. Oppure… (traduzione di Alessandra Ragionieri)…
SuperEva

 

… A presentarmela fu una giornalista amica, Noa Bonetti, che all’epoca stava scrivendo il libro-intervista sulla nota attrice dell’hard pubblicato nel 1995 da Sperling & Kupfer…
Mario Verger, Rapporto Confidenziale

 

… la Pozzi descrive i primi approcci col mondo romano...........dichiarazioni contrastanti, quelle di Moana: all’amica Noa Bonetti, che aveva raccolto le sue confessioni per Il Venerdì di Repubblica, «Gli attori porno in genere sono una massa di disperati. I film a luci rosse al novantanove per cento sono una realtà squallida»…
Michele Giordano, Nocturno dossier

 

… Si può affermare che i soldi siano stati la forza decisiva a spingere Moana ad intraprendere la carriera da pornodiva?… La morte di Moana è ancora tutta avvolta nel mistero. Alcuni credono che abbia cambiato identità e che viva una nuova vita. Oppure… (traduzione di Alessandra Ragionieri)
Seva, Radio Svoboda di Mosca

 

… Sta sempre più spopolando la nuova stampa riveduta e aggiornata del libro UN’AMICA DI NOME MOANA di Noa Bonetti… che ci fa conoscere aspetti biografici inediti della vita della pornostar e momenti di intimità particolare…

 

Eccolanotiziaquotidiana.it

 

… un romanzo brillante, pieno di partecipazione, di un desiderio elegiaco e tormentato. Noa Bonetti afferra fervori e disinganni di una donna che ha donato la sua bellezza alla storia. L’autrice, con una prosa elegante e gustosa, immerge il lettore nella spiritualità di due confidenti che si raccontano rievocando il passato…

 

Francesco M. Passaro, scrittore, regista

 

 

… un libro che fa riflettere, certamente un libro non scandalistico, o meglio, destinato a fare scandalo ma per la complessa sincerità del suo contenuto…
Laura Laurenzi, La Repubblica

 

 

… Moana rivela i suoi lati più nascosti dei quali difficilmente parlava perché “trovava fosse poco dignitoso mettere a nudo l’anima…
Il Mattino di Padova

 

 

… qualche considerazione della Bonetti fa di questa biografia anche il terreno di confronto tra due donne di diversa formazione e generazione…
Libertà

 

 

… il libro di Noa Bonetti che racconta ricordi e confidenze… della bellissima star che ha saputo incantare gli intellettuali e le madri di famiglia…
Dario Bellezza, Playmen

 

 

… Noa Bonetti … nel suo piacevole libro racconta invece una Moana più donna, nel senso confidenziale del termine…

 

Gianluca Tenti, La Nazione

 

 

… gioie dolori e le speranze in un futuro troncato anzitempo…
L. C., La Repubblica

 

 

… in una lunga intervista-verità data a Noa Bonetti e pubblicata in esclusiva sul “Venerdì” – sette ore e mezzo al registratore – Moana Pozzi si soffermò, fra i molti altri argomenti, anche sulla maternità: “Come sarei se avessi un figlio"…
Laura Laurenzi, Archivio La Repubblica

 

 

… dialoghi che la svelano diva e bambina. Insomma, tutto quanto serve a dipingere il quadro di una pornostar insospettabilmente umana e semplice con l’unica non-paura di mostrarsi nuda…
Excalibooks

 

 

… Icona pop della trasgressione con la sua magnetica bellezza che sfocia in un’incontenibile sensualità… spicca per la sua intelligenza… protagonista di un nuovo capitolo di costume italiano… provocatrice senza volgarità, sa come colpire nel segno come quando dà le pagelle ai suoi amanti più famosi…
Elisa Isoardo, Effetto Sabato RAI TV 1

 

 

… Un libro discusso, tacciato da molti come pornografico… con particolari piccanti ma mai esasperati e portati all’eccesso… Un’Amica di Nome Moana ha sicuramente già raccolto grandi consensi… scritto per rendere giustizia a tutte le falsità dette…
Francesca Amici, Il Sofà delle Muse

 

 

… Il libro è ben costruito, semplice, con uno stile così spontaneo che si fa leggere come una favola. Sembra un lungo racconto poetico a due voci che quando arriva alla fine sembra non terminare poiché provoca delle riflessioni, forse degli acting-out dovuti al notevole effetto trascinante della storia…
Antonio Lo Iacono, Noi Psicologia

 

 

… dialogo a due voci tra donne che chiacchierano di ogni cosa, con gusti e vezzi mondani…
Ilario Lombardo,Playboy

 

 

… mai prima Moana aveva parlato in maniera così schietta della sua vita, mai aveva dato di sé un’immagine così sfaccettata e profonda. Non solo dettagli piccanti, dunque, ma una inside story sulla privata odissea di questa donna così singolare e così amata…
Laura Laurenzi, La Repubblica

 

 

… Il libro Un’amica di nome Moana, che l’autrice aveva cominciato a scrivere quando la Pozzi era ancora in vita, ricevendone un assenso convinto, non mancherà di suscitare scalpore. Sono numerosi infatti i personaggi celebri chiamati in causa dalla pornodiva come suoi amanti più o meno occasionali, anche con particolari scabrosi…

 

Vincenzo Sansonetti, Oggi

 

 

… Il libro porta alla luce lati nascosti della sua personalità esuberante, ricordi e confidenze di una donna vitale, coraggiosa nelle sue scelte, morta in dignitosa solitudine…
Stefania Casini, Chi

 

 

… Un libro che ha il merito di darci un ritratto inedito di una donna che non aveva alcun pudore a mostrare il suo corpo ma che difficilmente metteva a nudo la sua anima…
Alessandro Appiano, Il Giorno

 

 

… Un’amica di nome Moana già dal titolo vuole evitare ogni querelle sulle accuse di strumentalizzazione che nascono dopo la morte di ogni personaggio pubblico…
L’Unione Sarda

 

 

… Né santa né puttana, dunque, ma solo una donna di nome Moana, raccontata da un’altra donna, che pur essendo così distante da lei come formazione e come lavoro, fu sua amica e confidente, la giornalista scrittrice Noa Bonetti…

 

Antonio Veneziani, Mucchio

 

 

… Un’amica di nome Moana è scritto con mano leggera e sicura. Racconta la vita di tutti i giorni di una normale persona che casualmente è una pornostar e forse è proprio questa linearità a farne un libro leggibile e assolutamente godibile…
Dario Bellezza, Playmen

 

 

… Censurato dal Vaticano, dal Comune, da tutti, il libro di Noa Bonetti Un’amica di nome Moana sta diventando un caso…
P&L, La Peste

 

 

… avvincente autobiografia che rivela aspetti davvero teneri e sorprendenti di una bellissima star…
Playboy

 

 

… un libro, vale la pena di sottolinearlo, che ha già sollevato infiniti motivi di interesse e conflittualità…
La Nazione

 

 

… una biografia inedita della regina delle luci rosse, un’intervista con la vamp dell’hard core vista dall’amica Noa, nel corso di anni di incontri e conversazioni private. Gioie, dolori e le speranze in un futuro troncato anzitempo…
La Repubblica

 

 

… un dialogo tra Noa e Moana, che si raccontano gioie e dolori, aspirazioni e delusioni della loro esistenza…

 

Carlo Giovanelli, Il Tempo

 

 

… il ritratto di una donna sensibile, con le sue contraddizioni, la sua fede: da una parte le sue paure (la droga), le sue ossessioni (la morte); dall’altra il suo lavoro…
Il Giorno

 

 

… Nel libro della Bonetti si rivelano invece il lato privato e intimo della bellissima star: i sentimenti segreti, i desideri, le aspirazioni, le gioie e le delusioni. Sì, le delusioni e gli alti e bassi – momenti di povertà, amante di Bettino Craxi, emarginazione…
Civiltà dell’amore

 

 

… di confidenze inedite davvero si tratta, perché della vita di Moana viene svelato tutto: dai primi ingenui amori, ai turbamenti dei sensi, dalla voglia di tenerezza al sogno di abbandonare la sua attività di pornostar…

 

Federica Polese, Playboy

 

 

… è come se il lettore subisse un transfert innescato sulle caratteristiche fisiche e di personalità della protagonista che… ..mostra le sfaccettature di una donna del nostro tempo, con i suoi riti, i suoi miti, i suoi entusiasmi, depressioni....questo libro ci dà l’occasione di riflettere sulle problematiche legate alla sessualità e quindi all’erotismo e all’amore in genere…
Antonio Lo Iacono, Noi Psicologia

 

 

… Il libro incuriosisce e prende il lettore, pagina dopo pagina, senza che se ne accorga, grazie anche allo stile semplice eppure così piacevolmente discorsivo… ..grazie a questo libro, di Moana non rimarranno solo le immagini di cassette hard, ma un ricordo amabile di una donna intelligente e libera da false ipocrisie a cui, purtroppo, non ha reso giustizia una morte tanto prematura.…
Marinella De Maffutiis, Il Corriere di Roma

 

 

… è un’opera spontanea, vitale. Mette anche in scena… il mondo degli anni ottanta, quell’ambiente romano dove fiorivano storie paradossali, si verificavano incontri impensabili altrove…
Penthouse

 

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NELL’ARCA DI NOA

… Conoscendo personalmente N.B. mi convinsi che la sua anima viaggiasse sopra il suo corpo come spettatrice dei comuni mortali e dopo aver letto "Nell' Arca di Noa" ne ho la certezza…
Claudia Coppa

 

… Non si può non amare questa autrice, intelligente, spiritosa, sarcastica con un cuore immenso. La descrizione di un universo maschile purtroppo ancora attualissimo, dove l'egoismo è rappresentato in tutte le sue varianti. Se devo riassumere in una parola la vita della protagonista, me ne viene in mente una sola, LIBERA. Se avessi una figlia femmina glielo farei leggere subito, ma avendo aimé un maschio dubito lo capirebbe…
Daniela Beltracchini , FB

 

… Nell'Arca di Noa di Francesca B. è più di un romanzo, è un manuale di sopravvivenza per tutte quelle donne indipendenti, forti e coraggiose che quotidianamente si ritrovano durante la ricerca della propria libertà e autonomia a fare i conti con un "catalogo" di uomini esibizionisti, maniaci e patetici…La storia si sofferma sui mitici anni Sessanta ma è così attuale da sembrare appena scritta…
Denise Inguanta , Lettera D

 

… Il sesso è stato per secoli campo di applicazione di una contrapposizione manicheista, con da una parte il maschio che prende ciò che vuole senza troppi complimenti e dall'altra la donna costretta a subire il desiderio dell'uomo senza avere diritto a goderne ......... «colpa dell'educazione cattolico-borghese della donna o della distrazione del maschio?» è la domanda che aleggia tra le pagine del libro NELL’ARCA DI NOA, della IRIS4 Edizioni ..... La ricerca quasi ossessiva del piacere femminile non è, però, ispirata da puro edonismo ma è da una parte un modo per sopperire a quella educazione sessuale negata e dall'altra diventa un personale bisogno di intimità…
Maria Valeri , chimiconsigliaunlibro.it

 

… Francesca B. investiga i retaggi culturali di una società che tendeva a rinnegare la sessualità femminile e ad incoraggiare l’egoismo sessuale degli uomini...Lontana da sterili polemiche femministe e con una scrittura diretta, onesta e dal carattere profondamente ironico, l’autrice di NELL’ARCA DI NOA, edito dalla Iris4 Edizioni, rivendica in blocco e senza mezzi termini un’intera generazione di donne bistrattate dalla mentalità che le ha generate e dall’egoismo del maschio…
Alessia Forgione , poltroneverdi.it

 

… nel merito va evidenziato che è un raccontone brillante, senza falsi pudori, con l’uso di un lessico sensuale (quanto basta per sconvolgere la sensualità e scatenare la fervida fantasia)… … .. Invero l’autrice è come coinvolta nella realtà di cui ci rende partecipi perché la racconta dall’interno, ci viaggia dentro. Si scioglie nell’arca e l’abita con una bella sceneggiatura degna di un film da “commedia all’italiana” recitata a soggetto da un coro di personaggi ed attori indimenticabili. Un autentico capolavoro nel suo genere che è già diventato un best-seller di specie …
Nino Mazzeo , Comunicazione

 

 

… la trama conquista il lettore al primo sfoglio. Un canto delle sirene editoriale che avvolge, intriga e si apre alla vita, sulla via del cuore e dei sensi…
Maira Nacar, L’Albatros

 

 

… è soprattutto per chi ritiene che il piacere sia un diritto di tutti e l’amore ancora di più. Un libro per tutti. Per tutti quelli che vogliono ridere del sesso e dell’amore ma che vogliono farlo senza banalità e senza cinismo…
Goodmorning

 

 

… chi si cela dietro tale nome de plume? Gli uomini sono davvero tutti così egoisti ed egocentrici, noncuranti della donna - che si crede frigida -, così esclusivamente incentrati sul proprio godimento? Speriamo di no! Un romanzo gremito da episodi comici e tragicomici. Con stile crudo, semplice e scorrevole che lascia comunque aperto l’interrogativo finale…
G.F.P., Italymedia

 

 

… divertente e cinico al punto giusto per chiunque voglia credere che sesso e amore non possano essere disgiunti, ma anche per chi ritiene che il sesso è una cosa e che l’amore ne è un’altra…
Isola Nera

 

 

… ad aprire la sfilata della stilista croata Sara Stulic al MUSEO MACRO di Roma in concomitanza con UNICITÀ d’Italia, l’attrice Beatrice Cesqui dell’Accademia Ronconi ha letto un passo legato agli anni cinquanta in cui la protagonista è alle prese con una vestizione per incontrare uno dei suoi amori…
 

 

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DNA DEL PUGILATO

 

… Prezioso, perché vuole essere un aiuto a sostenere uno sport che, se pure in questi giorni sta conoscendo una nuova fortunata stagione, dal momento che le palestre di boxe sono tornate a riempirsi di giovani e anche di donne, per troppo tempo è stato considerato solo una disciplina violenta…
Tullio Pollini, Il Messaggero

 

 

… Ci sarà pure un motivo se il pugilato, da sempre considerato violento e machista, si è meritato l'egregio soprannome di nobile arte. Gli autori si sono addentrati nel mondo della boxe, nelle sue palestre, nelle menti dei suoi atleti e nella sua storia, con il giusto fine di riproporla non solo ai suoi antichi splendori ma di farle rimeritare l'antico epiteto…
G.F.P., Italymedia

 

 

… Flavio D’ambrosi e Antonella Minieri offrono attraverso strategie di marketing e piani di visibilità una nuova immagine del pugilato, indicando la strada affinché una disciplina così bella e completa torni ai suoi splendori e sia ancora in grado di offrire agli spettatori emozioni e batticuore…
Rossana Arzone, Agor@ Magazine

 

 

… nessuno è mai entrato nella boxe di base. Gli autori fanno invece conoscere al lettore le palestre di periferia, le difficoltà alla diffusione capillare di questo sport, già cantato da Omero, e propongono strategie per farlo tornare in auge… L’emozione e l’umanità del pugilato, Flavio D’ambrosi e Antonella Minieri la passano ai lettori ed è un bel modo per allargare la visuale sul quadrato magico del ring…
La Biblioteca, Consap Magazine

 

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DANNATI

… il romanzo Dannati nasce come critica sociale e politica. Lo propongo come richiamo alla ricerca di pace, aiuto per i più deboli e, in questo caso, per coloro a cui la vita ha dato un grande carico da portare. Quella che la bravissima nostra scrittrice Giovanna Mulas chiama i Dannati;…
Francesca Levo Calvi, … profumati libri

 

… Dannati non è un libro facile. Crudo, duro, a volte violento in un susseguirsi di mettersi a nudo di personaggi dannati, che vengono traghettati in un aggiornato Ade. Giovanna Mulas ha voluto darci una panoramica esaustiva di personaggi moderni, quasi opera attualizzata dell’Inferno di Dante. Dannati del XXI secolo, in un inferno dei nostri giorni, con nuovi delitti e nuove pene;…
Tanino Ferri, Taninoferri.com

 

… Dalla ricca signora Scholl che massacra il marito a Maria Pia e Francesca, madre e figlia prostitute. Agostino che si autodefinisce poeta per evitare di lavorare o l’innocente e ritardato mentale Luigi, abusato dalla madre. Non sono che alcuni personaggi del romanzo… “Belli e Dannati”, come direbbe Gus Van Sant. Infatti non sono cattivi, comunque reprobi. È la vita a essere perfida. Non vi può dunque esserci uno sguardo miracoloso, provvidenziale. Ecco quindi una rappresentazione priva di senso, priva di umanità…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… un’originale parallelismo tra una vicenda ambientata nei nostri giorni e il viaggio dei dannati verso un metaforico inferno dantesco… E in ogni passeggero si intravede un’anima macchiata dal peccato, stretta nella morsa del rancore, del rimpianto…
Giorgia Giordano, Il Sudest

 

Dannati è in DANNATI il lettore potrà apprezzare pagine di ottima scrittura narrativa dove fantasia, creatività, lucidità e introspezione danno vita a un mirabile canto disperato sulla tragedia ordinaria che è la vita…
Noa Bonetti, intervista Radiostereo

 

Dannati è una carrellata di personaggi molto diversi fra loro, accomunati però dalla sofferenza e dal dolore (in mille sfumature) che hanno incontrato nella loro vita …
Simone Piazzesi, Lo Snodo

 

 

… Un viaggio fittizio nei malfatti di ognuno, nei rimpianti di ciascuno, nei ricordi di tutti. Verso mete ambite, anelate, bramate. Diventare finalmente, ad esempio, un gran poeta? Pubblicare poesiole e sentirsi liberi da tradimenti per riaffermarsi nella società? Tornare da vere regine in Sicilia e non da puttane? Sperare in un’informazione più corretta, libera da infiltrazioni politiche? Cancellare gli abusi subiti dalla cara mamma. Dimenticare un presente di orribili costrizioni? …
Il Dialogo

 

 

… Un viaggio. Reale. Una strada interrotta. Una deviazione. Un traghetto per attraversare il fiume. Rosso. Per il tramonto? Visioni di buste in plastica, scarpe Dolce & Gabbana, corpi… …
Marco Scipioni, Forum Unione Sarda

 

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KILLER IN RETE

… Ecco i nuovi scenari del crimine di cui l’autore, con l’aiuto di criminologi e psicologi, tenta di comprendere devianze e morbosità che spingono un essere umano a sfruttare l’informatico in modo errato, a nascondersi dietro tale nuovo mezzo tecnologico del terzo millennio…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… La lettura del libro scorre veloce nel tentativo di comprendere devianze e morbosità che inducono l’essere umano a sfruttare l’informatica in modo criminogeno…
Riccardo Radi, Foro Romano

 

… Dati ed esempi alla mano, questo libretto aiuta a comprendere le facce oscure della rete …
S.D.V., Leggo

 

… Il cyberspazio è invaso da criminali? … Ce lo spiega Killer in Rete
Travelling Interline

 

… Scritto con chiarezza e semplicità ma ricco di citazioni che spaziano dalla letteratura al cinema e dotato di un comodo glossario finale, il libro di Bernardini va letto anche e soprattutto come monito…

 

Valentina Francese, Nuove Proposte

 

… è un testo di grande interesse nel quale l’autore espone e denuncia tutti i progressi che questo strumento offre alla conoscenza dell’Uomo, ma anche i numerosi danni che questo può provocare, specialmente ai giovani che ne facciano un uso indiscriminato, senza esserne tutelati…
R. Bartolozzi, Il Periodico

 

… si susseguono le diverse sfaccettature di un mondo virtuale che può diventare come una droga, che può essere un diffusore di idee malsane e perverse ma che ci può anche far conoscere meglio i rischi a cui si può andare incontro grazie a una giusta rotta da intraprendere nel cyberspazio…
Eva Forte, Travelling Interline International

 

… uno strumento di attualissima utilità per riscoprire la storia di questo elettrodomestico e anche per farsi strada nel lato oscuro delle perversioni umane che hanno trovato nuovi spazi nella rete…
Culturalweb

 

… Il libro non vuole essere un attacco alla tecnologia informatica ma pagine che portano a un momento di riflessione sugli abusi tramite il computer. Un invito al buon senso…
Dario Domenici, Italymedia

 

… Dalla teoria dei testi universitari alla realtà del lavoro a contatto diretto con i carcerati del penitenziario di Rebibbia… ha permesso a Fabio Bernardini di scrivere Killer in Rete
Matteo Alvisi, La Piazza

 

… In questo utile libro, Fabio Bernardini spiega con chiarezza e semplicità le molte facce della rete… Saggiamente Killer in Rete ci ricorda che le scoperte in sé non sono positive o negative; sta all’uomo utilizzare le proprie energie intellettuali a scopi benefici, il libro risulta particolarmente interessante perché mostra i pericoli della rete senza indulgere in catastrofismi o demonizzazioni…
Goodmorning

 

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FOLLA, FOLLIA, TUMULTI

… Un viaggio letterario, filosofico, psicologico, reale, che racconta folla e forze dell’ordine. Due entità che dalle manifestazioni di piazza a quelle da stadio stando gomito a gomito possono facilmente creare attriti. Follia dunque della folla che viene scandagliata in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue complicanze…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… Ricco di riferimenti teorici in merito alla struttura della massa e alle lotte sindacali, nonché ai diritti di libera manifestazione del pensiero, riunione e associazione........ Il tutto caratterizzato dallo stile scorrevole e lineare che rende la lettura non solo estremamente interessante ma anche piacevole. Partendo da vita vera il contenuto induce per di più alla riflessione sulla relazione tra il singolo e la folla…
Giorgia Giordano, Il SudEst

 

… un viaggio alla scoperta delle dinamiche tra forze dell’ordine e folla, un’analisi letteraria, filosofica e psicologica per comprendere quanto si cela negli scontri…gli autori partono dalla Rivoluzione Francese sino al G8 di Genova evidenziando il circuito emotivo che deflagra tra pubblico e privato, ordine e caos…
Redazione, Goodmorning Magazine

 

… Un viaggio costellato da immagini forti, tematiche spaventose, fatti incontrovertibili ed esami profondi che gettano luce sugli aspetti più oscuri dell’animo umano. L’approccio scientifico è dunque storico, criminologico e psicologico. Eppure le argomentazioni critiche vengono sviluppate con stile coinvolgente, comprensibile, con diffusa partecipazione emotiva… FOLLA, FOLLIA, TUMULTI è un saggio completo ed esaustivo, quindi sempre attuale. Un prezioso strumento per comprendere sia la società passata che presente…
Noa Bonetti, intervista a Radiostereo

 

… ed ecco che Folla, Follia, Tumulti con linguaggio piano e scorrevole prova a dare delle risposte non convenzionali e spesso inedite. Pur essendo un saggio sempre raccontato con partecipazione e voglia di mettersi in gioco il libro è un percorso a volte toccante a volte distaccato del micidiale mix di folla e tutori dell’ordine. E la forza del testo sta soprattutto nel fatto che gli autori da operatori sul campo conoscono bene l’argomento di cui parlano senza sottrarsi…

 

Stefano Testini, Cronaca Diretta

 

… ed ecco che Folla, Follia, Tumulti con linguaggio piano e scorrevole prova a dare delle risposte non convenzionali e spesso inedite. Pur essendo un saggio sempre raccontato con partecipazione e voglia di mettersi in gioco il libro è un percorso a volte toccante a volte distaccato del micidiale mix di folla e tutori dell’ordine. E la forza del testo sta soprattutto nel fatto che gli autori da operatori sul campo conoscono bene l’argomento di cui parlano senza sottrarsi…

 

Stefano Testini, Cronaca Diretta

 

… il problema del calcio non è solo di ordine pubblico, anzi si può dire che la sregolatezza delle tifoserie sia il riflesso di una sregolatezza dell’intero ambiente, sia sul piano morale sia di ordine amministrativo…
Greta Zelle, L’Eco di Aversa

 

… l’applicazione rigida della norma giuridica, negli attimi concitati a cui corrispondono comportamenti irrazionali, può comportare conseguenze piuttosto dannose proprio per l’ordine pubblico che siamo chiamati a salvaguardare: meglio talvolta differire l’ applicazione dalla norma…
Greta Zelle, Contrappunti

 

… fenomeni studiati sono frutto di osservazioni dirette, sul campo, da parte di D’Ambrosi e Barresi. E le conclusioni tratte in Folla, Follia, Tumulti sono dunque basate su certificazioni empiriche. Si parla di un fenomeno diffuso a tutte le fasce sociali e di età
Viola Giannoli, Il Riformista

 

… Un attimo prima un tifoso può essere assolutamente tranquillo. Un attimo dopo, tira, attacca, picchia, lancia. Inserito all’interno della massa diventa un altro. Perché i principi che governano la folla sono sempre gli stessi fin dalla Rivoluzione Francese: l’alta suggestionabilità, il senso d’impunità, l’allentamento dei freni inibitori…

 

Luca Lippera, Il Messaggero

 

… il delirio di gruppo non è mai casuale. Anche l’azione di massa più assurda, ha sempre di fondo una razionalità, ciò che sfugge ai codici è l’estensione dell’esaltazione di massa: non c’è una regola per cui i colti e i saggi non vengano contagiati
Giulia Bertagnolio, Polizia Moderna

 

… Nello scandagliare la folla in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue complicanze nei grandi eventi storici, e nel chiarire le posizioni e le aspettative degli autori in campo, in Folla, Follia, Tumulti si riesce ad assaporare il viaggio filosofico, psicologico, criminologico e reale che gli autori regalano al lettore…
Gennaro Tornatore, Os Rivista

 

… non resta che godere di quel viaggio letterario, filosofico, psicologico, reale e virtuale che Folla, Follia, Tumulti regala al lettore…
Il Giornale delle Promozioni

 

… Da singoli concetti, relegati a significati distinti e quasi sempre messi in relazione solo da studi teorici, a protagonisti indiscussi della scena quotidiana, in cui l’immaginazione cede il posto ad una percezione fisica, a tal punto da sembrare tangibile anche attraverso il pensiero. La folla e le Forze dell’Ordine finalmente insieme in Folla, Follia, Tumulti per essere studiate e analizzate anche dal punto di vista pratico. Per capirne il senso, l’invito alla lettura del libro è d’obbligo.
Michela Pellegrini, Il Corriere Laziale

 

… Ecco che Folla, Follia, Tumulti con linguaggio piano e scorrevole prova a dare risposte non convenzionali e spesso inedite. Pur essendo un saggio, sempre raccontato con partecipazione e voglia di mettersi in gioco, il libro è un percorso a volte toccante a volte distaccato nel micidiale mix di folla e tutori dell’ordine…
Isola Niedda 18

 

… in Folla, Follia, Tumulti vengono anche esaminati i comportamenti degli skin, ovvero le teste rasate, dei punk… e di tutti quei gruppi di estremisti che negli ultimi decenni hanno fatto la storia delle contestazioni in strada
Rossana Bartolozzi, Romalive

 

… Un viaggio letterario, filosofico, psicologico, che racconta folla e forze dell’ordine. Follia dunque della folla che viene scandagliata in tutti i suoi aspetti e in tutte le complicanze
rubrica La Biblioteca, Consap Magazine

 

… La Presidenza del Consiglio Municipale ha deciso di favorire la conoscenza e la diffusione di Folla, Follia, Tumulti per fornire elementi di comprensione di tali dimostrazioni di massa con l’obiettivo di educare a comportamenti responsabili e rispettosi di una civile convivenza
Pier Paolo Zaccai, Presidente Consiglio XIII Municipio di Roma

 

… con un linguaggio esaustivo quanto attuale e un approccio equilibrato e distaccato, viene fatto un esame analitico e psicologico del rapporto fra la folla e i tutori dell’ordine attraverso elementi di vissuto reale… Folla, Follia, Tumulti affronta l’argomento in maniera scorrevole e fluida e coinvolge il lettore per la sua tematica così attuale
M. G. Amu, Goodmorning

 

… si è di fronte a una vita vera, vissuta. Un’esistenza fatta di risse, degenerazioni, violenza. Una vita intensa di cui gli autori, in questo saggio fluido e scorrevole raccontano le traversie dando alcune risposte nonostante la folla sia sempre in continuo movimento e in perenne evoluzione…
G.F.P., Italymedia

 

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LA VITA È UN ROMANZO IRLANDESE

… un romanzo di amore e guerra, non è forse questa la nostra realtà di tutti i giorni nel nostro terribile mondo?…
Francesca Levo Calvi, …profumati libri

 

… Le vicissitudini dei protagonisti rendono questo romanzo duro e allo stesso tempo romantico. Commovente il finale. Per l'editrice: nessuno ha mai pensato di farne una fiction? Posso scommettere sul successo…
DB, IQE

 

… A prescindere dal mio debole per l’Irlanda, LA VITA E’ UN ROMANZO IRLANDESE di Antonia Vitiello (Iris4 Edizioni) mi ha totalmente conquistata.......un susseguirsi mirabolante di situazioni inaspettate, incontri emozionanti, cambiamenti radicali, stati d’animo contrastanti anche grazie alla componente politica presente nel romanzo, costituita dall’operato dell’IRA nell’Irlanda del Nord........Ed ecco che LA VITA E’ UN ROMANZO IRLANDESE si trasforma mano a mano in una vera e propria saga familiare…
Alessandra Ragionieri, evidenzia libri.it

 

… LA VITA è UN ROMANZO IRLANDESE è un testo di agile scrittura e coinvolgente contenuto che parla a differenti sensibilità…. Innumerevoli sono le suggestioni messe in gioco, infiniti i colori… Il rosa del sentimento, il rosso del sangue, il nero del lutto, il bianco della purezza e il verde dell’Irlanda… Anche i temi affrontati non si concludono al binomio guerra-amore. Nel testo della Vitiello grande spazio ha per esempio la trattazione dell’amicizia, così come importanti risultano gli argomenti di tolleranza, solidarietà, affetto familiare, nostalgia, integrazione, giustizia e pacifismo…
Noa Bonetti, radiostereo

 

… Non è per solidarietà, o se volete complicità femminile, ma talvolta mentre ero in autobus o in ufficio mi è accaduto di pensare che avrei voluto essere già a casa tant’era l’ansia di riprendere a leggere La Vita è un Romanzo Irlandese…
Barbara Leone, Avanti

 

… un romanzo avvincente anche perché tocca sentimenti forti e lo fa con grazia ma anche con consapevolezza…

 

Goodmorning

 

… trenta anni di vita, da neolaureata a vispa nonna in quella Dublino dell'Ira. Una saga o una storia vera? Al lettore scoprirlo, lasciandosi senza meno rapire da questo romanzo con linguaggio pulito, scorrevole e accattivante…

 

G.F.P., Italymedia

 

… una vera e propria saga che coinvolge perlomeno quattro famiglie allargate senza tener conto degli indipendentisti e degli inglesi. Tra alcol e artiglieria pesante, tra attentati e abbandoni sentimentali, tra sospetti e gelosie, tra amicizie e odi, tra amori e morti, vengono raccontati una trentina d’anni…
Libri, Goodmorning

 

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VITE DA ASSASSINO

… Nove vite esemplari in efferratezza e in brutalità ma anche in normalità e piattume. Sangue, sudore, sperma. Brandelli di carne, vestiti strappati, camere ridotti a mausolei e cimiteri visitati come bordelli… Cannibali moderni, assassini seriali, stupratori solitari, vampiri mediocri. Un campionario, insomma, di vite normali all’apparenza e criminali nella realtà raccontate come favole crudeli.…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… La scrittura semplice e realistica crea, insieme a una narrazione coinvolgente, un forte impatto emozionale durante la lettura. E le varie storie sono portate avanti in modo serio e bilanciato, pur senza romanzare né celare le parti più raccapriccianti…
Andrea Alessandri, chi mi consiglia un libro

 

… In VITE DA ASSASSINO Domenico Mortellaro raccoglie nove storie i cui protagonisti sono efferati killer. Individui senza scrupoli o malati di mente che la stampa definisce mostri o belve. Non vi è però nulla di artefatto o sensazionalistico nei racconti. Attraverso i dati biografici di famosi serial-killer l’autore ricostruisce movimenti esistenziali e psicologici degli assassini fotografati durante le loro scorribande omicide…
Noa Bonetti, intervista Radiostereo

 

… Un libro interessante e sconvolgente. Bisogna avere uno stomaco forte e una psiche poco impressionabile per poter conoscere questi mostri che, senz’altro, faticherete a dimenticare una volta richiuso il volume. Breve e intenso, lascia un segno che mette sottosopra il benessere psico-fisico del lettore ma che invita alla riflessione. Sarete spinti a interrogarvi sulle vite di questi uomini e per quanto crudeli, proverete forse un moto di labile tenerezza e comprensione nei confronti dei loro passati travagliati. Tutto sommato anche loro hanno subito violenze che nessuno potrà cancellare, nemmeno il sangue delle loro vittime.…
Sara Cuscito, Flauto di Pan

 

 

… Vite da Assassino, come è chiaro, non è un romanzo. Ma è letteratura, esagerazione del reale. Siccome si parla di mostri, è anche cronaca…
Giuliano Foschini, La Repubblica

 

 

… storie vere che superano la fantasia e che neanche la finzione filmica e letteraria sono forse riuscite a rappresentare…
Comunicaria

 

 

… Perché tanta barbarie? Certo infanzie difficili si celano dietro questi nove odiosi personaggi. Perché loro hanno agito in questo modo e noi, no? E saranno poi così odiosi? Oppure riusciremo a capirli e persino a provare una certa dose di pietas per loro? Un libro impossibile da accantonare, seppure vorremmo staccarcene per osservare le bellezze che ci circondano e riprendere un po’ di fiato. Senza orpelli ma solo con i puri e semplici fatti l’autore riga dopo riga trasmette la giusta dose di pathos…
G.F.P. - Italymedia

 

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AMICI PER LA PELLE

 

… L’autore raccoglie una serie di racconti sul rapporto padrone-animale domestico, chiamando a volte in causa testimonianze di personaggi noti come Gigi Proietti, Marina Ripa di Meana, Roberto Cavalli… Nel libro di Testini non viene tralasciato nessun aspetto. Vi è dunque anche la testimonianza di una specialista di esoterismo che si occupa di karma animale… non è forse un caso se la parola “animale” ha la medesima radice di anima!…

 

Noa Bonetti, intervista a Radiostereo

 

 

… il libro è anche un’utile guida ai servizi offerti da associazioni e privati. Dalla toletta agli alberghi dove è consentito portare animali, dai veterinari alle associazioni animaliste, dal cibo alle medicine e anche l’aspetto esoterico del legame tra l’uomo e il proprio compagno animale…
Marta di Cioccio, Sei Zampe

 

 

… fanno parte della famiglia, ma sono anche una voce importante dell’economia. Per i cani si spende infatti sempre più… Insomma storie romane di cani e altri quattrozampe sono contenute in Amici per la Pelle, il libro di Stefano Testini…
Stefania Cigarini, Leggo

 

 

… i nostri amici a penne o pelo, a pinne o a quattro zampe. Amici che vocalmente non parlano ma che sanno farsi capire benissimo. La loro dolcezza, la loro alterigia, la loro fedeltà. Raccontati dai loro padroni, tutori, medici. O da loro stessi. Ma anche una piccola, simpatica ed esauriente, guida sui nostri più cari, devoti e disinteressati Amici…
G.F.P., Italymedia

 

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NERVOSE PRESENZE

 

… In Nervose Presenze il canto dell’autore David Di Marco è un rap che, passando il quotidiano, espone un magico passato che rende evidente la difficoltà d’essere poeti nel terzo millennio…
Isola Niedda

 

 

… una ricerca poetica sulla musicalità e teatralità del verbo. Un rap che, passando per il quotidiano ed esponendo un magico passato, evidenzia la difficoltà di essere poeti oggi. Può la poesia fermare il degrado spirituale e materiale del mondo? L’autore ne è convinto, e noi speriamo in lui…
G.F.P., Italymedia

 

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VENGO DAL NIGHT

 

… Roby Matano, chi è costui? La risposta è semplice. È stato uno degli indiscussi protagonisti di un mondo che si è dissolto già da un po’, quello del night, ma al quale sono legati tanti di quei ricordi e aneddoti che è un peccato vadano persi. Ecco perché questo libro…è così interessante da leggere… Si raccontano le amicizie, gli amori, le avventure o le disavventure che furono…Sino ad arrivare al declino dei night-club…
Massimo Poggini,Spettakolo

 

… dalla Dolce Vita alla malavita attraverso lo sguardo di un grande artista. Un mondo che forse è stato dimenticato e che in VENGO DAL NIGHT torna a rivivere grazie al maestro Roberto Matano, storico frontman della band I Campioni….. Attraverso il racconto della propria carriera artistica, nel libro Matano offre una testimonianza su un mondo circondato di fascino anche per i nomi che lo frequentavano soprattutto negli anni Cinquanta, periodo appunto de La Dolce Vita…

prima,Treviglio

 

… ho letto con curiosità e divertimento VENGO DAL NIGHT. Mi ha fatto conoscere un mondo che non ho frequentato per motivi anagrafici, ma del quale sono sempre stato curioso, offrendomi uno spaccato dell’Italia pre-boom economico…

Franco Zanetti, musicologo,MEI

 

… mai ci si aspetterebbe di rivivere così intensamente gli anni Cinquanta. Ma VENGO DAL NIGHT è davvero un eccelso tuffo nel passato in cui, attraverso nomi tipo Fred Buscaglione o Mina si viene trascinati nell’atmosfera briosa di quell’epoca…
Salvatore Scevola,IQE

 

… Bellissima cavalcata nel mondo della notte ……Ieri sera ho letto infatti il libro VENGO DAL NIGHT di Matano e Milella tutto d’un fiato…
Gianluca Barezzi,IQE

 

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POCHE BRICIOLE

 

… POCHE BRICIOLE è una scoperta eccezionale. Un noir accattivante che tiene col fiato sospeso, da non smettere di andare avanti con le pagine. Troppa è la curiosità per arrivare al finale…
Agostino Quattrocchi,IQE

 

 

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FOTO DELL'ANIMA

… In una narrazione (a volte brutalmente) realistica, pregna dell’ironia un po’ volgare che si può trovare negli ambienti della Polizia, Fabiano semina con precisione momenti di riflessione sottili, mai casuali, mai senza scopo. La sua rappresentazione gioca continuamente su caso, probabilità, coincidenza, errore creativo…
Roberto Franco, CriticaImpura

 

… In tutto questo, non si sa dove trovi il tempo, Fabiano scrive con passione e riscontro ottimo. Il suo personaggio con cui crea il thriller ad altissima tensione, è l’ispettore Di Falco, che coadiuvato da Ombra, il suo assistente, risolve casi all’apparenza impossibili, o orientati verso altre direzioni errate… Ecco ora l’ispettore Di Falco coinvolto in una nuova indagine ne FOTO DELL’ANIMA…
Ettore Zanca, Chizzocute

 

… Un’indagine sul senso della vita, dell’arte, dell’amicizia e della giustizia travestita da noir è FOTO DELL’ANIMA di Fabio Fabiano. Romanzo-verità dal contenuto teso, dinamico, profondamente legato alla realtà. Cronistoria di un’investigazione nata col piede sbagliato un fotografo impiccato nel bagno di un residence nella provincia argentina…
Crawler News

 

… Nuovo libro di Fabio Fabiano con la prefazione affidata a Nuccio Mula. Un’indagine sul senso della vita, dell’arte, dell’amicizia e della giustizia travestita da noir è di Fabio Fabiano…
Geos News

 

… Chi ha ucciso il fotografo Arthur Patton e perché? Quale mistero è nascosto nelle opere dell’artista? Gli antichi indiani d’America evitano le macchine fotografiche convinti che tali aggeggi possano rubare l’anima. È dunque possibile risalire allo spirito dell’uomo osservandone l’immagine immortalata in una foto?…
AgrigentoOggi

 

… E l’insondabile mistero di una vita consacrata all’arte ma offuscata da demoni privati, sospetti politici e ombre spirituali. Ecco dunque l’ispettore Di Falco muoversi alla ricerca di indizi, moventi e prove. Sondare personalità sfuggenti e situazioni nebulose ove è facile perdersi, confondersi, lasciarsi ipnotizzare… Appassionante resoconto di doppia inchiesta calata nel reale minacciata dall’invadente ombra di interessi sovranazionali, servizi segreti, antichi preconcetti duri a morire. E come in una vecchia foto scattata in analogico, per la soluzione occorre badare ai particolari, attendere i tempi dello sviluppo…
AgrigentoNotizie

 

… a detta dell’autore, e condivido… è un noir pieno di messaggi, spunti di riflessione… Il poliziesco è solo un pretesto per riflettere sulle difficoltà riguardanti la tolleranza dell’omosessualità, il valore della fotografia come arte, il coraggio di un uomo di vivere fuori da schemi già precostituiti, il controllo esercitato dai governi sui propri cittadini nella completa violazione della loro privacy per un ipotetico interesse riguardante la sicurezza nazionale…
 
Denise Inguanta, Lettera D

 

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LADRI DI ANIME

 

… La poetica di Simone Simonacci si pone in un linguaggio efficacemente rapido, talvolta crudo, coniugandosi con termini espressivi di provenienza attuale che reca contenuti di luminosa poesia. Il suo dettato poetico, quindi, in tutti i componimenti, presenta una caratterizzazione di estrema sintesi, comunque permeato di vivificante poesia, la quale viene espressa in pochi versi, magari in una felice corrispondenza di contenuti…
Enzo Manzoni, Breve

 

 

… il senso salvifico delle parole. Parole che parlano di sentimenti intensi, forti. Parole che esprimono amore o dolore. Un poeta dalla lingua sicura, decisa, eppure allo stesso tempo colloquiale. Un poeta da tenere d’occhio…

 

G.F.P, Italymedia

 

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SONO STATO NOMINATO

… Questo manoscritto è frutto di un vissuto di verità che l’autore ha restituito in maniera ordinata e sincera. Non il solito testo di denuncia sociologica bensì un’avventura tragicomica, a tratti incredibile, d un personaggio perseguitato da un sistema contorto e dalle lusinghe della realtà…
Noa Bonetti, Saper vivere

 

… Molto meritava questo libro. Mi ha appassionato. C’è persino l’assurdità e il gioco dell’equivoco in cui si può incappare con la giustizia. Ho inoltre conosciuto di più una persona piacevole, l’autore, sicuramente zeppa di curiosità come me…
Chicco Sfondrini, Amici - Mediaset

 

… Abbagli, truffe, ricatti, menzogne, minacce. Cosa si è disposti a fare, a sopportare, per finire in televisione?...... Un’idea stramba. Un parrucchiere amico dei VIP, un sedicente dirigente Mediaset, due discutibili agenti di riscossione crediti, un maresciallo doppiogiochista e un Pubblico Ministero assai prevenuto, ecco le varianti impazzite che trasformano il vivere di Dario Polli in un incubo.…

 

Denise Inguanta, Lettera D

 

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CALIFFATO D'EUROPA

… un’atroce storia che mescola inchiesta, reportage, giallo e romanzo di formazione popolata da personaggi autentici e terrificanti….. l’autore ripercorre infatti le tragiche vicende del conflitto balcanico gettando luce sulle responsabilità internazionali, insinuando dubbi e proponendo nuove affascinanti chiavi di lettura….. Testo fondamentale per comprendere le torbide dinamiche dei conflitti che ciclicamente tornano a sconvolgere l’Europa. Fantasia o realtà?…
 
Denise Inguanta, Lettera D

 

… L’autore racconta molto bene a livello umano tutti gli eventi che portano un mussulmano a diventare integralista e la visione che potrebbe maturare in sé. Spiega movimenti e complotti dei Servizi Segreti, interessi di compagnie private e situazione geopolitica in clima di guerra... Dunque chiunque voglia capire di più circa l’integralismo islamico in Europa e su quanto accade consiglio vivamente il Califfato d’Europa di Antonio Evangelista…
 
Nicolai Lilin, Tgcom24 Mediaset - La versione di Lilin

 

… il suo presidente Izetbegovic, dietro il volto pubblico internazionale di fautore del multicultualismo e della tolleranza religiosa, è stato in realtà un feroce sostenitore del Jihad e del massacro dei non musulmani, arrivando addirittura a far uccidere i suoi stessi correligionari bosniaci per poi far cadere la colpa sui serbi e ottenere un pretesto in più per chiedere un intervento della NATO… Le ragioni a tale caotico smembramento appaiono tanto precise, dettagliate, crudeli. L’autore possiede una competenza invidiabile in materia: comandante della Polizia Italiana in Kosovo con l’ONU tra il 2000 e il 2004… La narrazione è serrata, mai ridondante. Il cristianesimo ortodosso ormai destinato alla distruzione e la Jugoslavia federale multietnica paiono suscitare nell’autore un più o meno velato rimpianto che sembra provenire più da intime, feroci emozioni che ha vissuto dinanzi al gelido e inarrestabile ingranaggio della carneficina che da qualsivoglia partigianeria politica o ideologica…
Roberto Franco, Critica Impura

 

… ecco lo sfondo di un’atroce storia che mescola inchiesta, reportage, giallo e romanzo di formazione popolata da personaggi autentici e terrificanti… In CALLIFFATO D’EUROPA l’autore ripercorre infatti le tragiche vicende del conflitto balcanico gettando luce sulle responsabilità internazionali, insinuando dubbi e proponendo nuovi affascinanti chiavi di lettura. Ricostruzione in cui il romanzo lascia spazio a ficcanti argomentazioni geopolitiche senza perdere di vista la pregnanza morale di un racconto toccante e sconcertante…
IlSudEst.it

 

… assassini coperti dalle istituzioni e manipolati dai poteri oscuri che Antonio Evangelista riesce a raccontare intrecciando denuncia storica ed empatia sentimentale, lucidità critica e pietas nei confronti delle vittime… Cosa ci fa Osama Bin Laden nell’ufficio del presidente della neonata Repubblica Bosniaca? Perché gli americani manipolano informazioni e agenzie di stampa estera? …Ecco allora CALIFFATO D’EUROPA, un romanzo-storico aperto all’inchiesta, a tesi di rilevante interesse politico, che punta al cuore dei fatti, a informazione consapevole, autentica, coraggiosa…
Fatti&Avvenimenti Blog

 

… Ho avuto modo di leggere in anteprima questo romanzo, l'ho trovato estremamente avvincente, capace di gettare luce su una parte di storia ancora molto indistinta, soprattutto dalle nostre parti…
Matteo Albertini, Balkanalysis

 

… storia che mescola inchiesta, reportage, giallo e romanzo di formazione popolata da personaggi autentici e terrificanti… Assassini coperti dalle istituzioni e manipolati dai poteri oscuri che Antonio Evangelista riesce a raccontare intrecciando denuncia storica ed empatia sentimentale, lucidità critica e pietas nei confronti delle vittime. In Califfato d’Europa l’autore ripercorre infatti le tragiche vicende del conflitto balcanico gettando luce sulle responsabilità internazionali, insinuando dubbi e proponendo nuovi affascinanti chiavi di lettura…
Sean Gulino, Controvoce.it

 

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L'AMICO DEL FÜHRER

… Intrigante e scorrevole come solo IRIS4…
Antonio Evangelista, IQE

 

… Un’opera sottilmente psicanalitica che va ben oltre il limite apparente dell’invenzione paranormale… Quante volte abbiamo pensato o detto con rammarico: “Ah! Poter tornare indietro nel tempo, cosa cambierei?”… Il fascino apparentemente sinistro de L’AMICO DEL FÜHRER nasce e risiede proprio nell’incredibile realizzazione di questo sogno…
Sarina Aletta, Romacultura

 

… In una cerimonia che si è tenuta nella duecentesca chiesa di Santo Stefano nell’antico Borgo di Anticoli, l’odierna Fiuggi, i riconoscimenti della quarta edizione del Premio Fiuggi-Storia...Ad Orazio Andrea Santagati il premio per la sezione romanzo storico per il libro L’AMICO DEL FÜHRER (Iris4 Edizioni)…
Ennio Severa, Fiug.

 

… Ed ecco Orazio Santagati giocare con la Storia e la Fantasia, con la Verità e l’esoterismo per arrivare ad interferire, in scenari sempre più complessi, con la vita e il destino. Un romanzo sorprendente, tutto da leggere, dove non mancano squarci di tenerezza e un finale assolutamente suggestivo…
Nadia Loreti, PensieriParole

 

… L’AMICO DEL FUHRER si è aggiudicato il premio bandito dalla quarta edizione del Premio Fiuggi-Storia dedicato al romanzo storico. Riconoscimento che chiarisce appieno spessore e ispirazione morale del testo, magicamente in bilico tra estro letterario e studio memoralistico…
Giulia Mattei , Il Sud Est

 

… Santagati ha il coraggio di affrontare la materia storica in punta di piedi, col rispetto dell’appassionato, e immagina uno sviluppo alternativo dove il destino del mondo acquista nuova profondità, caratteristiche più umane, quindi maggiormente empatiche…
Noa Bonetti, intervista Radiostereo

 

… L’amico del Führer? È mai possibile? Evidentemente non si è di fronte a un semplice romanzo neanche a una mera indagine storica e neppure a un gioco di fantasia. Orazio A. Santagati reinventa l’atrocità e la bellezza della realtà posizionandosi lì dove nessuno oserebbe, al fianco del male…

 

fai.informazione.it

 

… Un libro che potremmo definire coraggioso, perché tra mistero, parapsicologia e parafisica,questo scrittore, affronta il più complicato e affascinante rischio della scrittura, ricostruire la storia, nel senso di reinventarla a partire da elementi veri, documentati, calandosi anima e corpo nel racconto sino alla completa simbiosi…

 

Mirella Puglisi, labachecadeilibri.blogspot.it

 

… Pur non trattandosi di giallo né di noir abbiamo letto velocemente duecento pagine ben architettate da Orazio Andrea Santagati, l’avventuroso autore e vissute drammaticamente da Andrea, il giovane protagonista…
Sarina Aletta , Roma Cultura

 

La IRIS4 è orgogliosa per la vittoria al Premio Fiuggi Storia 2013 del sorprendente Orazio Andrea Santagati con l’avvincente L’AMICO DEL FÜHRER. Complimenti!
 

 

… Noa Bonetti, donna di multiforme ingegno.... autrice dell’essenziale prefazione che inizia il lettore a L’AMICO DEL FÜHRER.... opera sottilmente psicanalitica che va ben oltre il limite apparente dell’invenzione paranormale il cui fascino velatamente sinistro risiede nell’incredibile realizzazione di un sogno che, giunti in finale del libro, apparirà sublime e possibile.... Un felice incontro stilistico tra fervida fantasia d’artista e umana necessità di cambiare il Mondo…
Sarina Aletta , Moto della Mente

 

… L’AMICO DEL FÜHRER parla dell’eterna lotta tra bene e male da una prospettiva inedita e con stile fresco, appassionante. Andrea è, suo malgrado, l’inaspettato eroe della vicenda contattato da inspiegabili presenze paranormali…
Espressione Libri

 

… L’autore si tuffa nella storia, con il rispetto e l’attenzione di un vero appassionato, e ne rivive le emozioni trasformandole in forme di espressione. Non si è quindi di fronte a comodi ricordi o a innocue memorie...Sarebbe più corretto parlare di rimembranze, nell’accezione più antica e nobile di rievocare un’atmosfera e ridarle corpo e sostanza attraverso l’infinita potenza della fantasia. Un lavoro di sentimenti, partecipazione ed empatia audacemente rivolto ad uno dei capitoli più cupi e mortificanti della storia…
Ciociaria Oggi

 

… sono stati annunciati i finalisti della quarta edizione del Premio Fiuggi Storia...per la sezione Romanzo Storico...Orazio Santagati: L’AMICO DEL FÜHRER (Iris4 Edizioni)...I libri selezionati, per questo Premio che nasce dal basso, sono stati segnalati dai vincitori delle edizioni precedenti e dal Comitato di lettura. Il 28 settembre...la premiazione…
Ciociaria Oggi

 

… L’AMICO DEL FÜHRER presenta un affresco storico decisamente diverso da quello a cui siamo solitamente abituati...Il rapporto tra Andrea e Adolf è così naturale da sconvolgere...una storia originale narrata da un meritevole autore…
Sara Cuscito, Il Flauto di Pan

 

… L’Amico del Führer non è un romanzo apologetico o revisionista né un testo di memorie dedicato all’epoca più oscura e problematica della storia recente ma un esercizio patafisico che indaga le possibilità di un universo parallelo e affronta il problema del male attraverso la strumento critico della narrazione… Il testo di Orazio Andrea Santagati non ha nulla da invidiare alla saggistica e si muove con abilità lungo il labile confine che separa realtà e fantasia…

 

Pasquale Giaquinto , scrittore intervenuto alla presentazione del libro a Roma

 

… La storia non si fa con i se e con i ma, non può rattoppare con la fantasia le lacune della documentazione, ma un romanzo può superare tale divieto, osare questo e altro, se a scriverlo è un autore non autoreferenziale, serio, ispirato, lontano dalle luci e dalle lusinghe del facile successo, come Orazio Andrea Santagati. Uno scrittore attento e responsabile di un’opera intrigante, imperdibile…
Pino Pelloni, storico intervenuto alla presentazione del libro a Fiuggi

 

… Attraverso accenti di toccante umanità, romanticismo ed eroismo, il racconto di Santagati ha il pregio di svelarci il volto ambiguo del male senza indugiare in retoriche e condanne a posteriori... L’amico del Führer è un metaromanzo ricco di valori e situazioni imprevedibili, una trascinante visione del mondo, dell’amore e della vita vera tradotta in illusioni, sogni e incubi di realtà…
La Vetrina delle Emozioni

 

 

… Attraverso una brillante commistione di motivi storici, parapsicologici, esistenziali e romanzeschi l’autore ci accompagna infatti nell’Austria del primo Novecento alla scoperta di un Adolf Hitler inedito, giovane e confuso, ancora lontano dalla follia politica e omicida del Terzo Reich. Ha così inizio una lenta e paradossale danza sugli abissi, una pericolosa quanto coraggiosa marcia lungo il sentiero dell’empietà che conduce il protagonista a confrontarsi con un destino assurdo ed eventi a prima vista inspiegabili. Attraverso accenti di toccante umanità, romanticismo ed eroismo, il racconto di Santagati ha il pregio di svelarci il volto ambiguo del male senza indugiare in retoriche e condanne a posteriori…
Evidenzia Libri

 

 

… L’amico del Führer? È mai possibile? Evidentemente non si è di fronte a un semplice romanzo neanche a una mera indagine storica e neppure a un gioco di fantasia. Orazio A. Santagati reinventa l’atrocità e la bellezza della realtà posizionandosi lì dove nessuno oserebbe, al fianco del male…
Fai Informazione

 

 

… Orazio Andrea Santagati non appartiene alla pericolosa e folta schiera dei nostalgici. Conosce infatti la storia e se ne preoccupa mettendo in gioco responsabilità ed empatia. Sente a tal punto il dolore del crimine abnorme incarnato dal nazionalsocialismo da patirne l’angoscia e l’invincibile assurdità. E da scrittore affronta il problema con l’unica arma a disposizione, col coraggio della fantasia. Immagina quindi il paradosso, la più incredibile e tremenda delle possibilità… L’occasione di potere evitare l’Olocausto, fermare Adolf Hitler incrociandolo a Vienna poco più che adolescente, quando da pittore autodidatta cercava di sbarcare il lunario e costruire un futuro non ancora intaccato da ideali razzisti e supero mistici… (tratto dalla prefazione di Noa Bonetti)
Libri & Recensioni, Show business

 

 

… Santagati affronta un tema difficile rievocando il terribile scenario della Germania nazista al fine di fornire una nuova ed ulteriore interpretazione filtrata, se possibile, attraverso gli occhi di un “amico” del Führer!... E’ davvero possibile interferire con le linee della storia e del destino?…
Sabrina La Rosa, Espressione Libri

 

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ATTESA DI GIUDIZIO

… La storia segue un sottile filo che si dipana tra lo stato di falsa quiete e apparente passività rappresentato dall'attesa ........ Un noir ben scritto e strutturato, quello di Passaro, avvocato di professione e dunque avvezzo a questo genere di pratiche giuridiche. Ma lo scrittore, oltre all'iter processuale, descrive in modo preciso il protagonista, dalle sue passioni al suo vissuto, e si sofferma in modo altrettanto efficace sulla descrizione degli ambienti e degli abitanti della sua Napoli. Ma ciò che viene fuori in modo deciso è la voglia di fare realmente luce e giustizia sulle vicende reali per difendere la dignità e l'umanità di ciascuno di noi…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… un caso penale spinoso che ha a che fare con lo stalking e l’omicidio e che nasce da una “relazione pericolosa” sul posto di lavoro… Sullo sfondo la defatigante attesa di eventi che - nonostante ogni sforzo - sfuggono al controllo e prendono tempi lunghissimi…
Paolo Calabrò, Mangialibri.it

 

… un noir interessante che tematizza lo scarto tra la verità storica e quella giudiziaria, e della fatica per cercare di ridurlo (abbastanza da tirar fuori di galera un innocente), fra mille difficoltà pratiche e processuali…
PC, L’Inattuale

 

… Cos’è l’essere umano se non un eterno imputato, un soggetto continuamente colpevolizzato, accusato e incriminato da se stesso, dalla morale, dalla società?… Molti autori hanno tentato di raccontare questo particolare stato spirituale cadendo il più delle volte nella trappola dell’indulgenza o della vaghezza… E l’opera di Passaro è una coinvolgente legal story che racconta l’angoscia dell’attesa da un punto di vista inedito, intrigante… un noir teso e appassionante dove l’umanità contemporanea viene descritta così com’è, senza abbellimenti o cinismo…
 
Riccardo Costa, SoloLibri.net

 

… Il cittadino italiano, affetto da disinformazione, spesso ignora i propri diritti davanti alla Legge e ancora più spesso non ha idea di come funzioni un processo giuridico. ATTESA DI GIUDIZIO (IRIS4 Edizioni) di Francesco Passaro si rivela a tal proposito molto istruttivo. L’autore, egli stesso avvocato penalista, ripercorre infatti le varie e lente tappe del procedimento giudiziario ... l’attesa diventa parola chiave, simbolo dell’indolenza e della proverbiale lentezza del sistema legale italiano…
Alessia Forgione, evidenzialibri.it

 

… un romanzo noir a carattere giuridico che racconta di un omicidio a sfondo sessuale e di un giovane avvocato alle prese con un caso importante, problemi sentimentali, dura realtà di strada, sospetti, pregiudizi e interrogatori…
Libri e Incontri, Il Mattino

 

… l’impotenza di fronte all’arroganza di chi giudica e punisce domina la trama del racconto… una vicenda dal sapore nostrano, quasi lo specchio amaro di un’attesa condivisa e frammentata dalle mille paradossali considerazioni di una giustizia sempre più fragile…
Marianna Gatto, Roma

 

… sono emersi importanti spunti di riflessione sul delicato rapporto tra avvocato e cliente, sul ruolo del giovane avvocato dell’oggi e dell’humus nel quale si trova ad operare, delle sue ansie e preoccupazioni, riflesso – tutte – di una professione che vive un delicato momento di transizione…
Domenico Ciruzzi, Presidente della Camera Penale di Napoli

 

… C’è nel romanzo un qualcosa che ci appartiene, ci rappresenta, specialmente noi giovani avvocati, e non mi riferisco soltanto alla realistica descrizione della giustizia e del Tribunale ma io vi ho trovato, nell’opera, una gamma di sentimenti, emozioni e stati d’animo che fa parte di tutti noi o almeno di tutti quelli che ancora credono nella funzione della professione forense. L’opera è pervasa da una delirante solitudine, un senso di smarrimento e di abbandono che non è soltanto del protagonista, il giovane avvocato Vincenzo Zaccaria, ma accomuna tutti quelli della mia generazione…
Gaetano Esposito, Juris News

 

… La copertina è già abbastanza eloquente, così come il titolo ATTESA DI GIUDIZIO… Un romanzo legale in cui viene raccontato il mondo un po’ particolare di Napoli… Un testo che richiama l’odore delle aule dei tribunali e dal colore nero come il noir…
Milva Carrozza, Parla con Milva - Radio MPA

 

… Francesco M. Passaro scrive un legal thriller molto interessante, come nel miglior Grisham, l’avvocato è il personaggio al centro del racconto e dell’azione, di lui sappiamo tutto, traumi infantili, amori perduti ed amori ritrovati, passione per il cinema e per la maratona, ma al contrario dell’americano, la storia di Passaro non sa di fast food e politically correct, ci regala una storia che sa di Napoli, nel bene e nel male…
Luigi De Rosa, Qlibri network

 

… L'autore ordisce con stile e ricerca drammatica una legal story ambientata a Napoli… Attraverso le polverose stanze del Tribunale, le chiacchiere di indagati, carabinieri e cancellieri, è possibile assaporare il senso più recondito e vero della Napoli contemporanea. Una città bloccata nell'attesa e nella paura di fallire... Consigliato a tutti gli appassionati di noir, ma anche a chi è alla ricerca di un buon romanzo esistenziale dal contenuto concreto…
Giulia Mattei, chimiconsigliaunlibro.it

 

… Francesco Passaro riesce ad accompagnare il lettore in un microsistema apparentemente chiuso e specialistico senza eccedere in tecnicismi o dettagli fuorvianti.... ATTESA DI GIUDIZIO scorre e lascia qualcosa. Suggestioni, sorrisi, riflessioni, idee, ricordi... Intrattiene e insegna. Cosa chiedere di più?…
Noa Bonetti, intervista Radiostereo

 

… Può un romanzo sulla giustizia coinvolgere a tal punto da lasciare in chi legge il pensiero di aver ricevuto un pugno nello stomaco? Francesco Passaro, autore di questo avvincente libro con allo sfondo lo scenario stanco e contraddittorio della vecchia Napoli, ci riesce…
Erremme , Polizia Penitenziaria

 

… ATTESA DI GIUDIZIO, entusiasmante noir di Francesco M. Passato, edito dalla IRIS4 EDIZIONI. Crime-fiction supportata da coinvolgenti motivi esistenziali, tesi alla riflessione sentimentale sull’attesa, allo studio quasi espressionista della crisi di valori che affatica e sconquassa la vecchia Napoli. L’autore racconta con eleganza e trasporto la vita dei vicoli, la desolazione della provincia, si aggira con rispettosa confidenza tra le anime in pena del sub-proletariato partenopeo, descrive atteggiamenti, manie, fissazioni, luoghi comuni, risorse e miserie del popolo... svela dinamiche e retroscena del processo penale all’italiana, propone suggestioni e pensieri inattuali... espone con pregevole stile una vicenda umana, intelligente, sensibile ed emozionante... Passaro sorprende con la verità, svelando la straordinarietà dell’ordinario…
Giuseppe Franza , IlSudEst.it

 

… le pagine del romanzo scorrono via veloci tra le mani del lettore che non potrà non appassionarsi al dramma giudiziario che si sta consumando…
Anacleto Flori , Polizia Moderna

 

… ecco che in ATTESA DI GIUDIZIO Francesco M. Passaro racconta con delicatezza e precisione il particolare senso di smarrimento che la vita obbliga ad affrontare, delle accuse, dei meccanismi di difesa, che il lungo processo dell’esistenza ha in serbo per tutti. Colpevoli o innocenti…
Carmelo Cutolo, Dimensione Inchiostro

 

… La lingua di Passaro è lenta e riflessiva - come per permettere a lettori e personaggi di potere bere sofferenze e dolori e di trarne profitto di vita - , ma anche poetica e saporita...dimostra con un’onesta narrativa le varie declinazioni dell’attesa che “è l’inquieta distensione del presente nel futuro: (…) dove Lorenzo, nel peggio del peggio, imparava a restare in bilico sul tronco dell’attesa per eludere la morte apparente"…
Vincenzo Aiello, Il sole di stagno

 

… ATTESA DI GIUDIZIO è un’opera che si muove tra i generi... l’autore svela intrighi e retroscena di un processo, fotografa abitudini di imputati e difensori...ogni personaggio pare gremito dall’attesa...Sullo sfondo una Napoli amara, che aspetta che le cose si aggiustino da sole, gorgogliando nel frattempo un esuberante scompiglio morale…
Il Cittadino.it

 

… Francesco M. Passaro scrive un legal thriller molto interessante, come nel miglior Grisham, l'avvocato è il personaggio al centro del racconto e dell'azione, di lui sappiamo tutto, traumi infantili, amori perduti ed amori ritrovati, passione per il Cinema e per la maratona, ma al contrario dell'americano, la storia di Passaro non sa di fast food e politically correct, ci regala una storia che sa di Napoli, nel bene e nel male, ha la bellezza e il registro di autori come Nanni Loy, penso a "Detenuto in attesa di giudizio" ed Elvio Porta, penso a "Mi manda Picone". Un bell'esordio, convincente che consiglio a tutti coloro che amano le storie che, come scrive Noa Bonetti nella prefazione, ci toccano e ci trascinano…
Luigi de Rosa , Libreria L’Indice – Leggere per essere liberi

 

… Ho letto il libro di Francesco Passaro tutto d’un fiato...fra le righe ho trovato i pensieri più profondi. Da ogni incontro emerge una grande sensibilità e il desiderio atteso, sofferto, sperato, anche se a volte rifiutato per le esperienze negative, di un incontro vero capace di aprire il cuore ad una leggera definitiva conversione del cuore... È stato come avere tra le mani un'anima agitata e combattuta, una nave sbattuta dalla tempesta, un temporale estivo dove il bene e il male si sono incontrati e scontrati fino ad aprire insieme uno squarcio di sole e di quiete. La giustizia in fondo è come la fede, porta alla luce la verità: la giustizia salva il cuore, la fede l'anima. E' una simbiosi meravigliosa!…
Rosetta Filosa

 

… ATTESA DI GIUDIZIO di Francesco M. Passaro, un noir avvincente, un romanzo intenso dove le attese si fondono fino a raggiungere il sogno…
Tommaso Vecci

 

… Francesco Passaro in questo noir a sfondo legale dimostra di avere pure competenze cinematografiche da regista. Lui inquadra contrazioni nervose, trepidazioni, vezzi di imputati e difensori. Smaschera le arroganze e i preconcetti dei magistrati…
Pino Pelloni, storico intervenuto alla presentazione del libro a Fiuggi

 

… L’avvocato Zaccaria, protagonista di Attesa di giudizio, aspetta nel suo studio che gli si presenti il primo incarico importante, come il giovane protagonista della "Linea d’ombra" di Conrad attende il suo primo imbarco. Un rito di iniziazione professionale e personale che lo porterà davanti alle “porte della legge”, attraversando ad uno ad uno tutti gli stadi di un purgatorio napoletano, popolato da personaggi kafkiani nei quali l’esigenza di giustizia si confonde con il tormento dell’ingiustizia e spesso è difficile capire fino in fondo chi è davvero colpevole e di che cosa…
Viola Ardone , scrittrice intervenuta alla presentazione del libro a Napoli

 

… Arrivano i primi commenti positivi da chi ha letto Attesa di giudizio di Francesco M. Passaro. Quando un lettore ti ringrazia per averglielo consigliato, allora il libraio sente di svolgere ancora una funzione utile tra autore e lettore…
Raimondo Di Maio, libraio

 

… ho avuto l’onore di prestare voce ad alcuni brani di Attesa di Giudizio di Francesco M. Passaro durante una serata di presentazione del testo… I dettagli delle stanze, delle celle, dei pensieri e delle sensazioni del protagonista mi hanno completamente coinvolto. Emozione che ho ritrovato negli occhi di tutti gli spettatori del reading…
Antonio Buonanno, attore

 

… un’opera che vuole trascendere i confini lineari del romanzo e si muove tra i generi passando dalla ‘liquidità’ dell’intreccio esistenziale alla spigolosa robustezza del noir, trasformandosi man mano in qualcosa di diverso senza mai perdere di vista l’essenzialità del racconto...un noir a sfondo giuridico che accompagna il lettore tra paure e remore della psiche umana, che sfiora radici psicologiche e romantiche, in cui ogni personaggio pare gremito dall’attesa…
Angelo Cerulo, Ansa.it

 

… le immagini sono tinte quasi con piccole pennellate che ne rappresentano lo stato vitale. Trasfigurata l’esperienza legale in sensibilità narrativa, l’autore svela intrighi e retroscena di un processo, fotografa abitudini di imputati e difensori... Francesco Passaro, con un linguaggio mai stereotipato, conduce il lettore lungo il percorso della storia, senza annoiarlo ma coinvolgendolo. La sua è un’avventura cerebrale, la descrizione lucida dell’abbandono e della solitudine per riacciuffare il diritto alla vita…
La Gazzetta del Sud

 

… anime dunque sospese nel limbo dell’attesa che indugiano e riflettono, rinviano e sperano, procrastinano decisioni o si affidano al destino sino all’esasperazione, al punto di rottura. L’attesa si veste dunque di coscienza, l’ignavia di disperazione e l’arresa di coraggio…
Editoriale Ciociaria Oggi

 

… in una società che vuole tutto e subito, dove esitare significa escludersi, che valore può ancora avere l’attesa?…
La Provincia

 

… ecco accesi i riflettori al Giardino Excelsior di Fiuggi per la presentazione del noir di successo del penalista Francesco Passaro…
Il Messaggero.it

 

… Un avvocato prestato alla letteratura o un romanziere scippato alla giurisprudenza? Francesco M. Passaro è un autore esordiente, un avvocato penalista napoletano, che ha appena pubblicato per la IRIS4 Edizioni Attesa di Giudizio, un bel romanzo dalle tinte noir, un avvincente racconto sulla vita più vera e profonda della vecchia Napoli, al di là dei luoghi comuni e delle solite analisi pseudo-sociologiche. Un racconto esistenziale che segue avventure e disavventure di un giovane avvocato alle prese col primo caso importante della vita. Un caso d’omicidio, una storia torbida su cui pm e stampa sembrano già aver emesso un verdetto di condanna, ancora prima che il processo sia iniziato…
Napoli 4u

 

… è proprio di attese che si nutre e racconta il testo di Francesco M. Passaro nella cronistoria di un doppio processo. Il primo giuridico, l’altro mentale. Entrambi inesorabilmente legati alla paralisi emotiva, all’ipnotica sfiducia che blocca spirito e reazioni. Ecco allora un giovane avvocato penalista alla ricerca di risposte esistenziali, di legame risolutivo, un imputato smarrito sbrigativamente accusato di omicidio, un pubblico ministero ansioso di ratificare il verdetto d’accusa, e una Napoli lacerata tra il glorioso passato e un futuro precario, indigente…
Marco Cecili , Il Giornale Nuovo.it

 

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IO, ASSASSINA

… Perché una donna diviene malvagia? Cosa sposta la sua mente dal calore rassicurante del focolare al gelo del sangue della sua vittima? E sono due tra le molteplici domande che Mariarosaria Alfieri si pone in un viaggio nella storia della devianza al femminile alla ricerca della causa oscura che soggiace al male-donna. Non un semplice manuale del crimine-rosa perché IO, ASSASSINA con chiarezza e sistematicità svela l’essenza del delinquere al femminile… Pagine che cercano il senso della società misogina, della mascolizzazione delle donne nella storia come nella contemporaneità…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… L’autrice scandaglia così vari universi di violenza al femminile, da quello estremo della lotta per un ideale, al fanatismo legato a suggestioni leggendarie o religiose, alla pazzia fino ad arrivare alla più efferata crudeltà. Una lettura estremamente ficcante e riflessiva…
Alessandra Ragionieri, il Sud Est

 

… Il saggio è Mariarosaria Alfieri in IO, ASSASSINA intraprende un importante viaggio storico e scientifico nei recessi più oscuri dell’animo muliebre alla ricerca della folle scintilla che dà inizio al fenomeno criminale. Dalle radici del connubio donna-violenza l’autrice risale infatti sino ai più attuali casi di infanticidio e devianza criminale tracciando un coerente percorso narrativo e criminologico…
Noa Bonetti, intervista a RadioStereo

 

… Il saggio è abbastanza interessante......si lascia leggere piacevolmente......Tante sono le ragioni che possono spingere a diventare assassini, la psicopatia gioca sicuramente un ruolo fondamentale. Anche la situazione familiare in cui le carnefici sono vissute gioca un ruolo importante ma, non determinante......Mariarosaria Alfieri analizza alcune delle sindromi che potrebbero interessare le potenziali assassine, spiegandone cause, sintomi ed effetti......Da leggere soprattutto come un invito alla riflessione e un inizio da cui partire per avviare nuove ricerche sull’argomento…

 

Sara Cuscito, Flauto di Pan

 

 

… Un viaggio in un mondo per troppo tempo sottaciuto, quasi tenuto nascosto… Il testo affronta in maniera sistematica e scientifica lo studio della devianza al femminile…
Riccardo Radi, Foro Romano

 

 

… L’autrice ricostituisce un senso nascosto, quasi misterico, dell’origine del male al femminile. E non solo… Un libro quindi completo e vasto nelle sue analisi, fruibile da ogni curiosità. Un modo diverso per parlare di donne e della loro collocazione nella società…
Isola Nera

 

 

… perché una donna diviene malvagia?… Non un semplice manuale del crimine rosa… ma anche una indagine inedita che passa dal sesso a colei che lo vende, che lo impiega come veicolo confuso del divino…
MAMBAVALE, blog

 

 

… la donna come assassina. Un binomio che per molti anni è stato considerato impossibile. Invece, come ampiamente dimostrato dall’autrice, questo binomio non solo è possibile ma si è anche esplicato nei modi più svariati. Dalle brigantesse alle figlicida, ma anche alle matricida, per passare alle omicide seriali. Un saggio completo e vasto nelle sue analisi con scrittura semplice e davvero accessibile…
G.F.P., Italymedia

 

 

… molto più di un semplice manuale del crimine rosa Io, Assassina svela con chiarezza l’essenza del delinquere al femminile…
Rossana Arzone, Agor@ Magazine

 

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CRIMINOLOGIA E DEVIANZA

… CRIMINOLOGIA E DEVIANZA è un manuale di fondamentale importanza per chiunque voglia avvicinarsi ad argomenti di questo tipo, oggi purtroppo di grande attualità… Il linguaggio, accurato e adeguato all'argomento trattato, non risulta di difficile comprensione anche per chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di studi… La lettura del manuale avvince il lettore quasi fosse un romanzo e aiuta a capire in maniera approfondita gli aspetti legati alla criminologia e alla devianza…
 
Denise Inguanta, Lettera D

 

… Criminologia e Devianza non è solo un compendio scritto tenendo conto delle esigenze universitarie, va ovviamente oltre… Universo criminale che viene indagato anche nel lato più nascosto… la particolarità di Criminologia e Devianza è che, pur essendo un testo scientificamente ineccepibile è anche leggibile per un lettore medio, è inoltre la prima volta che questi argomenti vengono affrontati in modo così profondo e così godibile…
Chimiconsigliaunlibro.it

 

… dall’associazione mafiosa, all’omicida seriale, passando per assassini ladri e gelosi compulsivi. Ognuno di noi potrebbe riconoscersi, per caratteri generali, in un potenziale criminale, pronto a rubare tanto quanto a uccidere. Francesco Barresi scrive in maniera chiara e dettagliata, completa e soddisfacente. Chiunque voglia imparare qualcosa in più sulla materia dovrebbe senz’altro leggerlo…
Sara Cuscito, Il flauto di Pan

 

… Un libro che può essere definito un vangelo per lo studio della criminologia…
David Gramiccioli,Ouverture, Teleradiostereo

 

 

… testo di riferimento in Italia sia per chi ha necessità professionale di essere informato circa gli aspetti della patologia criminale sia per chi è puramente curioso di approfondire quanto la cronaca nera, in questi anni, continua a mostrare in modo frammentario e superficiale…
Stefano Ruffolo, rassegna sul Giallo d'Autore, Cinema Belvedere-Fori Imperiali

 

 

… Pur essendo un testo scientificamente ineccepibile, Criminologia e Devianza è anche leggibile per un lettore medio. È inoltre la prima volta che questi argomenti vengono affrontati in modo così profondo e godibile…
Isola Nera 3/51

 

 

… Un testo quindi completo e scientificamente valido pur nella godibilità e facilità di lettura…
Le due Città

 

 

… Criminalità e devianza, attrazioni di psichiatri, psicologi, sociologi e antropologi, diventano ora protagoniste di un interessante, esaustivo compendio Criminologia e Devianza… Tutto ciò che ruota intorno alla criminologia è studiato, raccontato, sezionato…
C. Langellotto, Italymedia

 

 

… Tutto ciò che riguarda la criminologia in questo libro è studiato, approfondito, esaminato. Un compendio completo che affronta le diverse scuole criminologiche, da Cesare Beccaria a Cesare Lombroso, da Emile Durkeim alle più recenti tesi…
Le Due Città

 

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IO, ADOLESCENTE DIFFICILE

… Un’indagine dai toni forti che tenta di far luce su un fenomeno che lievita orrendamente alla contemporaneità: la delinquenza imberbe. Una ricerca che scandagli i luoghi soliti e conosciuti dellla devianza minorile come branco, bande giovanile, gang, associazioni mafiosi, nei modi nuovi del delinquente pubescente che vanno dal lancio di sassi dal calcavia alla violenza negli stadi, stupri di gruppo, ideologie sataniche… Storie vere di ragazzi difficili…
 
Denise Inguanta, Lettera D

 

… Seppure sia oggi evidente che nell’evoluzione umana esiste un periodo più o meno delimitabile di perdita e conseguente ricerca d’identità personale, l’adolescenza non sembra tuttavia essere prerogativa della specie......... L’adolescente è una persona in formazione che ha bisogno di aderire a valori e ideali in grado di guidarlo nella crescita. E lo svincolo dalla dipendenza emotiva nei confronti dell’autorità parentale proviene in gran parte dall’atteggiamento dei genitori durante l’infanzia del figlio…
Redazione, 10righedailibri-primepagine

 

… IO, ADOLESCENTE DIFFICILE è un’inchiesta criminologica che analizza a fondo la devianza giovanile a partire dalla fenomenologia dei reati più comuni e di quelli più efferati. Un lavoro che segue un iter chiaro, sistematico… le autrici, ossia l’Alfieri e la Esposito, cercano di affrontare il problema senza caricarlo di pregiudizi morali. Analizzano i casi ed elencano conseguenze e possibili soluzioni…
Noa Bonetti, intervista a Radiostereo

 

… Le autrici prendono in esame diversi modelli familiari e, scavando a fondo nelle dinamiche alla base del rapporto tra genitori e figli, individuano alcune possibili cause del problema. L’indagine si allarga poi dal nucleo familiare ai gruppi dei coetanei che rappresentano il primo modello sociale con cui l’adolescente si confronta imparando a misurarsi con i suoi simili.....Un saggio esaustivo nella sua brevità, utile al fine di capire questo fenomeno allarmante che, a vario titolo, ci coinvolge tutti, ponendo l’accento sull’importanza della prevenzione, nota dolente quest’ultima giacché ancora lunga è la strada da percorrere in tale direzione. Un approccio scientifico e esente da pregiudizi, come quello proposto attraverso questa scottante inchiesta, rappresenta sicuramente un ottimo punto da cui partire per avvicinarsi alla meta…
Miriam Mastrovito, Flauto di Pan

 

 

… La letteratura più sconvolgente... Un libro importante, con venature emozionali, che stringe il cuore ma si ha il dovere di leggerlo … … . Le autrici hanno sentito il bisogno di scriverlo per rendersi sempre più vicine a questo fenomeno, quello della criminalità minorile…
David Gramiccioli, OuvertureTeleradiostereo

 

 

… un minorenne che commette allora omicidi mostruosi, stupri… e anche l’azione più efferata viene giustificata nell’ottica del branco in cui si finisce per smarrire l’esatta dimensione della violenza?…
Conio52, La Voce dei Bambini

 

 

… Per cogliere appunto le diverse sfaccettature di un problema così spinoso vari sono gli interventi adottati in Io, Adolescente Difficile…
Agor@ Magazine

 

 

… Nel testo si scandaglia il piano emotivo degli imberbi criminali e si scopre che sul piano delle emozioni convivono in loro impulsività, freddezza e spesso carenza empatica… Le autrici dedicano la loro attenzione anche all’esame dell’incidenza del consumo delle droghe con comportamenti devianti e criminali… …
Riccardo Radi, Foro Romano

 

 

… Sottraiamoci all’angelica figura del bimbo che gioca al parco munito di paletta e secchiello tenedo il suo orsetto per mano. Inoltriamoci invece con le autrici nel lato oscuro dell’infanzia. Ed ecco l’adolescente che uccide, il baby-killer, gli episodi di bullismo… Un’analisi pedagogica e socio-antropologica nei motivi di tanta violenza, del perché; quell’adorabile neonato si sia trasformato in quel mostro di cui televisioni e giornali parlano troppo spesso…

 

G.F.P, Italymedia

 

 

… Due criminologhe per questa inchiesta sulla devianza minorile: un fenomeno che lievita di giorno in giorno, alimentato anche da una società di eccessi e dalla latitanza delle famiglie.…
Segnalibro, Il Carabiniere

 

 

… Io, Adolescente Difficile evidenzia un percorso di storie difficili, esistenze consumate ai margini… per cogliere appunto le diverse sfaccettature di un problema così spinoso vari sono gli interventi adottati nel volume…

 

La voce dei bambini, http://it.netlog.com

 

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DIETRO LO SPECCHIO NERO

… I due autori, con mano sicura, linguaggio franco e tagliente, strappano alcuni filosofici veli di Maya. Presentano poi i verbali del processo a Dimitri. Qualcosa davvero comico che rasenta l’assurdo. Non fosse costato tante lacrime e tante galera. I Bambini di Satana vengono forse così odiati e temuti proprio perché aspirano a divenire persone vere. E DIETRO LO SPECCHIO NERO è un testo che serve a conoscere ma anche conoscersi…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… Non opinioni dunque ma fatti che provocano profondo sconcerto perché ci mostrano in maniera incontrovertibile come un libero cittadino possa essere incriminato anche in assenza di prove, se si tratta di un cittadino scomodo. Il quadro che se ne ricava è grottesco al punto che verrebbe da ridere se dietro la tela non ci fosse un essere umano a cui questo gioco perverso è costato lacrime e sangue......Ha il sapore di una moderna caccia alle streghe amplificata dal massacro mediatico, quella rievocata tra queste pagine, una vicenda torbida su cui ancora oggi vale la pena di riflettere perché chiama in causa la libertà di pensiero di noi tutti.…
Miriam Mastrovito, Flauto di Pan

 

… Marco Dimitri racconta la sua avventura nel profondo dell’uomo. Narra il suo essere Satana. Colui che non è allineato. Colui che diventa l’unico dio esistente e cioè l’uomo libero e cosciente. Isabella Lai, in una specie di controcanto, va invece a ritrovare le origini antiche della licantropia, del vampirismo e le inserisce nell’attuale…
Griogioimpero

 

 

… emerge un senso di ironia che confligge con quanto accaduto… … . Quattrocento giorni di carcere… poi lo liberarono, non sussistevano gli elementi per la detenzione…
David Gramiccioli, Ouverture Teleradiostereo

 

 

… Dietro lo Specchio Nero è un modo semplice e sereno d’affrontare la vita e la filosofia che insegna più di tanti saggi o servizi sulle cosiddette sette sataniche. Informato, scritto dal di dentro e controinformante. E chiunque voglia diventare un dio-uomo o desideri semplicemente sapere qualcosa in più sul mondo o su se stesso deve assolutamente leggerlo…
Isola Nera

 

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GIÙ LA MASCHERA

… un’idea folgorante di Noa Bonetti che, da eccellente giornalista qual è, ha raccolto le confessioni di alcuni dei protagonisti della letteratura contemporanea. Da Alberto Moravia a Luigi Malerba, Nantas Salvalaggio, Maria Luisa Spaziani….. Ecco dunque susseguirsi, in una sfilata di emozioni, pudori e approcci più o meno fugaci, le storie sentimentali e sessuali di autori che dal loro vissuto personale hanno tratto la fonte primaria della loro scrittura….. gli elementi che fuoriescono, dalle prime esperienze sessuali tra coetanei, fino ad arrivare a sodalizi intellettuali permeati di profonda sensualità, sono sempre esistiti. Solo che Noa Bonetti li racconta con una freschezza inaudita e una delicatezza sentimentale inedita…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… sulle esperienze sessuali prime di scrittrici e scrittori l'ho letto con divertimento. Ho trovato belli i racconti di Malerba, Paris, Zeichen soprattutto…
Fabrizio Scrivano

 

… E come sempre cara Noa non deludi. In questo vuoto totale che è l'oggi, ci mancano questi grandi intellettuali. Fortunatamente ci rimangono i loro libri e le lor poesie. Beata ad averli conosciuti e brava a intervistarli su un argomento molto intimo, delicato…
Daniela Beltracchini, Lettera D

 

… dodici protagonisti della letteratura italiana contemporanea che tolta la maschera svelano quanto mai è stato raccontato… regalando al lettore la possibilità di riflettere sul proprio presente. È così che Noa Bonetti realizza un interessante testo costituito da storie vere, un insieme di fatti che nessuno conosce…
Goodmornig Magazine

 

… una raccolta di interviste a noti scrittori che rievocando la loro infanzia e giovinezza spiegano la modalità in cui la visione del sesso e le passate esperienze sentimentali hanno influenzato il loro stile artistico…lasciando fuori stereotipi e ovvietà per portare alla luce la reale essenza della tematica…
Giorgia Giordano, ilSudEst

 

… importanti scrittori del Novecento italiano parlano della loro prima volta sia sessuale che sentimentale. Un’intervista-confessione di grande intensità che sottolinea le profonde differenze riscontrabili tra società attuale e Italia del Dopoguerra, quando l’amore era un valore portante, sostenuto da suggestioni romantiche e sentimentali non ancora inflazionate…
Roberta Valeriani, RadioDoppioZero

 

… dodici pilastri del Novecento letterario italiano. In GIU’ LA MASCHERA di Noa Bonetti sono gli illustri rappresentanti di un’Italia lontana che scavano nella memoria per ritrovare l’ingenuità e lo slancio emotivo di una fanciullezza d’altri tempi ... e incalzati dalle domande si spogliano dell’identità artistica e letteraria come tante pirandelliane “maschere nude”, per il tempo di poche pagine che però basta a rievocare la parte più profonda e reale dell’io. Racconti pudichi, talvolta divertenti, a tratti commossi, malinconici che non solo raccontano il poeta ma ritraggono anche una generazione per la quale il sesso, in tutte le sue forme, era principalmente “educazione sentimentale”…
 
Alessia Forgione, chimiconsigliaunlibro.it

 

… Oltre a documentare precise testimonianze letterarie sul tema dell’amore e della prima volta GIÙ LA MASCHERA può essere inteso come racconto corale sulla sessualità e sullo spirito sentimentale italiano tra gli anni Trenta e Settanta del secolo scorso…
Noa Bonetti, RadioStereo

 

… Ironia, finezza, divertimento, disincanto, sogni e soprattutto tante, tante storie che si sovrappongono e s'intrecciano tutte assieme raccolte da Noa Bonetti, un'intervistatrice sempre attenta ma mai invadente…
AbeBooks.com

 

… Giù la Maschera è un incantesimo che svela l’intimità di autori prestigiosi della letteratura italiana quali Moravia, Bevilacqua o Zeichen che mettono a fuoco le sfumature dei sentimenti e le prime esperienze sessuali…

 

David Di Marco, Italymedia

 

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LA FEBBRE DI GIACOMO

… L’autrice più che alla vita militare è interessata all’evolversi dell’amore tra Irene e Giacomo, all’amicizia, e ai timidi affetti di semplici ventenni che stanno diventando adulti. E la caserma diventa un interessante scenario dove si muovono personaggi divertenti e strani come Luigi il cannarolo o Fernando, ancora Claudio, piccolo delinquente che non farà una bella fine. LA FEBBRE DI GIACOMO racconta insomma storie d’amore, d’amicizia, di libertà quotidiana e normalità, che fanno però pensare e palpitare.…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… Un libro scorrevole, fatto di ragazzi in cerca d’amore, di certezze, di libertà ma anche immersi nella disperazione, nel sogno, nell’assoluto, che lascia tracce indelebili nel lettore soprattutto perché l’autrice è un’onesta svagata…

C. Langellotto, Italymedia

 

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FEDIFRAGHI

… Menzogne, segreti, sotterfugi, inganni e stratagemmi dell’amore messi in scena con personale e inimitabile stile da teste coronate, illustri musicisti, grandi letterati, politici, e celebri artisti… Grandi protagonisti della storia, uomini e donne eccezionali per meriti e successi ma anche geniali traditori, strateghi dell’affaire e impareggiabili peccatori… Pino Pelloni, studioso capace di animare e ravvivare la seriosa materia storiografica, le raggruppa in due insiemi volutamente disordinati: le grandi orizzontali e i farfalloni amorosi. In FEDIFRAGHI viene infatti raccontata con verve e attenzione metodologica l’eterna, peccaminosa volontà del piacere che caratterizza la vita dell’essere umano attraverso quindici particolari ritratti.…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… Tantissimi (e tantissime) sono stati i grandi protagonisti della storia finiti al centro del pettegolezzo per il tradimento del coniuge. Ne parla e ne scrive in questo agile libro, FEDIFRAGHI, edito dalla Iris4 Edizioni, Pino Pelloni, giornalista e scrittore, che li raggruppa in due categorie volutamente disordinate: le grandi orizzontali e i farfalloni amorosi...A confermare che il legame che unisce tra sesso, lussuria e potere è più saldo di quel che si pensi…
Polizia Penitenziaria

 

… Attraverso attente ricostruzioni, aneddoti e ricerche memorialistiche, Pino Pelloni ordisce un divertente racconto dei più incredibili tradimenti e imbarazzanti sotterfugi messi in scena da quei personaggi a cui spesso ci si attiene come modelli di virtù...Ecco che senza moralismi e condanne FEDIFRAGHI, edito dalla Iris4 Edizioni, diviene un libro divertente e istruttivo proprio come un pettegolezzo…
Ciociaria oggi Editoriale

 

… Sabato 27 luglio a Libri al Borgo...verrà presentato l’ultimo libro di Pino Pelloni intitolato FEDIFRAGHI, edito da Iris4 Edizioni...In un’epoca dove tutto è gossip, il tradimento una pratica talmente diffusa, giustificata, da perdere ogni senso e interesse, non può che fare bene ficcare il naso nelle storie e nelle camere da letto dei grande del passato…
La Provincia

 

… Incredibili tradimenti e imbarazzanti sotterfugi messi in scena da personaggi tipo Virginia Woolf, Stalin, Albert Einstein, Richard Wagner, Elisabetta I...Si racconta di cotte e di crude perdonando, però, tutti...Pino Pelloni, scrittore capace e diligente ci racconterà queste storie attraverso le “avventure” dei suoi grandi personaggi…
La Provincia

 

… Porte aperte oggi a Palazzo Giorgi-Roffi Isabelli...Alle 18, nel cortile interno della storica dimora, si terrà la presentazione del libro di Pino Pelloni dal titolo FEDIFRAGHI e edito da Iris4 Edizioni...Un libro istruttivo e divertente, proprio come un pettegolezzo…
A.A., Ciociaria oggi Editoriale

 

… Nonostante la calura estiva un folto pubblico ha assistito ai racconti di...personaggi come Virginia Woolf, Elisabetta I, Josephine Baker, Giuseppina Bonaparte e altri...che Dante avrebbe costretti lì, nel secondo cerchio tra i lussuriosi travolti dalla bufera ineluttabile delle passioni. Pelloni, storico che analizza le situazioni dei momenti, li ha inseriti in due insiemi: grandi orizzontali e farfalloni amorosi. Il pubblico presente è rimasto molto divertito dai vari aneddoti scoprendo che gli infedeli sono ovunque…
Raf, La Provincia

 

… Pino Pelloni accompagna i lettori in un breve ma intenso tour alla scoperta delle vite sessuali di alcuni dei personaggi storici che hanno calcato la scena mondiale. Da Virginia Woolf ad Albert Einstein, passando per Wagner, Napoleone e Stalin. L’autore apre un’indiscreta finestra nelle vite private di quindici nomi famosi, raccontandoci le loro perversioni e, talvolta, la loro infedeltà…
Sara Cuscito, Il Flauto di Pan

 

… Lo scandalo rosa della relazione tra il presidente Francois Hollande e l’attrice Julie Gayet ha messo a soqquadro la vita politica e l’establishment francese, ma di certo non è una novità. Di storie di tradimenti e di passioni amorose eccellenti è piena la storia. Pino Pelloni si (ci) diverte a tracciare una serie di ritratti di grandi personaggi travolti dal piacere che hanno attraversato i secoli…
Anacleto Flori, Polizia Moderna

 

… FEDIFRAGHI di Pino Pelloni è un divertente e istruttivo testo edito dalla IRIS4 Edizioni che rinnova la materia storica a partire da un’attualissima considerazione epistemologica: le biografie più interessanti nascono dal gossip. La verità sul carattere e sul valore di un personaggio storico va cercata nei pettegolezzi, che dicono sempre qualcosa in più rispetto ai documenti ufficiali, ai riconoscimenti istituzionali e alle seriose analisi specialistiche d’accademia…

 

Alessandra Ragionieri, Il Sudest.it

 

… FEDIFRAGHI... sta riscuotendo un lusinghiero successo di pubblico e apprezzamenti dalla critica...raccontando con dovizia di particolari la vita privata di personaggi... a cui spesso ci si attiene come modelli di virtù…

 

Vittorio Esposito, la Voce

 

… Un testo storico ma di assoluta attualità che getta luce sull’immortale vizio che accompagna fama e potere… Pelloni svela che anche i grandi del passato si resero protagonisti di ambigue avventure extraconiugali, corna, adulteri e perversioni sessuali. FEDIFRAGHI è una divertente collezione di biografie piccanti che insegna e intrattiene…

 

Andrea Ragionieri, chimiconsigliaunlibro.it

 

… FEDIFRAGHI di Pino Pelloni è un divertente e istruttivo testo edito dalla IRIS4 Edizioni che rinnova la materia storica a partire da un’attualissima considerazione epistemologica: le biografie più interessanti nascono dal gossip…

 

Alessandra Ragionieri, Sud-Est

 

… Senza timori riverenziali, facendo propria la massima di Voltaire che la storia “è una burla che i vivi giocano ai morti”, Pino Pelloni ... si è divertito a regalare ai lettori delle biografie border-line, volutamente irriguardose, osservando dal buco della serratura debolezze e virtù di questi personaggi della letteratura, della musica, della scienza e della politica alle prese con tradimenti, menzogne, liti e deviazioni morali…
Mario Avagliano, il messaggero.it

 

… Riuscite a immaginarvi Albert Einstein fuori da un’aula universitaria? Ma com’era nella vita privata? un libertino, ossessionato dalle donne, ma solo dal punto di vista sessuale. Diversi autori ci presentano un nuovo ritratto di Albert Einstein, uno di questi è Pino Pelloni, con il recente libro FEDIFRAGHI…
Vania Carbone, stoccolmaaroma.it

 

… Con FEDIFRAGHI i personaggi irraggiungibili della storia vengono umanizzati e resi più simpatici dal racconto di aneddoti erotici e sentimentali, dinamiche universali che fanno parte della vita quotidiana... I protagonisti del testo firmato da Pino Pelloni sono strateghi dell’affaire, fedifraghi regali, fulgidi esempi di importanza morale, culturale, sorpresi nelle proprie inconfessabili intemperanze…
Noa Bonetti, intervista Radiostereo

 

… La storia del mondo e le vicende della politica (come dimostrano i casi di Silvio Berlusconi o del presidente francese François Hollande) non viene decisa solo dalle battaglie elettorali o sui campi di guerra, ma anche tra le lenzuola. E gli aneddoti sugli amori clandestini dei grandi personaggi servono a svelarne il carattere. Beninteso, sempre se accuratamente documentati. Ed è quello che fa lo scrittore e storico Pino Pelloni nel suo ultimo libro Fedifraghi, edito dalla Iris4 Edizioni di Roma, raccontando con dovizia di particolari la vita privata di quindici uomini e donne eccezionali, spesso additati come modelli di virtù, la cui vita è stata costellata di meriti e successi, ma anche dei più incredibili tradimenti e di imbarazzanti sotterfugi…
Mario Avagliano , Il Messaggero

 

… Importanti statisti, grandi letterati, serissimi scienziati, geniali musicisti... nessuno è immune dal vizio. Ecco che senza moralismi e condanne FEDIFRAGHI diviene un libro divertente e istruttivo proprio come un pettegolezzo. Ne racconta infatti di cotte e di crude perdonando però tutti e a ognuno chiedendo perdono…
Tempo Libero

 

… Da chi uccide per amore o muore per vergogna alla vergine ipotetica, al traditore seriale, al guardone masochista, all’amante insoddisfatto, all’erotomane e allo spergiuro incorreggibile... il voyeurismo è solo un effetto secondario, esito aggiunto di una ricerca storica che si fa divertente e provocante... Il nuovo libro di Pino Pelloni, FEDIFRAGHI edito dalla romana IRIS4 EDIZIONI, sta riscuotendo un lusinghiero successo di pubblico e apprezzamenti dalla critica…
Giovanna Napolitano , CNRSTORIA

 

… Ecco che senza moralismi e condanne FEDIFRAGHI diviene un libro divertente e istruttivo…
il Giornale Nuovo.it

 

… un racconto divertente ed educativo costruito attraverso attente ricostruzioni, aneddoti e ricerche memorialistiche, ordito in un divertente puzzle dei più incredibili tradimenti e imbarazzanti sotterfugi...ecco che Pelloni da storico ci fornisce una nuova chiave interpretativa per studiare fatti e personaggi del passato, una cifra apparentemente scanzonata ma sostanzialmente interessante per comprendere l’impeto che dal privato investe le vicende istituzionali, globali, della vita...e restituisce a questi “grandi orizzontali” e a questi “farfalloni amorosi” una maschera nuova da giocare sul palcoscenico del teatro del mondo…
Ecco la Notizia Quotidiana.it

 

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STRIGOI... STRIGOI

… Antica superstizione, grottesca contingenza legata all’ignoranza e al timore sociale, isteria collettiva, radicata misogenia… Varie interpretazioni tentano di spiegare il fenomeno della stregoneria. Un abominio storico che viene facilmente relegato in un passato remoto, lontano dal tenore razionale, tollerante, della vita contemporanea. E se le streghe esistessero ancora? …Ecco la densa foschia del mistero invadere il cielo della normalità sotto il quale la società contemporanea vuole proteggere la tranquillità. Ristabilita infine dal detective Mark Connelly…
 
Denise Inguanta, Lettera D

 

… Tra superstizione, ataviche credenze, ignoranza e isteria collettiva, l’autrice racconta un’avvincente storia che tiene col fiato sospeso fino all’ultima riga incuriosendo e accompagnando il lettore nel percorso investigativo...... Caratterizzato da stile scorrevole, contenuti sottili e alta tensione narrativa, Anja Zobin realizza un noir zeppo di simbologia sacra e profana nonché di atteggiamenti ambigui perpetrati dalle liceali, prototipo della gioventù contemporanea animata da gelosie, fantasie, invidie e sogni. Sentimenti contrastati che contribuiscono a rendere ulteriormente complesso il serrato intreccio magistralmente armonizzato dall’autrice…
Giorgia Giordano, Evidenzialibri

 

… Storie di crimini, sette sataniche e strani fenomeni, ecco quanto racchiude STRIGOI...STRIGOI, edito dalla Iris4 Edizioni, il romanzo di esordio di Anja Zobin...Cinque liceali, prototipi della gioventù contemporanea, animi spensierati e ambigui, colmi di fantasie, sogni e gelosie. Cinque come le punte del pentacolo, stella simbolo satanico? Cinque come le streghe bruciate vive all’epoca di Shakespeare nello stesso cimitero quattrocento anni addietro? Semplice coincidenza?…
La Provincia

 

… Una setta satanica, fenomeni paranormali, le efferatezze di uno squilibrato? Mark, detective risoluto di STRIGOI...STRIGOI, il romanzo d’esordio di Anja Zobin, edito dalla Iris4 Edizioni, indaga tra i movimenti dello scontroso e misantropo custode del camposanto e di quattro amiche della vittima...Ataviche superstizioni, ignoranza, invidia sociale, terrore e suscettibilità si legano all’arcano di un’indagine serrata dove nulla è ciò che sembra e il reale asseconda meccaniche illusorie, spaventosamente ingiustificabili…
Ciociaria oggi Editoriale

 

… Il noir di Anja Zobin conquista il lettore con grazia e perizia tecnica, mantenendo sempre tesoil filo della suspense e fornendo preziose indicazioni storiche su un fenomeno complicato e spesso frainteso della cronaca moderna…
 
Patrizia Fiore, chimiconsigliaunlibro.it

 

… Con questo avvincente noir la Zobin riesce benissimo a descrivere la superstizione, il perbenismo e l’ipocrisia che possono serpeggiare in una realtà di provincia, la cui storia è macchiata da avvenimenti oscuri, ed in cui si fa di tutto pur di salvare le apparenze…
Andrea Ragionieri

 

… Anja Zobin tratteggia con efficacia la psicologia delle giovani protagoniste femminili... Insieme formano un gruppo esclusivo di ragazze alla moda, sveglie, carine e un po’ stravaganti... STRIGOI... STRIGOI è un romanzo misterioso, affascinante e imprevedibile... proprio come la femminilità!…
Noa Bonetti, intervista Radiostereo

 

… STRIGOI… STRIGOI è un piacevole noir che fila come un sorso d’acqua fresca e dove alla trama grottesca si uniscono il piacere di affondare le dita nella Storia e uno sguardo critico alla società contemporanea…

 

Corinna Opara, Vita Nuova

 

… un coinvolgente romanzo del genere “noir” racconta di un misterioso delitto avvenuto in un cimitero dismesso di Burncreek nel Maryland degli Stati Uniti, all'intermo del quale viene scoperto il cadavere di una quindicenne con il petto marchiato a fuoco, e delle complicate indagini condotte dal detective Mark Connelly…

 

Notiziario dell’associazione ex dipendenti del Banco di Sicilia

 

… Uno sguardo alle vicende della stregoneria, l’altro ai temi più attuali del disordine sociale. Un delitto dagli apparenti tratti ritualistici affrontato da un detective armato solo di un sano filtro razionalistico... Un testo agile, sorretto nel complesso da un degno stile narrativo, forse a volte candido ma mai superficiale, da collocare sotto la voce “noir”, modello che evita pretenziosi tonfi nel genere horror…
Il Piccolo

 

… opera prima della scrittrice muggesana Anja Zobin che riesce a dare vita a un romanzo intenso e intrigante, capace di coinvolgere il lettore grazie a uno stile di scrittura quasi cinematografico... Sin dall’inizio si viene catapultati in una scena molto intensa, che fa presagire come il romanzo sarà un susseguirsi di emozioni: promessa mantenuta dalla Zobin che dà vita a un giallo con riferimenti storici ed esoterici... Le precise e attente descrizioni dell’ambiente e delle atmosfere che caratterizzano il paesino di Burncreek, nel Maryland, si alternano ai dialoghi serrati e vivaci tra i protagonisti della storia... STRIGOI... STRIGOI risulta un romanzo estremamente avvincente, costruito abilmente per fornire elementi in parte fuorvianti al lettore, che fino all’ultimo viene sorpreso dagli alibi colpi di scena pensati da Anja Zobin…
Effedì , La Voce di Trieste

 

… Per la muggesana Anja Zobin è appena iniziata un’interessante avventura nel mare del mercato letterario... Il suo noir STRIGOI... STRIGOI che parla di un misterioso omicidio a sfondo stregonesco, sta suscitando grande interesse essendo indicato ad un vasto pubblico, in quanto trae spunti dalla dimensione paranormale, dalla storia e dagli elementi del giallo classico…
Rop, Primorski dnevnik

 

… La combinazione di molteplici interessi, il senso dell’estetica e il fascino del sottile confine tra realtà e piano trascendentale sono gli elementi che fanno da sfondo a questo intrigante romanzo... La passione per l’approfondimento di eventi storici dona al romanzo un tocco personale... Il libro è particolarmente coinvolgente in passaggi che sfociano in cupi avvenimenti di respiro gotico della realtà contemporanea, il tutto in uno stile fluido, per niente appesantito dalle descrizioni dettagliate... il romanzo rappresenta più l’inizio di una nuova carriera che un’eccezione ben riuscita. Infatti l’amore per la scrittura accompagna l’autrice fin dall’infanzia…
Rop, Primorski dnevnik

 

… è un libro scorrevole, un libro che si legge tutto d’un fiato. Le atmosfere seicentesche di Salem e il presente di una città di provincia americana sono filtrati attraverso gli occhi del bel detective Mark Connelly... il finale lascia aperta la possibilità di un sequel…
Sara Matijacic, Bora.La

 

… Descrizioni fortemente evocative, agili ma al contempo accurate, mai banali o ridondanti, che una dopo l’altra danno forma ai personaggi e ai luoghi, inquietanti entrambi, che costituiscono i sapori più speziati del racconto…

 

Claudio Bisiani , Triestenews.net

 

… la magia. Il lavoro la prende solo in “prestito” ne fa un abito dalle tinte accattivanti e la diffonde leggera sul centinaio di pagine che accompagnano il cammino del protagonista, Mark Connelly... Il romanzo scorre, il ritmo regge e il finale concede il rito per un sequel…
Francesco Cardella , Il Piccolo

 

… STRIGOI...STRIGOI mostra il lato oscuro di una piccola cittadina, apparentemente tranquilla, che nel passato cela la chiave di una crudeltà attuale...L’autrice è stata abile nel non confondere il lettore, distinguendo bene satanismo, neopaganesimo e semplice miscuglio senza cognizione di causa...Imparerete molto sulle pratiche dell’Inquisizione nel ‘600, sulla prassi dei processi alle streghe e sulle torture...scoprirete quello che accadeva davvero alle donne accusate di stregoneria…
Paperblog

 

… Cinque liceali, prototipi della gioventù contemporanea, animi spensierati e ambigui, colmi di fantasie, sogni e gelosie. Cinque come le punte del pentacolo, stella simbolo satanico? Cinque come le streghe bruciate vive all’epoca di Shakespeare nello stesso cimitero quattrocento anni addietro? Semplice coincidenza? Mossa astuta per sviare le ricerche?…
Il Giornale Nuovo.it

 

… Un’ombra silenziosa si aggira in un cimitero. Il sibilo del vento in una gelida notte d’autunno. Un grido soffocato, la morte di una ragazzina con un marchio a fuoco sul petto tra tombe anguste. Chi si cela dietro l’orribile crimine? Una setta satanica, fenomeni paranormali, le efferatezze di uno squilibrato?...STRIGOI...STRIGOI, un’indagine serrata...che insegna e incanta…
Ecco la Notizia Quotidiana.it

 

… STRIGOI...STRIGOI, romanzo che strizza l’occhio al noir ma che trova un agile respiro anche tra le pieghe di un filo didattico, articolato tra le anime che vagano nel macrocosmo dell’esoterismo. Evocazioni, sigilli da codificare ma soprattutto il tema della stregoneria, ben dipanato attraverso sia la forza di spunti storici che di una lettura che riflette concezioni poco arcane e sempre attuali, con temi che spaziano tra il malcostume, peccati, debolezze e violenze...Anja Zobin riversa nel suo primo romanzo la profonda passione per i culti antichi e i romanzi gialli…
Francesco Cardella , Il Piccolo

 

… Un giallo dalle tinte forti, calato in atmosfere noir, cupe e suggestive, intriso di mistero e di richiami all’esoterismo, alla storia e alla magia. Ma venato pure di complesse sfaccettature psicologiche, che emergono attraverso gli enigmatici personaggi che animano una narrazione intensa e dal ritmo incalzante. Una storia di “eros e thanatos” che coinvolge, appassiona e corre sempre in bilico fra passato e presente, fra apparenza e realtà...un puzzle intricatissimo, avvincente e aperto a mille interpretazioni...Il romanzo mantiene una sua netta fisionomia, un rigore narrativo impeccabile e quindi una personalità matura, ma anche un’ingenua freschezza...che lo rende del tutto unico, diverso e spontaneo…
Claudio Bisiani , Fvg News

 

… un romanzo carico di mistero e storia che appassiona sin dalla prima pagina, Strigoi...Strigoi si lascia leggere tutto d’un fiato. Anja Zobin ha saputo mescolare gli elementi tipici del thriller con quella giusta dose di mistero e storia, ottenendo la ricetta perfetta per un libro che sa farsi amare. Originale e interessante per i suoi innumerevoli spunti di riflessione, Strigoi... Strigoi... va oltre le solite storie che ci propinano i documentari e gli altri romanzi sull’argomento... una volta cominciato a leggerlo... brucerete dalla voglia di continuare!…
Sara Cuscito, Flauto di Pan

 

 

 

… Ataviche superstizioni, ignoranza, invidia sociale, terrore e suscettibilità si legano all’arcano di un’indagine serrata dove nulla è ciò che sembra e il reale asseconda meccaniche illusorie, spaventosamente ingiustificabili. STRIGOI... STRIGOI è insomma un noir zeppo di mistero, un intreccio serrato che insegna e incanta. Un racconto coinvolgente in grado di riaprire e rivalutare uno dei capitoli più atroci e intricanti della storia moderna…
Flauto di Pan

 

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VIAGGIO NELL’ANIMA

… Un salto collettivo nel passato, ritrovando vecchie sensazioni sbiadite che sembravano scomparse… Una deliziosa e piacevole passeggiata tra i ricordi negli anni passati… una cavalcata di ricordi, una carrellata di episodi, storie che ci riguardano tutti, in un modo o in un altro. Fino ad arrivare a una società in cerca di qualcosa che possa dare rilancio ai sogni…
Giusy Favalli, lerimesse.it

 

 

… un racconto che informa e ricorda, dice e offre sensazioni. Nel leggerlo si attraverseranno migliaia di cuori e anime… Un piacevole modo per compiere un divertente ed interessante viaggio lungo mezzo secolo…
C. Langellotto, Italymedia

 

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FENOMENO HACKING

… ”FENOMENO HACKING: analisi sociocriminalista dell’intrusione informatica” che tratta la criminalità informatica e il nuovo stile di vita degli hacker... mostra come un blitz di uomini possa ogni giorno impegnarsi nel difendere la legalità informatica…
Giuseppe Maiorano,, COOrdinamento Sindacale Penitenziale Europeo

 

… FENOMENO HACKING vuole essere un ulteriore mezzo di divulgazione a protezione, soprattutto, degli anziani e dei bambini che sempre più si avvicinano ad Internet visto l’espandersi sempre più capillare dei mezzi informatici come i computer…
Pietro Giorgio, Nuova Armonia

 

… Dal crimine virtuale al mondo reale… Sempre più spesso sentiamo parlare di cybercrime trascurando il fatto che un crimine telematico si traduce in qualcosa di tangibile. Al Palazzo di Giustizia di Bari si è svolto il convegno “Hacking and Cybercrime”, occasione in cui è anche stato presentato il libro FENOMENO HACKING scritto da Michele Nigretti e Francesco Barresi… testo che offre diversi suggerimenti per rendere più difficile la vita ai male intenzionati, interessati a entrare in possesso dei nostri documenti elettronici. Tra i relatori del convegno il professor Vincenzo Mastronardi…

 

Il Quotidiano Italiano

 

… questo interessante saggio scritto a quattro mani da un sociologo e da un ispettore di Polizia Penitenziaria...è un vero e proprio viaggio nella criminalità informatica, che con la diffusione di internet assume aspetti di rilevanza fondamentali. Scritto per fornire una nuova visione dell’hacker seguendo una indagine accurata, teorica, legislativa ed empirica sin dentro un hacklab…
Polizia Penitenziaria

 

 

… l’ispettore Nigretti Michele...racconta con dovizia di particolari, nella parte empirica del volume, un’operazione di polizia giudiziaria svolta attraverso intercettazioni, registrazioni digitali...durata circa un anno e conclusasi con lo smascheramento e il successivo arresto di tre malintenzionati...che causavano gravi disagi compromettendo la sicurezza delle traduzioni dei detenuti in transito nella regione Puglia…
Domenico Mastrulli, alla presentazione-libro a Bari

 

 

… non è né un manuale su “come difendersi dagli hacker” né un libro di narrativa in cui gli autori si incontrano ideologicamente nella descrizione di un “racconto fantastico”, ma è un saggio che vuole esaltare la dicotomia “buono-cattivo” che spesso viene fuori in una società controversa come la nostra da due punti di osservazione, rispettivamente il punto di vista del sociologo che analizza il fenomeno socio-culturale dell’hacking e il punto di vista di un ispettore di polizia penitenziaria...che indaga su un caso personalmente affrontato di intrusione nei sistemi di telecomunicazione riservati alle forze dell’ordine…
Gianmichele Pavone, alla presentazione-libro a Bari

 

 

… Pirateria informatica. Opera meritevole od operazione criminale? L’ispettore di Polizia Penitenziaria Michele Nigretti illumina il lettore sulla dicotomia tra pirati informatici buoni e cattivi… Suggerisce innanzitutto una differenza semantica: i buoni si chiamano hacker, i cattivi cracker… FENOMENO HACKING descrive anche un’azione di pirateria nei confronti della Polizia Penitenziaria, caso esemplificativo per comprendere gravità e dinamiche del problema… Nigretti ha una lunga esperienza nel campo dei crimini informatici ed è coautore di un testo chiaro, utile…

 

Michele Pisani, RAI TV 3

 

 

… Oggi il termine hacker indica veri e propri pirati capaci di entrare nei sistemi di banche, istituzioni, siti di governi.....Del fenomeno hacking e in particolare dell’analisi sociale e criminale dell’intrusione informatica si occupa il volume edito da IRIS 4 EDIZIONI scritto dal criminologo Francesco Barresi e dall’ispettore di polizia penitenziaria Michele Nigretti…
Enzo Del Vecchio, Difendersi dagli Hacker - TG3 Puglia

 

 

… Fenomeno Hacking un testo che sicuramente farà storia…
Roberta Valeriani, Atlantica Radio

 

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VENTO BASTARDO

… Avvalendosi di una scrittura incalzante ed efficace, Arona ci racconta episodi che si ricollegano alla cronaca ma anche storie che richiamano il mito. E questo suo spostarsi tra passato e presente, tra finzione e realtà, ci lascia un senso di indignazione verso la meschina violenza che l'uomo perpetra nei confronti della natura, inquinandola e devastandola. Ed essa si difende come può, ricorrendo in questo caso alla forza del vento… Danilo Arona, con questo suo ennesimo libro, si conferma acuto osservatore della realtà e altrettanto capace di trasfigurare ciò che ci circonda in una veste horror che tiene incollati dalla prima all'ultima pagina…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… VENTO BASTARDO è un horror atipico. Sangue e mostruosità non rappresentano il fine dell’opera ma stratagemmi letterari che conferiscono mistero e impatto ad argomenti universali, di grande attualità, come le cattive conseguenze della mentalità tecnica, l’inquinamento, l’odio politico e religioso…
Noa Bonetti, intervista a Radiostereo

 

… L’intuizione dell’interconnessione locale-globale e le sue potenzialità narrative e conoscitive. Ecco le linee di forza che innervano Vento bastardo di Danilo Arona, maestro del fantastico e dell’horror italiano.....Se Dick affermava che il Regno poteva affacciarsi in ogni istante nella storia, qui in Vento bastardo Arona mette in guardia: i Tempi, finiscono, sempre, ma noi perdiamo ogni giorno di più i sensi sottili buoni a percepire l’allarme e, magari, reagire…
Indice di Lettura, Febbraio 2013

 

 

… Anche qui, come nei suoi romanzi, Danilo riesce a raccontare storie “fantastiche” con coinvolgente maestria, ma tenendoci ben ancorati alla realtà.....Così da Genova a Castiglione delle Stiviere, dall’Iraq al Texas, i protagonisti di questo libro ci mostrano il lato oscuro del vento, la sua forza e la sua maledizione.....Una lettura avvincente, che consiglio volentieri…
Pier Carlo Lava, I Cittadini Prima di Tutto

 

 

… Una forma ipnotica agisce in questo libro, una spirale che, incurante dello scorrere lineare del tempo, incombe sulla realtà del Chitarrista, l’uomo che vede.....Nuovi orrori premono deformando la trama della realtà, e il loro appressarsi comporta la fine delle altre apparizioni: qui si compie lo sterminio dell’immaginazione, con l’inesorabile spopolarsi della corrispondente dimensione sottile, animica. A questo nucleo si connette una delle intuizioni più belle di tutto il romanzo: allo sterminio dell’immaginazione segue l’estinguersi della capacità critica, l’oblio, la scomparsa del senso morale…
Indice di Lettura, Febbraio 2013

 

 

… Danilo Arona si conferma un vero maestro del terrore fine dando vita a racconti che trasmettono orrore e senso di disagio in chi legge non tanto per le immagini splatter o le descrizioni esplicite, che pur non mancano nel suo tessuto narrativo, ma perché rimane impossibile scorgere una vera linea di demarcazione tra quanto è reale e quanto è frutto di fervida immaginazione. Al pari del vento, la sua scrittura insinua il dubbio nelle pieghe della nostra mente e ci fa vacillare.......in Vento Bastardo emerge inoltre il tentativo assolutamente riuscito di veicolare attraverso la letteratura fantastica un messaggio dal forte impatto sociale…
Miriam Mastrovito, Flauto di Pan

 

 

… Danilo Arona traccia un percorso che si snoda su un sottilissimo fil di lama sospeso tra realtà e fantasia......scaglia una maledizione sul genere umano servendosi appunto del vento per mettere in atto il suo proposito…

 

Miriam Mastrovito, Paperblog

 

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STRINGIMI FORTE

… Mani che rubano l’innocenza, che violano la purezza. Che tengono in punto la vita del piccolo Giuliano quando a otto anni inizia a essere perseguitato da un pedofilo… In difesa chiude gli occhi Giuliano. Si lascia trasportare dai sogni, dove non c’è posto per dolori e abusi, in un mondo protetto che la realtà gli nega… Commovente romanzo-realtà che vuole anche essere un omaggio agli insegnanti. Dal rapporto privilegiato con gli alunni sono spesso in primis a intuire gioie e dolori dei loro allievi.…
Denise Inguanta , Lettera D

 

… Un uomo apparentemente distinto, affabile, dolce, premuroso, può trasformarsi in mostro? Arrivare ad abusare di un minore? Quali i segnali mandati da un piccolo che lasciano trasparire sofferenza? STRINGIMI FORTE non si limita però alla pedofilia… Oltre a un finale imprevisto, inatteso, lascia infatti spazio a una serie di riflessioni…
Pino Pelloni , cnrstoria.it

 

… Con uno stile avvincente e una carica umana disarmante, perché vicina alla realtà cruda e nuda, entra nel vivo della questione ma non in una prospettiva asettica...... E l’originale metodologia adottata nel far parlare i protagonisti permette di lanciare uno sguardo appassionato e non disincantato…
Eugenio Fizzotti , Settimana

 

… Un noir coinvolgente e originale che irretisce il lettore sviscerando motivi inquietanti legati alla quotidianità e importanti considerazioni etiche legate al mondo della scuola e alla protezione dell’infanzia. Non a caso l’autore è un ex insegnante che proprio dalla sua personale esperienza ha potuto capire l’importanza e la centralità del ruolo di guida e confidente che questo mestiere porta con sé. L’inarrestabile crisi di valori, la sempre maggiore vacuità di senso di certezza dato dal discrimine bene-male, l’angosciante ombra della mostruosità chiamata pedofilia che approfitta dell’ingenuità infantile e il preponderante bisogno umano di sentirsi amati e protetti… Ecco gli elementi alla base di una toccante vicenda raccontata con estrema lucidità e accortezza…
Alessandra Ragionieri , IlSudEst

 

… Un libro che ci fa tornare tra i banchi di scuola, facendo affiorare i nostri ricordi...Con STRINGIMI FORTE Pasquale Giaquinto affronta il tema agghiacciante della pedofilia, mettendo in luce i disagi che i ragazzi possono incontrare durante il loro percorso di studio... Un libro straordinario che invita maestri ma anche bidelli a cogliere e a interpretare i segnali che gli alunni mandano…
Alessandro Morosini , Curiosamente, Radio Godot

 

 

… non è altro che una lucida e intensa testimonianza delle devastanti cattiverie che tanti non-adulti compiono compulsivamente su altrettanti piccoli che saranno poi non-bambini…
CasertaNews.it

 

 

… La narrazione, non a caso, si sviluppa ponendo in primo piano responsabilità e centralità di quei ruoli educativi facenti parte della formazione nell’ambito scolastico. Gli insegnanti, in questa vicenda, assumono indirettamente un ruolo di protagonisti…
Enrico Pietrangeli, Opleep

 

 

… tratti delicati disegnano una storia inquietante come può esserlo solo una faccenda relativa alla pedofilia in seno alla famiglia. Eppure l'autore lascia la porta sempre aperta, e la luce accesa dei personaggi positivi, interni al mondo della scuola, sa illuminare un finale commovente. Di quella commozione che deriva dall'esaurimento di una tensione emotiva non più sostenibile. Libro toccante e deliziosamente pulito…
Drachenballon, aNobii

 

 

… nell'opera non mancano, tanto nel profilo psicologico dei personaggi che lo compongono quanto nelle riflessioni sul testo indotte, quei fondamentali spunti per ricordare che, troppo spesso, il mostro è stato a sua volta una vittima, qualcuno che, a suo tempo, non siamo stati in grado di salvaguardare da altrettanti orrori protratti nei suoi confronti. Quel che evidenzia l'intera vicenda è quindi un unico filo conduttore riconducibile al profilo psichico del pedofilo…

 

Enrico Pietrangeli, Mondoliberonline

 

 

… il suo libro è un racconto intenso che sviscera quanto la cronaca appena accenna. Sentimenti, psiche, rabbia e sofferenza di un’infanzia violata che non rinuncia a sognare. Un noir raccontato con estrema forza e sincerità, da poter essere un’inchiesta che non sconfina però oltre i limiti del pudore e del coraggio di un bambino. Un viaggio nei momenti più bui di un’infanzia crudele che per fortuna diventa un percorso nell’onirico e nella speranza. Un libro da leggere per capire, per prevenire la violenza intorno a noi. Un’esperienza di lettura che coinvolge e cattura sino a squarciare il velo dell’omertà. Un romanzo che trascina il lettore pagina per pagina sino a un finale intriso di dolore e liberazione…
Roberta Valeriani, Voxnews.it

 

 

… il protagonista, a soli otto anni è vittima delle mostruosità degli adulti e soprattutto di un pedofilo che cerca di rubargli l’innocenza…
Marcolugni.blogspot.com

 

 

… Stringimi Forte è un lungo racconto-realtà, che vuole essere un omaggio agli insegnanti, per il loro talvolta ruolo privilegiato con gli alunni, di cui sono i primi ad intuire gioie e dolori…
Campanianotizie.com

 

 

… il libro Stringimi Forte, ha suscitato non poche curiosità e spunti di riflessione degni di approfondimento…
Casertaon.it

 

 

… Stringimi Forte, rappresenta il logos, monito e ispiratore che ogni amministrazione dovrebbe tenere sempre presente nel programma di lavoro e governo…
Il casertano.it

 

 

… pubblico delle grandi occasioni al Caffè Letterario dell’Istituto Tecnico Economico “Terra di Lavoro-Pavese”, per la presentazione del romanzo noir Stringimi Forte... tanti giovani, docenti ed ospiti hanno fatto da cornice alla conversazione su un tema delicato, quello della pedofilia…
Lunaset.it

 

 

… Stringimi Forte, Giaquinto incanta…
Gazzetta di Caserta

 

 

… Stringimi Forte di Pasquale Giaquinto non è altro che una lucida e intensa testimonianza delle devastanti cattiverie che tanti non-adulti compiono compulsivamente su altrettanti piccoli che saranno poi non-bambini…
Cronache di Caserta

 

 

… quello di Pasquale Giaquinto è un plot fluido e compiuto, che scorre per una lettura agevole, da effettuare tutta di un fiato nelle circa cento pagine che la compongono, soprattutto per quanto emerge nello sviluppo dialogico della vicenda narrata. Il tema affrontato, strettamente legato alle cronache di attualità, ma anche retaggio di più remoti tempi andati, riporta alla maschera dell’orco quale mostro da lapidare in un comprensibile comune senso di profondo sdegno per quanto commesso…
Enrico Pietrangeli, Literary

 

 

… Pasquale Giaquinto si tuffa nelle torbide acque di una dimensione psichica e sociale molto controversa che combatte per un’ideale di purezza sempre più difficile da preservare. È Stringimi Forte il titolo di un libro livido, striato lungo l’innocente volto di Giuliano... un bambino che per sopportare l’insensatezza delle cose deve chiudere gli occhi una volta, un’altra volta ed un’altra volta ancora…
Rubens Lanzillotti, Il Corriere di Roma

 

 

… quando una mano sporca e molesta sfiora il corpo puro di un bambino i segni si fanno indelebili, gli viene rubata per sempre l’innocenza - racconta il testo tristemente in linea con le più recenti e svariate pagine di cronaca. Stringimi Forte non si limita però alla pedofilia, oltre ad un finale imprevisto lascia spazio infatti a una serie di riflessioni. Un racconto da scoprire sino all’ultima pagina…
Francesca Ivol, Centumcellae News

 

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SUBBUGLIO IN METROPOLI

… È forse il male della solitudine a condurre la mano di spietati serial-killer tra le vie della città eterna? Nell’ostinata ricerca della verità non priva di ironia, in cinque racconti dotti investigatori si confrontano con la più cruda realtà in costante lievitare di suspense…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… Una serie di delitti apparentemente inspiegabili, indagini incalzanti e colpi di scena che ti incollano alla narrazione fino all’ultimo. Grazie IRIS4, editore vero!…
Antonio Evangelista, IQE

 

… ogni parola di questi racconti è percorsa da un plumbeo senso di tragedia e ciò sia di monito al lettore che sa cosa lo aspetta e che rimarrà attaccato a questa scrittura fluida e disturbante, convinto fino alla fine di un esito diverso… ma in questa ostinata ricerca di verità non manca una sottile e marcata ironia e ciò rende la scrittura vivace e fermamente convincente… Giudizio: 4 stelle
Giorgio Bona, Thriller Magazine

 

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MELA AMARA

… il suo racconto non si sviluppa secondo la retorica tradizionale tipica di chi affronta questo problema, ma va ben oltre parlando dell'argomento in modo mai banale attraverso una lucida quanto coinvolgente analisi che spinge il lettore verso un'attenta sensibilizzazione. La "mela amara" è l'unico cibo che mangia chi piano piano decide di abbandonare la vita, di lasciarsi morire partendo dalla rinuncia all'elemento vitale più importante…
 
Denise Inguanta, Lettera D

 

… Uno stile tagliente che parla di verità scomode, meccanismi contorti e perversioni della borghesia moderna. Tra le righe di un malessere esistenziale, prende corpo un'aspra critica alla brutalità umana, a quella mostruosità che affianca a opere umanitarie meschini e personalistici interessi economici. Un romanzo-scrigno che interseca vicende e problematiche universali e particolari, intrecciate intorno a un unico fulcro… La Orelli scava a fondo le verità profonde di un malessere vile e inquietante, ma dissemina spunti riflessivi e critiche sferzanti alla società, senza mai dimenticare l'esistenza delle diverse gradazioni di grigio che distanziano il bianco dal nero…
Daniela Bardoscia, Mangialibri

 

… Un viaggio lungo e struggente tra turbamenti, psicofarmaci, segreti per toccare un tema di forte impatto sociale ed esistenziale: l’anoressia. Un amore che si intreccia alla cronistoria di una terapia salvifica e alla descrizione, senza filtri ipocriti, di un’astinenza, volontaria oltre che dal cibo, dai sentimenti e dalla coscienza…
Redazione, Il Carabiniere

 

… MELA AMARA è il romanzo sull’anoressia di cui Andrea Rocchitelli, microspicanalista magentino, ha scritto l’appendice finale… un tema che affligge sempre più persone come il caso di Chiara la protagonista del volume…Il nostro organismo se non si nutre muore – spiega l’esperto – questa è una forma di dipendenza tanto banale quanto indispensabile…pertanto anche con il cibo si può innescare una relazione sbagliata…
Fabrizio Valenti, Il Giorno

 

… Non ci capita spesso di imbatterci in libri importanti come MELA AMARA di Ursula Vaniglia Orelli edito da Iris4 Edizioni, un romanzo definito verità…. impreziosito ancora di più dall’appendice scritta dal micropsicologo Andrea Rocchitelli che, dopo anni di studio e di ricerca, dà una sua personale spiegazione dell’anoressia…..parlando addirittura di una predisposizione già in fase pre-natale, dovuta alle situazioni emozionali delle madri. Un libro che non solo può essere d’esempio a chi soffre di queste patologie ma, soprattutto, regala a tutti noi un’occasione per guardarci dentro più a fondo cercando di amare la vita più che possiamo…
Ilaria Scognamiglio, Tribuna Italia

 

… MELA AMARA contiene un’appendice scritta dallo psicologo-micropsicanalista Andrea Rocchitelli, che disserta scientificamente sulla malattia in questione, partendo dalla storia ma dilagando all’attualità dei disturbi comportamentali riguardanti il cibo. Il testo, infatti, affronta la questione con dettagli che rimandano alla realtà delle sedute psicanalitiche… non a caso è stato definito “romanzo-verità”…
Maria Ausilia Gulino, NuovePagine.it

 

… Il piu’ grande paradosso nei disturbi della condotta alimentare e’ “il peso” della sofferenza. La scrittrice Ursula Vaniglia Orelli con il suo romanzo/verita’ ci insegnerà a pesare con il terzo occhio… quello dell’anima!…
 
Virginia Ciaravolo, presidente Associazione MPVI

 

… MELA AMARA è il romanzo di Ursula Vaniglia Orelli dedicato al tema dell’anoressia di cui Andrea Rocchitelli, psicologo micropsicanalista magentino, ha scritto l’appendice finale…secondo lo studioso dei disturbi alimentari, è fin dal nostro concepimento che si sviluppa una relazione con il cibo…L’altro elemento di cui Rocchitelli parla e che diventa un aspetto essenziale nel romanzo al quale ha collaborato, è certamente il rapporto con il nostro corpo…E’ così che, dunque, il cibo diventa l’elemento di congiunzione tra la materialità del nostro corpo e il nostro essere…
 
Fabrizio Valenti, ticinonotizie.it

 

… Il cibo come fonte di vita non è certo tema esclusivo di chi ne soffre per eccesso o carenza, bensì archetipo che appartiene al destino dell’uomo sin dall’incontro tra spermatozoo e ovulo, in cui l’uno si nutre e fonda nell’altro. Già nella vita intrauterina il nutrimento ha a che fare con la vita ma anche con la sua assenza: la morte…
 
Andrea Rocchitelli, micropsicoanalista

 

… Ursula Orelli, scrittrice al suo esordio, racconta l'anoressia psicogena nel bellissimo Mela amara, romanzo di cuore e cervello, di muscoli tesi e affetti violati…
Eliana Forcignanò, Fondoverri.blogspot.it

 

… per Chiara Rey l’anoressia è un tentativo di obliare il passato, esercitando un controllo spasmodico sul presente e su se stessi. Perché il passato diventi un incubo lontano. Perché il presente sia un gioco di morte…
Didove.it

 

… MELA AMARA s’insinua sottopelle, dalla bocca ai nervi, dalla pancia all’anima, per scovare la verità, il senso recondito del male mentale più contiguo al nichilismo, la volontà del nulla…
Libero Quotidiano.it

 

… Un romanzo coinvolgente, scritto tutto d'un fiato e all'insegna di una scrittura che guarisce anche le piaghe più profonde…
Giornale di Puglia

 

… l’autrice Ursula Vaniglia Orelli conduce il lettore verso la conoscenza di uno dei mali post moderni, l’anoressia, accantonando stereotipi e luoghi comuni ad esso legati. Leggendo, scopriamo che questo disagio mentale..........non trova esclusivamente le sue radici nei modelli fisici imposti dai mass media, ma ha origini più profonde, che nascono da legami parentali stretti…
Alberto Sava-Dora Scalambretti, orticaweb.it

 

… Rassomiglia a una mela rossa offerta da una strega, l'anoressia. Sembra un frutto invitante, ma basta un morso per smarrire definitivamente la voglia di nutrirsi. Di vivere. L'anoressia è un gioco al massacro…
redazione, PaiseMiu.com

 

… Chiara Rey, protagonista della storia, è una giovane nata e cresciuta in una famiglia benestante. L'agio economico della famiglia Rey è, però, il frutto di opprimenti segreti che, ormai divenuta donna, Chiara cercherà di scoprire.........Accanto a lei, insostituibile alleato, uno psicoterapeuta capace di guardare oltre la scheletrica immagine della sua paziente riflessa nello specchio…
Wherevent.com

 

… Un testo oltre che interessante, scorrevole, circa un tema attuale e difficile, l’anoressia, con fluidità di penna estremamente piacevole… in “Mela Amara” non vi è invece l’usuale egocentrismo del malato sintomatico, ma viene messo esclusivamente in luce il rapporto tra Chiara, la protagonista, e lo psicoterapeuta con la possibilità di guarigione tramite un rapporto dialettico a dispetto del solitario compiacimento del proprio io malato…
 
Alessandra Ragionieri, paginaperpagina.it

 

… Ecco il romanzo-verità di Ursula Vaniglia Orelli indagare negli abissi più cupi del vuoto, raccontare disagi e follie di un'autopunizione travestita da narcisismo, nevrosi, paura. Un viaggio struggente tra turbamenti, violenze, psicofarmaci, spettri, segreti e tradimenti…
Wuz.it

 

… L'anoressia nervosa è tra i disturbi alimentari più diffusi e discussi dell’epoca contemporanea… Esiste una vasta letteratura sull’argomento… Ciò nonostante ogni volta che il tema dell’anoressia viene affrontato si corre il rischio di fraintendere, alterare o minimizzare il senso di un malessere complesso, privato, intimo. Ecco MELA AMARA di Ursula Vaniglia Orelli, romanzo edito dalla IRIS4 Edizioni, raccontare senza filtri, sofisticazioni, il dolore profondo di un’anima lacerata, confusa, attraverso il calvario dell’inappetenza forzata e della violenza fisica. Una storia dura, toccante, che apre nuove prospettive sul delicato tema del nichilismo alimentare…
 
Roberta Valeriani, intervista a Noa Bonetti per Radiostereo

 

Mela Amara di Ursula Vaniglia Orelli non affronta il delicato tema del disturbo alimentare suggerendo fredde interpretazioni generali o lanciando semplicistiche condanne alla società o ai media ma apre a suggestioni più umane, autentiche, lambendo la preziosità del racconto privato. Ecco dunque un’onesta testimonianza esistenziale, dove sentimenti ed emozioni hanno la meglio su ragioni, giudizi, pregiudizi e sterili argomentazioni…
 
Ester Simoni, IlSudEst

 

… Parlava senza guardarmi girovagando, come sua abitudine, per la stanza alla ricerca di oggetti da ordinare, spostare, raddrizzare. Era sempre stata così, ansiosamente impegnata in una interminabile battaglia simbolica contro disordine, lassismo e confusione esteriore...Continuavo a osservarla in silenzio sforzandomi di decodificare atti e automatismi dalla logica sin troppo ovvia ma ormai intollerabili. Magari appariva così indaffarata nel disperato tentativo di smontare la vergogna che provava a causa del mio dolore e delle sue colpe…
 
10righedailibri-prime pagine

 

… Non è la classica cronaca di una malattia. Mela Amara di Ursula Vaniglia Orelli, edito dalla IRIS4 Edizioni, indaga le ragioni più profonde e oscure di quel disagio esistenziale che troppo spesso sfocia nella privazione… L’anoressia nervosa di Chiara è infatti legata a doppio nodo agli spettri e ai traumi che le hanno segnato l’esistenza. Affetti negati, delusioni, tradimenti, violenza sessuale, che implacabilmente si manifestano attraverso inappetenza forzata…
 
Alessia Forgione, Evidenzialibri

 

… Il sangue mi ribollì nelle vene. Già sentivo la coercizione gravare sulle spalle, opprimere il petto e immobilizzare le braccia. Presi una sigaretta dal pacchetto e senza chiedere il permesso l’accesi bruciandola tra le labbra. “Tuo padre è stato già informato in merito a tale decisione ed è ovviamente d’accordo.”, seguitò Salvi del tutto indifferente al mio malessere, “Vuole salvarti la vita Chiara, com’è giusto che sia.”…
10righedailibri

 

… Tutto questo è Mela Amara, edito dalla IRIS4 Edizioni, un inno alla speranza, la cronaca di una terapia salvifica che scava nel profondo e getta nuova luce sulla natura assolutamente personale, privata, di un disturbo alimentare e psicologico spesso banalizzato o semplicisticamente risolto in diagnosi frettolose, inadeguate…
chimiconsigliaunlibro.it

 

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IO, FIDEL

… Noa Bonetti evita di dissezionare fatti documentati già archiviati da politica e storia per raccontare la vicenda umana ed ideologica di Fidel Castro. In un’originale e appassionata drammatizzazione nel confronto dialogico fra due donne.…
Francesca Levo Calvi, …Profumati Libri
 
… il libro dedicato a Castro è un'operazione abbastanza audace di questi tempi. Nascondere un saggio dentro un dialogo è una forma antica nella nostra letteratura: la differenza nel suo, rispetto a quelli antichi, è che i personaggi non stanno alla pari e così Ona prende una voce didascalica molto forte e predominante. Il suo ragionare è anche giornalistico ed espositivo, cosa che rende particolare la drammatizzazione. Belle le pagine sulla libertà degli zingari rispetto alla legalità!…
Fabrizio Scrivano
 
… IO, FIDEL è senza dubbio un libro di straordinaria efficacia per chi vuole conoscere la storia di Fidel Castro e di Cuba fuori dai tradizionali stereotipi. Un libro che finisce con l’appassionare all’argomento anche i più scettici verso l’importanza della rivoluzione e degli ideali. Da consigliare soprattutto ai più giovani perché possano iniziare a credere in qualcosa di più profondo dei semplici e falsi miti prospettati dal grande capitalismo e consumismo mediatico…
 
Denise Inguanta, Lettera D

 

… Nella prefazione al libro Luigi Blandini… mette in rilievo come la rivoluzione di Fidel abbia proiettato Cuba nella storia mondiale dell’ultimo quarantennio del Novecento… Noa Bonetti ha costruito la biografia di Castro sottoforma di dialogo tra due amiche.....con dettagli personali e rigore documentario, senza nascondere gli aspetti critici e quelli positivi della sua politica. Il lavoro è rivolto soprattutto alle nuove generazioni e ai meno informati…
 
Massimo Melillo, Quotidiano di Puglia

 

… la scena del bar da estrema periferia, quell’ambiente, mi sembrava perfino di vedervi la fioca luce, di sentirne i profumi, ma quello che mi sconvolge è la maniera in cui tramite la narrazione, vivo io quelle vicende storiche… io vivo dentro di me sia Ona che Vani, riuscendo a trovare spesso conferme e/o dubbi che ho sempre vissuto dentro di me…
 
Vito Savino, IQE

 

… Noa Bonetti riesce con IO, FIDEL a dare vita ad un nuovo genere letterario: la grande storia… raccontata con mano lieve e solo apparentemente con toni didascalici… facendo del “Comandante” e della sua vita un'opera d'arte. Alla fine, dopo essere arrivati all'ultima pagina, si finisce per restare affascinati dal personaggio, nonostante non se ne condividano gli ideali. Che per un libro resta un traguardo notevole…
Giuseppe Mazzella, IQE

 

… la storia è materia nobile da trattare con estremo rispetto…occorrono anni di ricerca, approfondimenti e riflessione per approcciare temi tanto importanti, stimolanti… e Noa Bonetti col suo IO, FIDEL vi riesce in pieno…
 
Francesca Cammisa, 10righedailibri

 

… libro stre-pi-to-so! È analisi storica ma talmente coinvolgente che si può tranquillamente leggere la sera per rilassarsi, è stupendo!… Un enorme grazie all’autrice Noa Bonetti perché finalmente si capiscono molte cose, sin’ora poco chiare, della vita di Fidel Castro e della storia di Cuba…
Flavia Murabito, IQE

 

… in IO, FIDEL c'è tutto: storia, sociologia, psicologia, costumi, letteratura e molta, molta umanità, conoscenza profonda dell'umanità con le sue infinite sfumature… definizioni di liberalismo e neo liberismo che è difficile trovare su testi sacri di economia o politologia, ma anche riflessioni intimistiche sulla felicità. Ecco un tipo di cultura che riesce ad abbracciare tutto il disciplinare umano, una cultura enciclopedica…
Vito Savino, FB

 

… in questo momento storico, dopo la stretta di mano tra Obama e Raul Castro, sia importante conoscere la storia, gli errori, i ripensamenti, i successi e il progresso e il regresso di un Paese. Di grande effetto l’alternarsi del racconto storico con la realtà delle due protagoniste che rende il libro meno didascalico e quindi maggiormente fruibile per i più…
Francesca Cammisa, IQE

 

… attraverso il filtro multicolor della coscienza femminile un leader politico, un periodo storico, un fenomeno, ricevono chiavi di lettura di certo più complete… Quegli eventi, sebbene geograficamente distanti da noi, hanno in realtà condizionato gli avvenimenti e l’economia di tutto il mondo…profondamente stimolante anche un altro testo dell’autrice Noa Bonetti, IO, DONNA KAMIKAZE…
Anna Castoro, IQE

 

… la stretta di mano storica che sta facendo il giro del mondo rende perfettamente il momento, la svolta tra Stati Uniti e Cuba… In tale contesto ben si inserisce IO, FIDEL… reale approfondimento del contesto storico, delle ragioni e delle azioni espresse dal Líder Máximo nel corso dell’avventurosa vita consacrata alla rivolta…
Maria Grazia Catanzani, Area-press.eu

 

… con la storica stretta di mano tra Obama e Raul Castro, fratello del Líder Máximo, IO, FIDEL scritto da Noa Bonetti è un libro adatto all’occasione… rivela gesta e pensieri del condottiero cubano senza attardarsi nell’apologia o in ambiti rigidamente storiografici…
Redazione, Allnews24Italia

 

… dopo cinquantadue anni ecco finalmente caduto il tabù dell’embargo, una svolta storico-politica di enormi proporzioni nei rapporti USA-Cuba. E per comprendere meglio tale storica contrapposizione è interessante leggere IO, FIDEL di Noa Bonetti, trascinante testo di memorialistica… ispirato e sentimentalmente appassionato delle gesta del Líder Máximo…
 
Amalia Popoli, Goodmorning Magazine

 

… come passare la notte in ottima compagnia? Consiglio vivamente la lettura di IO, FIDEL di Noa Bonetti…. Davvero un bel libro. È servito ad approfondire la mia conoscenza su questo grande rivoluzionario. Passare la notte in compagnia di Castro e Che Guevara non ha prezzo…
Daniela Beltracchini

 

… grazie al libro di Noa Bonetti ho ritrovato il mio Fidel e il mio Paese. La conoscenza dettagliata di questo grande personaggio mi ha riportata ai tempi in cui vivevo a Cuba, tempi di grande attivismo culturale…Assolutamente da leggere e regalare!…
Cristina, lettrice cubana

 

… Il romanzo riesce a dare una visione oggettiva della situazione… L’autrice espone sia i pregi, le suggestioni positive legate al progetto di Castro, senza tralasciare i suoi errori e le profonde ombre che ricoprono alcuni avvenimenti della rivoluzione. Non mancano alcuni confronti con la politica italiana… Vengono citate anche le numerose credenze di origine africana che popolano Cuba, come la Santerìa o la Società Segreta Abakuà. Il libro rappresenta un ottimo punto di partenza per riflettere in maniera più concreta sull’instabile situazione politica mondiale…
 
Veronica Mancino,, Tribuna Italia

 

… Confesso di essermi avvicinato all'ultimo libro di Noa Bonetti IO, FIDEL con indifferenza se non con diffidenza. Avevo letto di lei IO, DONNA KAMIKAZE e IL VELENO E’ DONNA, apprezzandone la qualità dei contenuti e ammirandone l'eleganza di scrittrice, ma la mia diffidenza riguardava il protagonista del suo nuovo lavoro, Fidel Castro… ora, coinvolto dalla pacatezza e dalla chiarezza del racconto, rivedo la storia come se fossi dietro a uno schermo televisivo. Mi passano davanti agli occhi il Che… Raul… e Fidel… No, non cambio le mie opinioni su di loro, ma le confronto con quelle dell'autrice ed è come se mi inserissi nel dialogo fra le due amiche. Quando me ne accorgo, accidenti, il libro è finito. Che voglia di discuterne ancora…
Beppe Merenda, scrittore, psichiatra

 

… succede praticamente sempre che più vite e più storie si intreccino… In questo caso è Fidel Castro, il dittatore/liberatore di Cuba, a rappresentare un simbolo ideologico, politico e culturale, nonché l’anello di congiunzione tra le due principali voci del romanzo, due donne… Fluido e semplice, IO, FIDEL è un viaggio nell’anima e nel tempo…
Gabriele Ottaviani, Mangialibri

 

… da leggere in un fiato con un sorso di rum.......Una trama che scorre con l’eleganza di un gatto e che rapisce come il vento delle passioni, super!…
Antonio Evangelista, scrittore et altro

 

… Giochi di astuzia e carisma sono riportati strategicamente per valorizzare tutte le azioni che si sono succedute in una serie di successi conquistati attraverso sofferenza, speranza, scontri e contrapposizioni di una Cuba finalmente strappata al malgoverno precedente che l’ha corrotta…
Maria Ausilia Gulino, Nuove Pagine

 

… Ecco che in IO, FIDEL (edito dalla IRIS4 Edizioni) attraverso un dialogo tra due amiche la giornalista e scrittrice Noa Bonetti racconta l’avventura esistenziale, politica, di Castro e gli anni delle lotte delle rivolte politiche dal Dopoguerra all’attuale crisi di valori civili…
Roberta Valeriani, RadioPuntoStereo

 

… un eccezionale compendio di motivi storici, riflessioni ispirate, ricordi, critiche e analisi profonde per sviscerare le ragioni del decadimento ideologico contemporaneo e gettare nuova luce su un leader politico spesso stigmatizzato come dittatore senza reale conoscenza storica…
RV, RadioDoppioZero

 

… In un romanzo pregno di storia e idealismo, Noa Bonetti ci racconta Cuba in tutta la sua rabbia e voglia di libertà. L’uomo in divisa verde e il suo inseparabile sigaro perdono la maschera del mito e indossano quella dell’uomo comune con sogni e paure… Scorrevole e pieno di colpi di scena IO, FIDEL svela un lato della storia come nessuno l’ha mai conosciuta. Un dietro le quinte interessante e, a tratti, commovente. Per gli appassionati di storia, un gioiellino da non perdere!…
Sara Cuscito, Il Flauto di Pan

 

… Accendere il fuoco della protesta non richiede grande sforzo, basta approfittare del malumore diffuso, riuscire a catturare, sfruttare, la scintilla della rabbia, posare la fiammella dell'indignazione su ambiente fertile, facilmente infiammabile, e il gioco è fatto. Più difficile è rendere il movimento pervasivo, duraturo, effettivo… Ci vuole studio, coraggio, forza, concentrazione…
10righedailibri

 

… In "Io, Fidel" Noa Bonetti evita di dissezionare fatti documentati già archiviati da politica e storia, polemizzare su opinioni indulgenti o severe, fini a se stesse. E per raccontare l'entusiasmante vicenda umana, ideologica, di Castro l'autrice sceglie infatti la via discreta della drammatizzazione dialogica immaginando l'appassionato confronto tra due donne…
Wuz.it

 

… Testo divulgativo e insieme rigoroso, rivolto anche ai giovani… Attraverso un dialogo brillante tra due donne diverse per età, cultura ed esperienza risaltano gli eventi più significativi e gli aspetti più problematici che hanno accompagnato la storia della rivoluzione cubana e della vita di Fidel Castro…
Sabina Rellini psicologa, I4E

 

… Sotto quale luce valutare la figura dell’ex Presidente cubano? Paladino della libertà o presuntuoso despota? ... Confronto che trascende il luogo comune e le aride prese di posizione ideologiche per raccontare con estrema libertà l’affascinante vicenda politica, militare e istituzionale di Castro ... il guerriero orgoglioso che di fronte al tribunale accusatore dichiarò “condannatemi, non importa, la storia mi assolverà”…
Unbuonlibrononfinisce-mai.blogspot

 

… Un dialogo informale per riconsiderare Fidel Castro, l’eroe della Rivoluzione cubana, il freddo dittatore che domina da decenni l’isola caraibica resistendo all’ingerenza americana e alle lusinghe del capitalismo ... Due amiche di età e cultura differente discutono della biografia e delle gesta di Fidel analizzando capitoli fondamentali della storia del Novecento e dinamiche quotidiane relative all’imbarbarimento dei costumi, al decadimento morale e culturale della società…
Redazione , liberolibro.it

 

… Dalle prime azioni di guerriglia del Movimento 26 Luglio alla liberazione dell’Avana al fianco di Che Guevara, dall’invasione della Baia dei Porci alla crisi missilistica del 1962. Un lungo, appassionante, cammino di successi, sofferenza, eroismo, speranza, scontri e contrapposizioni ambientato nella rigogliosa isola della mariposa e dello zucchero, della Santeria e del socialismo in salsa tropicale. In IO, FIDEL ecco Noa Bonetti mescolare sensibilità giornalistica e impeto narrativo per tratteggiare un ritratto personale, coinvolgente, del Líder Máximo…
Redazione , bloglabel.it

 

… attraverso il confronto delle opposte sensibilità in colloquio, l’ispirata Noa Bonetti ripercorre l’entusiasmante epopea di Fidel Castro ... Non un saggio politico e neppure un panegirico sul divo caraibico del socialismo guerrigliero. In IO, FIDEL parlano le emozioni, le idee, le libere riflessioni di protagoniste comuni ed emancipate non arrese alla sterilità politica contemporanea ... IO, FIDEL rivela gesta e pensieri del condottiero cubano senza attardarsi nell’apologia o in ambiti rigidamente storiografici…
Redazione , ilsudest.it

 

… Ona scruta l’ambiente con cortese distrazione, sorride e piega l’angolo destro della bocca. Armadio, mobiletto, comodino, letto a due piazze, tenda, scarpiera, raccontano di un ordine imposto, di una pace beige strappata con violenza al caos invisibile dell’anima. Solo un poster sulla parete della porta rompe la preziosa armonia formale di mobilio e tinte...Lo scatto esposto è di Alberto Korda, ritratto intitolato Guerrillero Heroico. È l’immagine più famosa di Ernesto Che Guevara…
10righedailibri-prime pagine

 

… Non di sola rievocazione storica si nutre però IO, FIDEL. A questo proposito risultano estremamente interessanti le pagine dedicate alla critica sociale contemporanea, all'analisi dei sogni e delle illusioni politiche dell'Italia post-Sessantotto. Quando nella discussione interviene per esempio Giulia, figlia diciassettenne di Vani e rappresentante del disincanto in espansione, il dialogo si allarga a considerazioni sulla realtà contemporanea in cui l'immobilismo politico diventa lo specchio di una società “post-ideologica”, arresa allo scontro fine a se stesso. all'interesse meramente personale. Pagine che politici, uomini di cultura e Governi dovrebbero leggere con particolare attenzione…
Alessia Forgione , IlSudEst

 

… Non dunque la solita biografia da saggio storico ma un testo che trascina il lettore nel clima accogliente e familiare della discussione domestica, stimolando al contempo la riflessione storica e ideologica. Una scrittura scorrevole ma che sa riconoscere la forte dignità dell’argomento e sostenerne il peso… la Bonetti si dimostra capace di grande obiettività e lucida analisi, e fedele alla complessità del personaggio riesce a frenare il rosso entusiasmo della sua (ben nota) appartenenza politica…
Alessia Forgione , Evidenzialibri

 

… I nemici affermano però che Fidel Castro è un dittatore, un vecchio rivoluzionario soggiogato dal potere. In realtà egli tiene duro, sa di non avere ancora terminato il proprio compito e crede sempre di poter essere utile al Paese. È un ostinato, un inguaribile romantico…
10righedailibri.it

 

… Rievocare la leggenda contraddittoria e affascinante di Fidel Castro attraverso un dialogo, schietto e trascinante, tra due amiche... Questa la felice intuizione narrativa che permette a Noa Bonetti di affrontare da un’inedita prospettiva critica la storia e il mito del Líder Máximo. Un percorso argomentativo, sentimentale, che informa e appassiona senza mai scadere nel pesante resoconto storiografico o nella tendenziosa presunzione politica…
chimiconsigliaunlibro.it

 

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ORA SEGNATA

… Intrigante e sorprendente, un giallo che supera gli schemi dell’ovvio catturando il lettore fino all’ultima riga. Financo intimista e romantico. Lo consiglio davvero…
Antonio Evangelista, IQE

 

… Un noir sapientemente costruito e perfettamente inserito nel clima storico-politico nel quale è ambientato. ORA SEGNATA di Angelo Marenzana (IRIS4 Edizioni) ci restituisce una fetta di Italia agli albori della Seconda Guerra Mondiale ricostruendo l’animo ignaro di una piccola realtà di provincia… La guerra è soltanto uno spettro a tinte fosche e oscuramenti e tessere annonarie appartengono già a una quotidianità collaudata che solo un omicidio riesce a scuotere… La morte di Italo Balbo colpito in volo dalla contraerea italiana per errore è forse il momento in cui si svela per l’Italia “l’ora segnata dal destino”…
Associazione Sogni Di Un Mondo Diverso

 

 

… In un epoca come la nostra in cui importanti leader politici mostrano nostalgia per il fascismo e non rinunciano a comunicarlo pubblicamente "Ora segnata" rappresenta uno squarcio nella realtà del Ventennio. Mette infatti a nudo le contraddizioni, le paure, e certifica l’evanescenza... L’ora segnata dal destino è dunque anche l’ora segnata del delitto... Giallo con ambientazione insolita, incentrato sulla descrizione di figure ben riuscite del commissario Bendicò e della prostituta Giada..... Un noir che, nelle sue pieghe e nei suoi interstizi, delinea la figura di un esperto che si oppone ai metodi del fascismo e tenta di conservare la propria rispettabilità messa a dura prova dai sabotaggi dell’OVRA…
Alessandro Rizzo, Tempo Libero

 

… ambientato in Piemonte, e più precisamente Alessandria, in un anno cruciale del Ventennio fascista. Un salto nel passato significativo nell’economia del racconto perché la Storia e la memoria contribuiscono a porre l’accento su quel conformismo che il sonnolento ambiente di provincia favoriva e che aveva abbondantemente nutrito la “zona grigia” dell’indifferenza, vale a dire di una maggioranza silenziosa, sempre in attesa che gli eventi suggerissero apertamente da che parte schierarsi…
Enzo Natta, Le reti di Dedalus

 

 

… Noir intenso e appassionante in cui il gusto per la scrittura “delittuosa” si mescola a una dettagliata analisi di comportamenti, vizi e abitudini degli italiani nel fascismo... Ora Segnata assume i toni di un manifesto socio-culturale, riporta alla luce tradizioni, linguaggio, usi e costumi di un periodo connotato dal dolore e dalla speranza…

 

Luca Siliquini, Tempo Libero

 

 

… il suo valore aggiunto sta nella sintesi capillare di tutto ciò che fa da contorno alla trama in sé, elemento che rende il romanzo decisamente brillante nel suo genere. Teso, eclettico, appassionante, originale: tiene incollato il lettore sino all’ultima pagina - anche se individuare l’assassino non è affatto semplice -. Consigliato agli appassionati del genere ma anche e soprattutto a chi vuole riscoprire un passato che va sempre più svanendo…
Luca Siliquini, fenalc.it

 

 

… il profilo del commissario Bendicò è tracciato con sapienza e mestiere… si delinea quel tono stilistico fatto di sogni, ricordi, flash-back che caratterizzano tutto lo sviluppo del romanzo. Nella sua indagine, infatti, il commissario vede fusi in un'unica realtà pensieri (ricordi della moglie defunta) e vissuto (le indagini)… uno scenario in cui si disegna poco alla volta un'antropologia negativa dove tutto rischia di trasformarsi in un “cupio dissolvi” acuito da un triste passato il cui ricordo pesa come un macigno sull'animo del commissario Bendicò…
Enzo Natta, Nostro Tempo

 

 

… il profilo del commissario Bendicò è tracciato con sapienza e mestiere... si delinea quel tono stilistico fatto di sogni, ricordi, flash-back che caratterizzano tutto lo sviluppo del romanzo. Nella sua indagine, infatti, il commissario vede fusi in un'unica realtà pensieri (ricordi della moglie defunta) e vissuto (le indagini) rammentando quanto diceva Antoine de Saint-Exupéry: “Non si vede bene che col cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi”…
Enzo Natta, scenarionline.com

 

 

… Il commissario Augusto Bendicò ha tutte le carte in regola per diventare un personaggio non occasionale, ma protagonista di altre storie, esponente fisso di una serie di nuove avventure… l’opera è ricca di momenti molto belli, descrizioni accurate, scavo psicologico, spessore culturale e partecipazione…
Giuseppe Novellino, StrepiTesti

 

 

… è un bel romanzo, questo di Angelo Marenzana. Ora Segnata è consigliato soprattutto per chi leggendo vuole scoprire profumi e luoghi del passato, un romanzo grigio, il colore di Alessandria, che non sta per scialbo ma per nero e bianco che si combinano insieme. Ma che sono anche e soprattutto colori indipendenti, autonomi, in grado di essere distinti tra di loro, perché la penna sapiente dell’autore riesce a farceli vedere tutti e tre. Con l’augurio, come ha modo di scrivere nell’introduzione al romanzo Ernesto G. Laura che “l’autore riprenda ancora in altri romanzi la figura di questo commissario disilluso e nondimeno ligio al dovere. Un personaggio destinato a rimanere” …

 

Paolo Scepi, Thriller Magazine

 

 

… ci sono autori come Giorgio Bona e Angelo Marenzana a cui mi sento senz’altro molto vicino. Anche per un percorso culturale simile, oltre che per l’amicizia. Tutti e tre abbiamo studiato a Genova, e nelle nostre storie la genovesità da basso Piemonte, un po’ alla Paolo Conte, mi pare venga fuori in maniera significativa.

 

dall’intervista di Ettore Grassano a Danilo Arona, Alessandria News

 

 

… un noir serrato e imprevedibile… Un’indagine che porta a scoprire i lati oscuri di una città che custodisce i segreti del regime. Un intreccio di vendetta, gelosia o fragilità? Quale verità viene celata dietro un mazzo di fotografie?…

 

VareseNoir

 

 

… ancora una volta lo scrittore sceglie di ambientare un avvincente noir ad Alessandria nel periodo fascista, e ancora una volta fa centro. Angelo Marenzana conosce bene la storia e non fa fatica a ricostruire l’epoca che, tra l’altro, ben si addice ai suoi personaggi disillusi e solitari… … . tra le figure meglio riuscite, la prostituta Giada…
A.B., Il Piccolo

 

 

… al di là del classico epilogo “giallo” , a colpire è la ricostruzione di un’Alesssandria del passato che sembra rivivere tra le pagine del libro di Marenzana, dalla fabbrica di Borsalino (dove ora c’è l’Università, tra via Cavour e corso Cento Cannoni) alle vie del centro storico cittadino…
Ettore Grassano, Alessandria News

 

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L’ALLUNGO DEL MEZZOFONDISTA

… un interessante libro che a mio avviso dovrebbero leggere tutti i ragazzi che si avvicinano allo sport in modo agonistico ed ancor più i loro genitori. Ai primi farebbe capire come sostanze prese con leggerezza possano essere dannose per la salute, ai secondi come un ambiente apparentemente sano e pulito quale è il mondo sportivo via sia la possibilità di incontrare pessimi maestri…
DB, IQE

 

… La vita di Emil è molto complicata e la sua voglia di farcela deve scontrarsi con un mondo per nulla semplice. Ed ecco che l’atleta è indotto all'errore, fidandosi del suo allenatore senza scrupoli… Una storia raccontata con un ritmo incalzante, che pare quasi seguire i ritmi di gara, proposta da Giorgio Bona, narratore capace e attento alla descrizione dell’ambiente e alla traduzione di pensieri ed emozioni. Il finale amaro è l’esatto epilogo di una vita difficile, quella di un mezzofondista, la cui corsa rappresenta la metafora della vita…
Denise Inguanta, Lettera D

 

… Tutti si aspettano qualcosa da Emil… L'unica a concedergli ancora l'ultima parola è la pista. L'agonismo diventa così un espediente perfetto, una routine che esorcizza, con i suoi obiettivi stabili e i movimenti calcolati, un'esistenza evanescente. Così Emil corre, scatta, cronometra con un'esasperazione tale che anche noi dalle nostre poltrone possiamo sentire il fiatone fermarsi in gola e le gambe cedere… Il doping richiama alla mente ricordi talvolta dolorosi della storia dello sport, ma quasi mai la commiserazione si esprime libera da giudizi paternalistici…
 
Alessia Forgione, chimiconsigliaunlibro.it

 

… Giorgio Bona mette in primo piano l’uomo contestualizzandolo in un mondo privato che sebbene non basti ad assolverlo, sicuramente ne ridimensiona la responsabilità morale. L’autore denuncia piuttosto un universo sportivo malato che mette in atto un’ostinata spersonalizzazione del corpo dell’atleta che diventa così più simile a una macchina che a un organismo in carne, ossa e spirito. Con una scrittura pulita e immediata Bona ci propone la storia di un uomo intrappolato in una rete di eventi che somiglia ogni giorno di meno alla vita che aveva scelto…
 
Maria Valeri, Evidenzialibri

 

… Giorgio Bona è un narratore capace e coinvolgente, attento alla descrizione contestuale dell’ambiente e alla traduzione emotiva dei pensieri. Grazie a uno stile agile e al contempo intenso ricrea con precisione fotografica ansie, tachicardie e scatti adrenalinici della corsa trasformando L’ALLUNGO DEL MEZZOFONDISTA (IRIS4 Edizioni) in un particolare esperimento di commistione esistenziale e sportiva. E alla fine della gara di velocità ecco salire a galla le domande, i dubbi, le paure…
Marzia Nobili, Il SudEst.it

 

… Giorgio Bona ci conduce nella mente di un atleta infamato dal doping. Ecco che attraverso una narrazione entusiasmante, commovente, prova a denunciare una situazione fuori controllo, promuovendo l’etica della correttezza. E in più, con incredibile precisione racconta il male dell’anima, comune a ogni uomo contemporaneo sportivo o meno…
Noa Bonetti, intervista a Radiostereo

 

… un singolare libro, quasi un romanzo che si pone una domanda: esiste ancora lo sport pulito? Può un atleta gareggiare e vincere in maniera onesta contando unicamente sulle proprie forze? Interrogativi che sorgono spontanei leggendo L’ALLUNGO DEL MEZZOFONDISTA, edito dalla IRIS4 Edizioni. Storia di un atleta che ogni giorno con amore, passione, dedizione e sacrificio si allena per raggiungere traguardi, vincere ed essere il migliore…
Eccolanotiziaquotidiana

 

… Il lettore si trova immerso in un susseguirsi di vicende che l’autore Giorgio Bona narra con ritmo incalzante quasi a riprodurre il flusso dei pensieri del protagonista…
Roberta Valeriani, Atlantica Radio

 

 

… è un romanzo di grande stile, pieno di collera, di un’evocazione intensa della vita. Emil si va emarginando, intanto che le sue emozioni appaiono sempre più raggelate sotto una cappa di gesti consueti. Le immagini sono colorate con piccole pennellate che ne rappresentano lo stato esistenziale. La sua ansia è autentica, la paura di non uscire, di essere risucchiato dal vortice. Giorgio Bona con una prosa indocile e sciolta coglie tutte le sfumature, soprattutto quelle dell’amore…
Francesco M. Passaro, scrittore, regista

 

 

… il protagonista ha tutti i mezzi per emergere, ma è schiacciato dagli eventi della vita e non è capace di reagire. La nostra società ti invita a mitizzare i campioni, ma si dimentica di rilevare che dietro ognuno di loro c’è un’altra vita che non conosciamo. Ecco, il romanzo ha voluto traghettare sull’altra riva e provare a mettere in luce anche quest’aspetto…
Giorgio Bona ad Andrea Busato, X Run

 

 

… Emil corre, si allena, vince… un universo da cui sarebbe forse meglio scappare? Correre lontano e dare a tutti lo stacco come con gli avversari in gara? In entrambi i casi sente il fiato pressante sul collo, digrigna i denti Emil. Riuscirà appropriarsi della vita come gli riesce con la pista? La grinta in pista lascia spazio alla fragilità nella vita?…
Wuz

 

 

… la corsa è una fuga, ma anche un esercizio di disciplina, volto a inseguire l’armonia che scivola da tutte le parti, forse nello sport stesso…
Michele Lupo, michelelupo.blogspot

 

 

… l’autore ritrae l’esistenza di una umanità nel complesso smarrita… con una prosa cromatica, spigliata, a volte cruda nelle descrizioni. Lo stile diaristico, poi, dà alla linearità della storia una sua incisività… dovrebbe essere letto dagli sportivi, ma anche da tutti coloro che hanno smarrito il vero senso della vita (o non lo hanno ancora trovato), che quindi inseguono chimere, dimenticando che la felicità, quella vera, è forse più a portata di mano di quanto si creda. Basterebbe guardare tutt’intorno con sguardo puro e innocente, agire con pazienza e pace interiore…
Giuseppe Novellino, StrepiTesti

 

 

… la nostra società invita a mitizzare i campioni, ma si dimentica di rilevare che dietro ognuno di loro c'è un'altra vita che non conosciamo. Ecco, il romanzo ha voluto provare a mettere in luce proprio questo aspetto…

 

Giorgio Bona a Riccardo Borgia e Andrea Vitale, Nuove Proposte

 

 

… una sfida che Giorgio Bona vince da un lato grazie a una prosa efficace, serrata e sempre in inquieto “levare” come nel più coinvolgente dei thriller. E dall’altro, perché favorito da sciagurate circostanze storiche che raccontano ogni giorno di ambienti sportivi corrotti, brutalizzati da interessi e doping…
Danilo Arona, Pulp Libri

 

 

… quello di Bona è un romanzo intenso e contemporaneamente “normale”. Affronta la quotidianità da un altro punto di vista, roba da alieni per i non addetti ai lavori, con una durezza e una esasperante “normalità”, tanto che viene voglia di gridare: “ma smettila!”. Solo che nessuno, secondo me, potrebbe mai trattare la sofferenza agonistica senza averla provata almeno un poco, oltre il dilettantismo. La sofferenza la puoi descrivere solo dopo averla sentita, anche per interposta persona intendo … questo romanzo aiuta a riconoscere la menzogna, a riconoscere la vera tragedia della vittoria e della sconfitta dalle parole vuote come “successo, entusiasmo, costanza, fatica, squadra, superamento, prova"…
Daniela Bandini, Carmilla

 

 

… è infatti mentre si allena che Emil dà ordine alle esperienze che vive, ai cambiamenti che lo stanno travolgendo ma non riesce a gestirli, la pista la domina, la vita no! Dove l’atleta vince e trionfa l’uomo perde invece come un’altalena, una giostra da cui non riesce a scendere. Ecco che il lettore si trova immerso in un susseguirsi di vicende che l’autore Giorgio Bona narra con ritmo incalzante quasi a riprodurre il flusso di pensieri del protagonista. Così poca è la strada percorsa eppure tanti sono gli errori commessi…
Stefano Testini, Cronaca Diretta

 

 

… ci sono autori come Giorgio Bona e Angelo Marenzana a cui mi sento senz’altro molto vicino. Anche per un percorso culturale simile, oltre che per l’amicizia. Tutti e tre abbiamo studiato a Genova, e nelle nostre storie la genovesità da basso Piemonte, un po’ alla Paolo Conte, mi pare venga fuori in maniera significativa.

 

dall’intervista di Ettore Grassano a Danilo Arona, Alessandria News

 

 

… l’autore ha alle spalle una solida produzione letteraria… raggiungendo con questo “L’allungo” una notevole maturità di stile, e una capacità di sedurre il lettore, accompagnandolo nella scoperta dei personaggi, dei loro sentimenti, dell’intreccio delle loro relazioni emotive…
Ettore Grassano, Alessandria News

 

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IO, FIGLIO PARRICIDA

 

… L’autrice non ci parla di questi adolescenti come mostri o colpevoli ingiustificabili, carnefici freddi e senza cuore che non hanno pietà neppure per i propri genitori. Al contrario Antonella Colonna Vilasi, ce li racconta quasi come fossero loro le vere vittime. Non li giustifica, ma li comprende e, in parte, li appoggia. Il vero mostro si nasconde in chi non è in grado di aiutare questi ragazzi, in chi conosce le loro situazioni difficili ma tace e si fa i fatti suoi. Il vero mostro è nella mancanza di supporto per i giovani che vivono situazioni di disagio e di difficoltà nel relazionarsi. Il vero mostro è chi non ha abbastanza tempo o voglia per poter ascoltare chi la voce non è capace di alzarla. Breve e toccante, questo saggio apre gli occhi su una realtà che ci investe tutti i giorni, una realtà distorta che mostra solo ciò che vuole far vedere e nasconde ciò che è sconveniente......Leggendo questo saggio si scopre invece che spesso quello che ci raccontano è ben distante dalla realtà, trame che mancano di pezzi fondamentali per poter ricostruire gli scenari dei delitti.....Io, figlio parricida ci insegna a strappare il velo di Maya e a guardare in faccia i veri fantasmi…

 

Sara Cuscito, Flauto di Pan

 

 

… Io, Figlio Parricida è uno scritto dal rigore scientifico ma talmente avvincente da essere letto come un romanzo…

 

Roberta Valeriani, Atlantica Radio

 

 

… il convegno "Dal disagio giovanile ai crimini in famiglia" presso il Museo della Legalità, a Mazara del Vallo, prende spunto da “Io, figlio parricida”, l’ultimo libro della scrittrice romana Antonella Colonna Vilasi…
MazaraOnline.it

 

 

… ciò che nell’eccidio non si riesce a chiarire è il movente. Per alcuni esperti il movente va ricercato nell’odio viscerale più che nella patologia… per altri sembra invece prevalere una psicopatologia mentale personale e di coppia…
Libero.it

 

 

… analizzare ogni fattore familiare, sociale, biologico e psicologico che in stretta connessione agisce nel determinare l’acting out di tale azione delittuosa, questo l’intento dell’autrice…
Trasporti-oggi

 

 

… attraverso le analisi che abbiamo presentato sono emersi i meccanismi psicologici e sociali interiori che esistono dietro il disagio giovanile…
Maria Cristina Passanante e Laura Bonafede, convegno Dal disagio giovanile ai crimini in famiglia

 

 

… “...analizza la violenza adolescenziale e il fenomeno del parricidio”, come afferma il giudice Simonetta Matone, “portato all'interno della letteratura scientifica italiana per comprenderlo secondo un'ottica evolutiva e multifattoriale. ..... al fine di analizzare quali fattori protettivi possono essere promossi da specifici training di apprendimento, onde evitare che lo sviluppo di un'adolescente si incanali in questa violenza”…
La Voce

 

 

… l’autrice pone anche l’attenzione sulle trasformazioni socioeconomiche contemporanee che contribuiscono non poco a disgregare una famiglia, così come intesa nel mondo occidentale…
Mercuzionline

 

 

… ecco la Vilasi proporre alcune linee guida per non commettere errori gravi, per riconoscere in tempo eventuali segnali di disturbo psicopatologico o di devianza giovanile in chi è vittima e carnefice…
Tuttoqui

 

 

… l’autrice analizza ogni fattore familiare, sociale, biologico e psicologico che possa spingere un figlio a uccidere i genitori, studia cause e movenze di un gesto così efferato…
Giovanni Zambito, Fattitaliani

 

 

… analisi dei comportamenti adolescenziali, crollo dei modelli di riferimento in campo educativo, valori traballanti, abdicazione del ruolo genitoriale, la follia e l’attaccamento morboso agli interessi economico patrimoniali sono alcuni elementi di relazione che in questo saggio vengono sezionati per ricercare quella possibile scintilla, causa dei recenti fenomeni di parricidio che hanno scosso l’opinione pubblica … sono molteplici le domande che fenomeni criminali di questa portata suscitano sia negli studiosi che nell’opinione pubblica spesso allibita dall’inasprimento di tanta violenza giovanile esercitata anche in gruppo. E qualche risposta, tra le pagine di Io, Figlio Parricida, si può senz’altro trovare…
Angelo Marenzana, Thriller Magazine

 

 

… ecco la Vilasi proporre alcune linee guida per non commettere errori gravi, per riconoscere in tempo eventuali segnali di disturbo psicopatologico o di devianza giovanile in chi è vittima e carnefice…
Mercuzionline

 

 

… e in questo libro si sceglie di definire il parricidio in maniera ampia, come l’uccisione generica degli ascendenti, madre o padre…
Xoomer.virgilio

 

 

… è dunque un libro che analizza la violenza adolescenziale e il fenomeno del parricidio come estremo, portato all’interno della letteratura scientifica italiana per comprenderlo secondo un’ottica evolutiva e multifattoriale.… … al fine di analizzare quali fattori protettivi possono essere promossi da specifici training di apprendimento, onde evitare che lo sviluppo di un'adolescente si incanali in questa violenza…
Xoomer.virgilio

 

 

… è francamente interessante, nel contempo spaventoso, constatare in ogni prospettiva indagata quanto le dinamiche tra le mura domestiche siano sempre decisive per lo sviluppo e la crescita del parricida…
Tuttoqui

 

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IL GRAFFIO DELLA REGINA

… “Il graffio della regina” trova il suo termine di riferimento in Luigi Pirandello, giallista dei misteri dell’io; infatti ogni personaggio indossa maschere diverse a seconda della situazione e viene descritto anche dal punto di vista psicologico e introspettivo. Il libro è un noir che richiama i maestri di questo genere con citazioni e riferimenti degni di nota. Non un semplice giallo, dunque, il romanzo di Natta, ma un libro che con i suoi numerosi richiami, compresi quelli riguardanti il cinema e la storia, si rivela essere completo e in grado di attirare l’attenzione del lettore fin dalla prima pagina…
 
Denise Inguanta, Lettera D

 

… IL GRAFFIO DELLA REGINA è un romanzo giallo dai sapori classici… Per chi ama il genere potrebbe essere senz’altro confortante ritrovare una situazione così “familiare”… Punto di forza è senz’altro la parte del romanzo dedicata all’esoterismo e alla cartomanzia. Enzo Natta, attraverso le parole del Mago riesce a dare una visione nuova e spoglia di pregiudizi della magia…
Sara Cuscito, Il flauto di Pan

 

… La narrazione non tradisce mai il mistero e lascia col fiato sospeso fino all’ultima riga, la trama è ben costruita, il finale coglie impreparati proprio come dovrebbe........una spirale di intriganti scoperte che si chiuderà soltanto nelle ultime pagine del romanzo.......Le vicende personali dei quattro protagonisti, tra matrimoni alla deriva, relazioni sentimentali e scambi di coppia, inseriscono invece una componente rosa che.......fa di questo libro un romanzo versatile e adatto anche ai meno affezionati al genere giallo…
Alessia Forgione, evidenzia libri.it

 

… Senza mai perdere di vista l’intrigo narrativo, Natta impreziosisce le pagine con descrizioni paesaggistiche di estrema nitidezza, episodi storiografici e riferimenti cinematografici sempre pertinenti, interessanti… IL GRAFFIO DELLA REGINA risulta un noir atipico, fuori dagli schemi sin troppo abusati del genere;…
Alice Ferraris, IlSudEst

 

… Enzo Natta con il suo libro Il Graffio della Regina ci sorprende ancora. Un osservatore della realtà senza inibizioni nel trasmettere sensazioni, attimi e frammenti di vita, un attento osservatore della visione del mondo altrui..... Enzo Natta squarcia il velo della pacata apparenza che nasconde torbide verità…
Roberta Valeriani , Atlantica Radio

 

 

… l’autore non solo evoca immagini con le parole... ma allo schermo rimanda anche la sofisticata grafica del libro girando la descrizione delle scene e i dialoghi dal tondo al corsivo…
Romano Milani, Cinelibri

 

 

… in realtà è un viaggio nel tempo e nello spazio perduti, una galoppata sull’onda della memoria e una proiezione fantastica nello stesso tempo perché i ricordi di ieri accendono la fantasia di oggi per consegnarla al domani…

 

Michele Picciaredda

 

 

… la storia del rude e disincantato commissario… porta alla memoria paragoni eccellenti di illustri esponenti quali Agatha Christie, Georges Simenon e persino Stephen King… ogni personaggio possiede mille sfaccettature e maschere di una farsa chiamata vita che determina destini e umori generali, che muta d’aspetto, per chi lo osserva, proprio come un prisma…
Sherlockmagazine

 

 

… il cartomante perde l’accezione negativa che lo ha da sempre contraddistinto per diventare figura necessaria all’evoluzione dell’intricata ricerca della verità, nonché essenziale a far sbocciare la relazione sentimentale di Maria Elisa col protagonista…
Gli studenti dell’Incontro con l’autore, Convitto Vittorio Emanuele II

 

 

… Il Graffio della Regina non si esaurisce nel mistery tradizionalmente inteso… … Un poliziesco che, in una specie di filiera sommersa, contiene altri tre misteri… ancora tutti da risolvere e girati al lettore nella speranza che qualcuno sia in grado di fornire le risposte…
Enzo Antonio Cicchino, www.larchivio.com

 

 

… Immaginate di unire la suspence dei romanzi di Agata Christie alle rigorose indagini dell’ispettore Maigret del grande Georges Simenon, aggiungete un caleidoscopio di personaggi dalle mille sfaccettature che si muovono in una realtà che non è mai quella che sembra…
Tullio Pollini, Il Messaggero

 

 

… Originale. Avvincente… … . lo stile sintetizza in un solo volume tutte le strategie narrative, ne fa un eccellente manuale per le scuole di scrittura … … . Eppoi questo condire la narrazione di storia, antropologia, archeologia, letteratura… un piacere per l’occhio oltre che per l’immaginazione…
Enzo Antonio Cicchino, storico, RAI TV 3

 

 

… Un noir dove tutto parte da un caso misterioso… … e il cinema diventa la soluzione per sciogliere l’enigma…

 

Sara Lucernoni, Monitor

 

 

… è quindi un viaggio a ritroso, nel tempo e nello spazio, d’una proiezione fantastica che trova il suo sbocco (naturale, raffinato, sorprendente) giusto nella conoscenza, nella sedimentata cultura (ciascuno ha i propri lari) della gente di Liguria trasmigrata, in un remoto passato, nei luoghi più impensabili d’Europa… Ed infatti… ciò che primeggia, oltre alla preziosità (alla puntualità) del descrittivismo e del tepore del paesaggio, è la destrezza, l’indulgenza, lo sbozzo “complicitario” con cui si delinea la psicologia (vezzosa, seducente, ardimentosa) dei personaggi comprimari…

 

Angelo Pizzuto, Inscenaonline.com

 

… la presentazione del suo ultimo libro, Il Graffio della Regina, inizia un tour nelle più rilevanti manifestazioni letterarie italiane ed internazionali. Benché l’autore abbia già scritto molti libri si tratta del suo esordio nella narrativa…

 

Carlo Alessi, Sanremo news.it

 

 

… sagace e intrigata vicenda nella quale niente è come sembra e nessuno è davvero innocente. Tra bugie e sotterfugi, pericoli e cambi di prospettive ecco un giallo sui misteri della natura umana che avvince con una scrittura che privilegia il contesto al soggetto in quello che diventa un vero e proprio viaggio nello spazio e nel tempo perduto…

 

Claudio Fontanini, Italia Sera

 

 

Il Graffio della Regina è un giallo che riserva un omaggio alle suggestioni paesaggistiche della Riviera dei Fiori…

 

E.F., La Stampa

 

 

… la soluzione dell'enigma ha radici che affondano nella Storia ed è piacevole e sorprendente portarle alla luce con il complice e sornione sorriso dell'autore…
Agata Motta , La Sicilia

 

 

… Un noir torbido e appassionante, quello costruito con sapienza cinematografica da Enzo Natta, che avvolge di interrogativi ogni pagina del libro e compone con scrittura cristallina un intricato puzzle edificandolo sui cardini del mistery …
Paolo Perrone, Il Nostro Tempo

 

 

… La soluzione del caso si trova dentro a scatole cinesi… … . un intrigo carico della forza dell’immagine proveniente dal cinema…
Monitor, Super 3

 

 

… un thriller attuale e storico ambientato nella città natale dalla quale, Natta, figlio di artigiani onegliesi, si era allontanato negli anni cinquanta… Vero e proprio omaggio alle suggestioni paesaggistiche della Riviera dei Fiori e dei luoghi più affascinanti di Imperia…
Milena Araldi, Il Secolo XIX

 

 

… è al contempo un romanzo giallo ed un’opera di indagine storica… i primi ad essere interessati dovrebbero essere proprio gli imperiesi. Per tre motivi: un’occasione più unica che rara di conoscere un personaggio di questa levatura… la suggestione che emana una vicenda noir… la curiosità di conoscere – attraverso personaggi assolutamente innovativi – alcuni aspetti nascosti, misteriosi, tenuti forse segreti, della storia cittadina dalle Crociate alla Resistenza…
Teresio Spalla, New Magazine Imperia

 

 

… un libro giallo anche se, intorno all’intrigo centrale, presenta le caratteristiche di un romanzo-saggio sulla storia della città - dal dominio dei Celti alla Resistenza - con una riflessione profonda sia sulla natura stessa della narrativa noir e sulle connessioni con il cinema, riservando perciò non poche sorprese al lettore, intriganti non solo per il mistero che circonda uno strano omicidio ma per tutte le sue più inattese implicazioni…

 

L’Eco della Riviera

 

 

… si diverte, oltre a disseminare di citazioni cinofile il testo, a dipanare la trama come un noir francese dei bei tempi: un’indagine sulla malvagità dell’animo umano tesa come le corde di un violino…
Eugenio Arcidiacono, Famiglia Cristiana

 

 

… Un poliziesco solo nella forma, in realtà un viaggio nel tempo e nello spazio perduti… il mare, il sole, gli ulivi, il cielo terso e azzurro fanno da contrasto e da contraddizione agli intrighi dell’avvincente vicenda noir…
album, Il Secolo XIX

 

 

… È scritto molto bene… mi sono piaciuti in particolar modo i personaggi, che ho trovato molto ben tratteggiati nelle loro motivazioni psicologiche. Inutile dire che ho gustato molto le citazioni cinofile!…
Emilio Audissino

 

 

… Enzo Natta, storico e scrittore di respiro europeo, non poteva non approdare a un romanzo da lui scritto con linguaggio cinematografico, che ripropone temi e stilemi dei più classici noir che ha visitato in cinquant’anni di carriera…
Franco Brescia, Il Domani

 

 

… il cinema attraversa tutto il romanzo di Enzo Natta con una presenza continua. Non solo tramite il protagonista, non solo quale strumento che, con la complicità del teatro, contribuisce a sciogliere il nodo di un’intrigata matassa, ma soprattutto come esempio di un linguaggio che nella visualità trova il suo modello più congeniale…

 

F.F., Giornale dello Spettacolo

 

 

… Si può definire un noir di intricate vicende in cui nulla è davvero come sembra…
Ilenia Rinaldi, Cronache e Opinioni

 

 

… Su tutto, in controluce, spicca comunque una invogliante tessitura cinofila, un servirsi di film e divi, di situazioni e raffronti, per calibrare in maniera opportuna l’agire del commissario…
Claudio Bertieri, Film D.O.C.

 

 

… Suicidio? Omicidio? In quest’ultimo caso si tratterebbe di un delitto perfetto, ma allora come poter dimostrare la colpevolezza di chi si è macchiato di un crimine così diabolicamente architettato e inchiodarlo alla sue responsabilità? È quanto racconta Enza Natta…
Luca Amadei, Inscenaonline.it

 

 

… Natta ti prende per mano e ti conduce dove vuole, tanto è seducente il meccanismo intrigante che fa seguire la storia per i meandri della psiche, che l’autore conosce bene, sino all’inghippo conclusivo …
Mario Dal Bello, Città Nuova

 

 

… Si tratta di un noir ambientato nel capoluogo che viene chiamato Rivamare, in omaggio all’antico nome di Oneglia: Ripa Maris…
Stefano Michero, Sanremo News.it

 

 

… una lunga vita di lavoro culturale che presenta svariate sfaccettature di cui l’esordio come romanziere, presentato in anteprima nazionale ad Imperia, può essere una chiave per avvicinare anche i suoi concittadini a questa figura polivalente di studioso e divulgatore al quale è unanimemente riconosciuto un linguaggio fluido e una prosa affascinante…
Carlo De Blasi, Riviera24.it

 

 

… è un poliziesco solo nella forma: in realtà è un viaggio nel tempo e nello spazio perduti, una galoppata sull’onda della memoria e una proiezione fantastica nello stesso tempo perché i ricordi di ieri accendano la fantasia di oggi per consegnarla al domani…
Michele Picciaredda, michelepicciaredda.blogspot.com

 

 

… Enzo Natta è anche autore capace di scrivere un magnifico “giallo”, con tutta l’abilità e la fantasia che questo genere richiede…
Tradizione

 

 

… l’autore è un critico cinematografico innamorato del suo mestiere e innamorato della sua terra… Il Graffio della Regina è un giallo in cui il presunto delitto è meno importante delle ragioni del cuore, che, uniche, possono schiudere il tortuoso percorso verso la verità…
Agata Motta, Giornale di Sicilia online

 

 

… E.N. ha all’attivo una guida al cinema e numerosi libri di critica cinematografica… … … un noir in cui non è facile districarsi… il tutto condito da continui riferimenti, citazioni e commissioni col grande schermo, sino a un finale a sorpresa. Un libro che sembra fatto apposta per diventare la sceneggiatura di un film.

 

Le nostre segnalazioni, Messaggero di Sant’Antonio

 

 

… … Alla fine del libro, si prova una sensazione di soddisfazione straordinaria, l’intuizione di aver arricchito il proprio bagaglio di conoscenze anche a livello più alto, provando la voglia di andarsi a rileggere alcune pagine che sono veramente delle composizioni straordinarie di arte dello scrivere fuori dall’ordinario. Un libro da leggere piacevolmente, dalla prima all’ultima parola.
Maria Sara Ruggero , Tradizione

 

 

… un poliziesco solo nella forma, in realtà un viaggio nel tempo e nello spazio perduti: lo scenario è Rivamare … … località immaginaria della Riviera dei Fiori … … contrasto e contraddizione agli intrighi dell’avvincente noir …

 

Sanremo Buone Notizie

 

 

… un viaggio (nulla affatto immaginario) verso i luoghi d’una Liguria sua terra natale, ove realizza… la “seconda giovinezza” d’una detection story minuziosamente cesellata di memorie cinefile, entro un indiziario puzzle di fotogrammi e “celluloide”…
Angelo Pizzuto, Cinemasessanta

 

 

… Se il “giallo” è l’indagine su un delitto, il “noir” è qualcosa di più: è una condizione dello spirito, un colore dell’anima, è il buio nel quale sprofonda la coscienza smarrita nei labirinti del male e nei bassifondi della psiche. E proprio di questo status si occupa Il Graffio della Regina.…
Yod

 

 

… Enzo Natta… autore di studi sul cinema che hanno tutti il grande pregio della chiarezza… si è cimentato nella narrativa scrivendo un noir divertente e, manco a dirlo, ricco di riferimenti cinematografici…
Giorgio Baudone, Cinema Cultura

 

 

… Il Graffio della Regina è un poliziesco che cattura con prepotenza seduttiva il lettore trascinandolo in un groviglio di situazioni e di ognizioni in cui la realtà è ostinatamente altra da ciò che appare. A ciò si aggiunga la brillantezza di una scrittura che incastra con arte, come gemme preziose, aforismi, citazioni e metafore, in un arabesco colto dove il mondo e la storia del film hanno un peso decisivo e, oserei dire, “necessario”…
Carlo Cozzi

 

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